
Il diverticolo di Meckel è la malformazione congenita più comune del tratto gastrointestinale e consiste in una estroflessione della parete intestinale, che si riscontra, quando presente, in una zona di ileo (piccolo intestino) a circa 60 cm dalla valvola ileo cecale. È causato dalla mancata regressione di una parte dell'intestino durante lo sviluppo nella vita fetale.
Generalmente asintomatico, si può complicare provocando: ulcera della mucosa con sanguinamento, invaginazione, occlusione intestinale, più raramente: perforazione intestinale, fistole tra diverticolo e vescica e tumori.
Il diverticolo di Meckel è presente in circa 2 bambini ogni 100, interessa in modo uguale maschi e femmine, e presenta complicanze in ¼ dei casi.
Il sintomo più frequente soprattutto nell'età pediatrica è il sanguinamento intestinale che si riscontra con emissione di sangue dall'ano dovuto alla presenza di mucosa gastrica nel diverticolo. La secrezione acida di questa mucosa danneggia la mucosa intestinale normale adiacente causando ulcerazioni e conseguente sanguinamento. Generalmente il 50% dei casi si presenta prima dei 2 anni, il rimanente 50% prima degli 8 anni. Altre complicanze del diverticolo di Meckel, seppur meno frequenti, sono l'inversione del diverticolo (che provoca così un'invaginazione intestinale), la torsione e il volvolo dell'ileo.
In tutti i casi di rettorragia (sangue nelle feci), dolore addominale, occlusione intestinale.
La diagnosi preoperatoria del diverticolo di Meckel sintomatico è difficile, in particolare quando il sintomo non è il sanguinamento. In caso di sanguinamento si procede con la scintigrafia con il tecnezio (esame che mette in evidenza la presenza di mucosa gastrica) per confermare la presenza di mucosa gastrica a livello del piccolo intestino.
Questo esame però presenta un piccolo margine di errore in quanto il sanguinamento importante o la mucosa gastrica poco rappresentata rendono l'esame negativo. Negli altri casi la diagnosi è intraoperatoria, quando si interviene chirurgicamente per urgenze addominali (invaginazione intestinale persistente o volvolo, perforazione intestinale). In casi selezionati ci si può avvalere della laparoscopia esplorativa per la conferma/esclusione del sospetto diagnostico.
Il trattamento di scelta del diverticolo di Meckel sintomatico è la resezione chirurgica che si può ottenere con diverticolectomia (semplice asportazione del diverticolo) o con la resezione del segmento di intestino che contiene il diverticolo e successiva anastomosi dei due monconi di intestino per ripristinarne la continuità.
L'asportazione in assenza di sintomi del diverticolo di Meckel, riscontrato durante altri interventi addominali, è ancor oggi oggetto di dibattito incontrando alcuni autori favorevoli ed altri contrari all'asportazione profilattica.
Il decorso post-operatorio è sovrapponibile di fatto a quello delle resezioni intestinali: qualche giorno di degenza post operatoria per la ripresa sotto controllo delle funzioni intestinali.