Per reflusso gastroesofageo (RGE) si intende la risalita del contenuto gastrico in esofago con o senza rigurgito e/o vomito. È un evento fisiologico che si verifica più volte al giorno in lattanti, bambini ed adulti. La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è quella condizione in cui la risalita del contenuto gastrico comporta l'insorgenza di segni, sintomi e complicanze.
Il bambino può presentare sintomi come vomito abituale, brucione dietro lo sterno, dolore addominale, senso di acidità in bocca, difficoltà alla deglutizione. Talvolta invece il piccolo può presentare sintomi particolari come irritabilità, tosse cronica, stridore laringeo, asma ricorrente, polmoniti ricorrenti, ALTE, S. di Sandifer.
La malattia da reflusso gastroesofageo è una patologia molto frequente nei pazienti con grave ritardo neuro-motorio in cui spesso tende a complicarsi con l'insorgenza di esofagite, polmoniti da aspirazione del cibo refluito, restringimento dell'esofago (stenosi peptica), emissione di sangue con il vomito (ematemesi), anemia e difficoltà nella deglutizione del cibo (disfagia).
Nel bambino più grande, in presenza di sintomi classici ben riferiti (es. bruciore), la malattia da reflusso gastroesofageo può essere sospettata; in questi casi la conferma diagnostica si può ottenere somministrando farmaci anti-reflusso e valutando la risposta (risoluzione dei sintomi). Nei lattanti e nei bambini di età inferiore a 8-12 anni la difficoltà nel descrivere sintomi che spesso sono non classici, pone la necessità di effettuare test strumentali per porre diagnosi.
L'accertamento più sensibile e specifico è la pH metria/pH impedenzometria. L'esofagogastroduodeoscopia è fondamentale per identificare e valutare complicanze come l'esofagite. L'ecografia non trova alcuna indicazione se non nel sospetto di una stenosi ipertrofica del piloro. L'Rx digerente va eseguito solo nel sospetto di cause malformative.
È un esame poco invasivo che si effettua attraverso l'introduzione di un sondino che documenta l'entità del reflusso (frequenza e durata) nelle 24 ore. Se il pH rimane acido troppo a lungo, significa che il reflusso gastro-esofageo non è fisiologico e che siamo di fronte ad una vera e propria malattia da reflusso. È una procedura che può essere effettuata in regime di day hospital.
Si effettua mediante l'uso di un endoscopio che consente di osservare le pareti dell'esofago, dello stomaco e della prima porzione dell'intestino e che permette al contempo di prelevare piccoli frammenti di mucosa per effettuare la valutazione istologica. Questo accertamento viene eseguito in regime di day hospital in sedazione profonda.
Il trattamento farmacologico va utilizzato esclusivamente per i bambini con diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo. Vengono utilizzati farmaci che inibiscono la produzione di acido nello stomaco. Nel bambino sano sotto l'anno di vita in cui il rigurgito e/o il vomito in assenza di sintomi di allarme possono beneficiare di accorgimenti posturali e dietetici (ispessimento dei pasti), non vi è indicazione all'assunzione di terapia farmacologica.
Per un numero estremamente ridotto di neonati, bambini o ragazzi con reflusso grave (ad esempio nei pazienti con ritardo neuro-motorio) può essere appropriato il ricorso alla chirurgia con confezionamento di plastica antireflusso.