
Il vaccino contro il contiene la tossina del tetano inattivata, incapace cioè di esercitare il proprio effetto nocivo ma in grado di stimolare la risposta immunitaria contro di essa.
È generalmente combinato con il vaccino contro la difterite e il vaccino acellulare contro la pertosse (DTaP o dTap) ed è contenuto nel vaccino quadrivalente (vaccino contro tetano, difterite, pertosse e poliomielite) e nel vaccino esavalente (contro tetano, difterite, pertosse e poliomielite, epatite B ed Haemophilus influenzae di tipo B).
Il vaccino viene somministrato con un'iniezione intramuscolare.
Bambini
In Italia la vaccinazione contro il tetano è offerta a tutti i nuovi nati e prevede la somministrazione di 3 dosi di vaccino associato ai vaccini contro difterite, poliomielite, epatite B, pertosse ed Haemophilus influenzae di tipo B (vaccino esavalente) nel primo anno di vita.
Una dose di richiamo è effettuata a 5-6 anni in associazione con i vaccini contro la difterite, la pertosse e la poliomielite (vaccino quadrivalente).
Poiché la protezione può diminuire nel tempo, a partire da 15 anni di età sono raccomandati richiami ogni 10 anni.
Il richiamo contro il tetano è generalmente somministrato in associazione con il vaccino contro la difterite e al vaccino contro la pertosse (dTap).
Adulti
Per gli adulti che non sono vaccinati è previsto un ciclo di 3 dosi.
Le prime 2 dosi devono essere somministrate a distanza di almeno 4 settimane l'una dall'altra e la terza dose 6-12 mesi dopo la seconda.
Successivamente sono raccomandati richiami ogni 10 anni, preferibilmente in associazione con il vaccino contro la difterite e la pertosse (dTap).
Possono essere vaccinate anche le donne in gravidanza. Gli sportivi iscritti al CONI e alcune categorie professionali dovrebbero essere vaccinati.
Vaccinazione in occasione di ferite
Nelle ferite cosiddette "contaminate" (avvenute a contatto con il suolo, di una certa gravità, oppure da oggetti appuntiti) è necessario verificare la protezione contro il tetano. Può essere necessario somministrare oltre la vaccinazione, anche una dose di immunoglobuline contro il tetano secondo i casi.
I comportamenti da adottare sono i seguenti:
Ferite superficiali pulite | Tutte le altre ferite | |
Ciclo vaccinale completo con tre dosi, e distanza < 5 anni dall'ultima dose | Nessuna vaccinazione supplementare | Nessuna vaccinazione supplementare. Una dose di richiamo di vaccino può essere effettuata solo in presenza di rischio elevato. Non è necessaria la somministrazione di immunoglobuline |
Ultima dose vaccino eseguita tra 5 e 10 anni prima | Una dose di richiamo (possibilmente combinata con difterite e pertosse) | Una dose di richiamo (possibilmente combinata con difterite e pertosse). Non è necessaria la somministrazione di immunoglobuline. |
Ultima dose di vaccino da più 10 anni | Una dose di richiamo (possibilmente combinata con difterite e pertosse) | Una dose di richiamo (possibilmente combinata con difterite e pertosse). Somministrazione di immunoglobuline in sede differente. |
Persona non vaccinata correttamente o che non sa se è stata vaccinata | Inizio del ciclo vaccinale (quando opportuno combinato con difterite e pertosse) | Inizio del ciclo vaccinale (quando opportuno combinato con difterite e pertosse). Somministrazione di immunoglobuline in sede differente. |
L'unica controindicazione alla vaccinazione è una reazione allergica grave ad una precedente dose o ai componenti e eccipienti del vaccino.
Le reazioni avverse che si manifestano più frequentemente sono generalmente lievi e comprendono la comparsa di gonfiore e rossore nel punto dove viene effettuata l'iniezione, che scompaiono entro due o tre giorni nel 25% dei casi.
Più raramente (circa nel 3% dei casi) si possono verificare reazioni locali più estese e dolorose (tipo-Arthus) che si manifestano a cominciare da 2-8 ore dopo l'iniezione e sono riportate generalmente negli adulti che hanno ricevuto frequenti richiami.
Raramente compaiono reazioni generali come febbre e malessere generale. Una reazione allergica grave da vaccino è molto rara.
Dopo il completamento del ciclo vaccinale, il vaccino è altamente efficace (quasi 100%) nel prevenire l'infezione.
La protezione declina con il passare del tempo per cui è necessario eseguire i richiami decennali.