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Punture di zecche

Cosa fare in caso di contatto, come rimuovere l'animale dalla superficie corporea. I consigli degli esperti del Bambino Gesù per combattere questi parassiti 

  • Le zecche sono parassiti che si trovano soprattutto in campagna. Si attaccano a peli, capelli o vestiti
  • D’estate gli incontri con le zecche sono più frequenti, perché il bambino passa molto più tempo all’aperto con la pelle esposta
  • Una volta individuata, la zecca va subito rimossa. Per rimuoverla, afferrarla alla base con una pinzetta e farla roteare delicatamente
  • La rimozione è un’operazione delicata che deve essere eseguita con molta calma
  • Non schiacciare la zecca o provare a rimuoverla a mani nude o con “metodi casalinghi”
  • Quando il bambino gioca nell'erba, è meglio preferire abiti lunghi o coprenti per evitare le punture e controllare a fine giornata i vestiti e il corpo

Le zecche sono parassiti appartenenti alla famiglia degli acari, che si nutrono del sangue di molti animali selvatici e domestici e anche, occasionalmente, dell'uomo.

Qualora la zecca sia portatrice nel proprio apparato digerente del batterio Borrelia burgdorferi, può infettare l’uomo, causando la Malattia di Lyme. 

Le zecche si trovano facilmente, specialmente dalla primavera all’autunno, nelle campagne ma anche nei parchi cittadini. Si attaccano a peli, capelli o vestiti ma, per potersi nutrire, debbono mordere la cute con un pungiglione, detto rostro, rimanendo attaccate per molte ore.

Cosa fare in caso di puntura di zecca? Come rimuoverla? Come prevenirne gli attacchi?

Va specificato che il morso di zecca, a differenza delle punture di vespe, tafani, api, zanzare, non è doloroso; per questo motivo è molto difficile accorgersi della presenza del parassita nel momento in cui si attacca al corpo e spesso non è visibile neanche la zona del morso, dopo che la zecca si è staccata.

Quasi sempre la consapevolezza di essere entrati in contatto con l'animale sopraggiunge a distanza di diversi giorni, quando le aree circostanti il morso iniziano a causare un fastidioso prurito.

Questi piccoli animali, lunghi da 2 a 10 mm, sono generalmente di color marrone ma, una volta che hanno succhiato il sangue, assumono una colorazione rossa.

Qualora scoprissimo questo parassita attaccato alla cute del nostro bambino, la prima regola da seguire è quella di non lasciarsi prendere dal panico.

La rimozione è un'operazione delicata, che non può essere fatta con fretta o, in caso contrario, si rischia una non completa rimozione di alcune parti dell'animale che potrebbero restare nella cute.

Ecco come procedere alla rimozione:

  • Afferriamo con una pinzetta sottile la zecca, il più vicino possibile alla cute
  • Tiriamola delicatamente applicando una pressione uniforme e costante. Non è dimostrato che sia vantaggioso ruotare la zecca.
  • Evitiamo di schiacciarla perché questo aumenterebbe il rischio di passaggio di microrganismi attraverso l’apparato succhiatore della zecca.
  • Non utilizziamo sostanze quali olio, alcol, lidocaina, vasellina, benzina, nella falsa credenza di poter uccidere la zecca perché, anche questa pratica, potrebbe aumentare il rischio di rigurgito di eventuali microrganismi infettanti. 
  • Dopo aver rimosso la zecca, laviamo accuratamente la cute con acqua e sapone.
  • Se dovessero rimanere parti della zecca incluse nella pelle, non cerchiamo di rimuoverle ma aspettiamo che vengano espulse nei giorni successivi.

È una malattia presente in Italia soprattutto in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige.
Di norma affinché una zecca possa trasmettere l’infezione, causando la malattia di Lyme, deve rimanere attaccata 36-48 ore alla cute per completare il proprio pasto. 

Dopo aver staccato la zecca e disinfettato accuratamente la zona, è importante controllare la cute per una decina di giorni. Nel caso di comparsa di arrossamento che si propaghi dalla zona del morso, con un anello più chiaro al centro, è opportuno consultare il medico.

Sarà inoltre opportuno rivolgersi al proprio medico curante anche qualora, nelle settimane successive, dovesse formarsi nella sede della puntura una lesione ulcero-necrotica (tache noir) o dovessero comparire sintomi quali malessere generale, febbre elevata, dolori articolari, ingrossamento dei linfonodi, cefalea.

Se diagnosticata rapidamente e trattata con specifici antibiotici, la Malattia di Lyme nei bambini è sempre curabile e l'eruzione cutanea sparisce entro pochi giorni dall’inizio della terapia. L'incubazione della malattia va da tre a quindici giorni ma talvolta arriva a un mese.

 

Per cercare di evitare le punture di zecca è utile, quando il bambino gioca nell'erba, far indossare al piccolo abiti che coprano le parti abitualmente più esposte – calzettoni, pantaloni lunghi, camicie a maniche lunghe e controllare a fine giornata i vestiti e il corpo, con grande attenzione alle pieghe cutanee e al capo, dove più facilmente si annidano.

Nelle zone più infestate dalle zecche devono essere utilizzati anche repellenti specifici.
L'uso di antibiotici per via generale, a scopo preventivo, non è stato dimostrato utile nella prevenzione delle complicazioni.

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  • A cura di: Antonino Reale
    Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente
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Ultimo Aggiornamento: 02  Marzo 2023 


 
 

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