
Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia autoimmune cronica che può colpire diversi organi del corpo, soprattutto pelle, articolazioni, sangue, reni e sistema nervoso centrale. Autoimmune indica un disturbo del sistema immunitario che, invece di proteggere il corpo da batteri e virus, attacca i tessuti del paziente. Cronica significa che può, anche se non necessariamente, durare per tutta la vita. Il lupus eritematoso sistemico è diffuso in tutto il mondo e nel 15% dei casi la malattia viene prima dei 18 anni.
I sintomi iniziali più comuni sono stanchezza, malessere, talvolta febbre, perdita di peso e di appetito, associati a manifestazioni sulla pelle e sulle mucose: rash a farfalla (eruzione cutanea del volto) sulla radice del naso e le guance, aumentato dalla esposizione al sole, perdita di capelli (alopecia) e afte in bocca. Si possono avere inoltre gonfiore e rigidità alle articolazioni (artrite), mal di testa, dolore muscolare, anemia, riduzione dei globuli bianchi e delle piastrine. In una parte di bambini si può avere anche interessamento dei reni i cui sintomi più comuni possono essere aumento della pressione arteriosa, comparsa di gonfiore a piedi, gambe e palpebre e presenza di proteine e sangue nelle urine.
La causa della malattia è sconosciuta. Il lupus eritematoso sistemico non è una malattia contagiosa, ma è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario comincia a produrre anticorpi che identificano le cellule normali della persona come estranee e le attacca.
La diagnosi si basa su una combinazione di sintomi (come il dolore), segni (come la febbre) ed esami del sangue e delle urine, dopo l'esclusione di altre malattie. Si utilizzano i criteri diagnostici dell'ACR (arresto cardiorespiratorio). Non tutti i sintomi e i segni sono presenti in un preciso momento e questo può rendere la diagnosi di lupus eritematoso sistemico talvolta difficile.
Poiché non si conosce la causa, non esistono farmaci specifici per guarire dal lupus eritematoso sistemico. Tuttavia, i farmaci immunosoppressori ed antiinfiammatori disponibili permettono di controllare i segni e i sintomi del lupus eritematoso sistemico e di prevenire le complicanze di questa malattia.
Infatti poiché la maggior parte dei sintomi del lupus eritematoso sistemico è dovuta all'infiammazione nei tessuti, il trattamento si basa sull'uso di cortisone e farmaci immunosoppressori, fra i quali Ciclofosfamide, Azatioprina, Micofenolato, Idrossiclorochina, anche in associazione fra loro. Esistono anche due farmaci biotecnologici indicati nel lupus eritematoso sistemico: il Rituximab (anti-linfociti B) e il Belimumab (inibitore specifico di una molecole del sistema immune che si chiama Blyss). I bambini dopo la fase iniziale possono condurre una vita normale.
Dopo le fasi iniziali del trattamento, i bambini con lupus eritematoso sistemico in terapia possono condurre uno stile di vita normale. Devono però evitare l'eccessiva esposizione alla luce del sole, in particolare nelle ore a massima insolazione e usando comunque creme ad alto filtro o meglio ancora totale. L'esposizione al sole infatti può causare una riaccensione della malattia. I bambini con lupus eritematoso sistemico possono e devono andare a scuola salvo nei periodi di malattia attiva grave (comunque molto rari). L'esercizio regolare è importante per mantenere un peso salutare, per conservare le ossa in buona salute e per restare in forma e deve essere incoraggiata durante la remissione della malattia.
Di solito se la malattia viene diagnosticata precocemente e quindi trattata precocemente, si risolve e può andare in remissione (assenza di tutti i segni e i sintomi). Tuttavia il lupus eritematoso sistemico è una malattia cronica, e i bambini con lupus eritematoso sistemico di solito rimangono sotto cura medica con assunzione di farmaci per periodi molto lunghi (diversi anni) spesso fino all'età adulta.