I bambini possono contrarre la malattia in vari gradi di gravità, anche se, nella maggior parte dei casi, in forme lievi.
Un bambino a basso rischio di sviluppare un peggioramento delle condizioni di salute si identifica grazie a queste caratteristiche:
- Sintomatologia simil-influenzale (ad esempio rinite, tosse senza difficoltà respiratoria cefalea, Sensazione di malessere generale);
- Assenza di difficoltà respiratoria e frequenza respiratoria aumentata;
- Febbricola o febbre superiore a 38°C da meno di 72 ore;
- Vomito e diarrea, in assenza di disidratazione e/o molteplici scariche diarroiche);
- Astenia, alterazione del gusto (disgeusia), alterazione della percezione degli odori (anosmia).
Le modalità di trasmissione del COVID-19 sono: per contatto e per goccioline, anche dette droplets.
La via primaria di trasmissione sono le goccioline (Droplets) delle persone infette tramite:
- La saliva, tossendo e starnutendo;
- Contatti diretti personali;
- Le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate bocca, naso o occhi.
Per questo il virus si può trasmettere tra le persone anche grazie a contatti diretti o, meno frequentemente, tramite il contatto con oggetti che sono stati recentemente toccati da una persona infetta.
Il periodo di incubazione dell’infezione da COVID-19 è in media di 5-6 giorni, fino a un massimo di 14 giorni.
La malattia potrebbe essere trasmissibile non solo all’inizio ma anche da uno a due giorni prima dell’insorgenza dei sintomi.
La malattia può colpire anche i neonati, lattanti e bambini ma l’infezione risulta essere meno aggressiva rispetto agli adulti o addirittura non dare sintomi (bambini asintomatici).
I sintomi che possono presentare i bambini sono gli stessi degli adulti, quindi febbre, tosse secca (senza secrezioni di catarro), raffreddore, mal di gola, laringite e difficoltà respiratoria.
Se il bambino risultata positivo al tampone faringeo o nasale per SARS-CoV-2, se le condizioni cliniche lo permettono, può essere seguito a casa.
Accortezze indispensabili per prevenire il contagio degli altri familiari e per prendersi cura della salute del bambino:
- Assicurare la pulizia quotidiana dell’ambiente in cui vive il bambino. Pulire e disinfettare quotidianamente le superfici di casa. Per la prima pulizia utilizzare acqua e sapone e, successivamente, disinfettare con sostanze a base di alcol o candeggina.
- Effettuare frequentemente il ricambio dell’aria, aprendo la finestra, facendo attenzione che il bambino sia adeguatamente coperto per evitare che prenda freddo;
- Far indossare una mascherina al bambino. Nel caso non fosse tollerata è necessario insegnargli a starnutire nella piega del gomito, a tenere la bocca e il naso coperti con un fazzoletto di carta usa e getta quando tossisce o starnutisce (VEDI le misure di prevenzione);
- Dedicare un solo genitore alla cura del bambino (il genitore deve essere in buona salute).
- Dedicare al bambino una stanza (dormire in un letto separato) e un bagno se possibile. Altrimenti è necessario garantire il ricambio d’aria degli spazi condivisi, gli altri membri della famiglia devono mantenersi sempre ad 1 metro di distanza dal bambino. Anche dopo l’uso del bagno da parte del bambino è necessario pulire e disinfettare i sanitari che ha utilizzato;
- Garantire un’adeguata igiene degli oggetti a contatto con il bambino, lavandoli frequentemente, specie dopo il contatto con la bocca (compresi i giocattoli di peluche lavabili, secondo le istruzioni del produttore);
- Lavare spesso le mani con acqua e sapone (per almeno 30 secondi) o disinfettante per le mani a base di alcol (almeno 60%) dopo ogni contatto con il bambino e con ciò che è intorno a lui;
- Utilizzare una mascherina se si è nella stessa stanza con il bambino. Sostituire la mascherina quando è bagnata o sporca, rimuovere la mascherina facendo attenzione a non toccare la parte anteriore e lavare le mani come già descritto;
- L’aerosolterapia va effettuata solo se prescritta dal medico.
- Utilizzare guanti monouso e una mascherina anche durante il cambio del pannolino e la manipolazione degli altri oggetti contaminati. Alcuni studi hanno rilevato la presenza del virus anche nelle feci del bambino. Non riutilizzare mascherine o guanti;
- Utilizzare biancheria e utensili da cucina dedicati per il bambino; questi articoli devono essere puliti con acqua calda e sapone dopo l’utilizzo;
- I rifiuti devono essere smaltiti nell’indifferenziata in un sacchetto di plastica (VEDI Guida al Nuovo Coronavirus);
- La biancheria deve essere lavata in lavatrice a 60° per almeno trenta minuti usando comune detersivo. Se non è possibile utilizzare acqua calda, è necessario aggiungere prodotti specifici per il lavaggio (es. candeggina o prodotti contenenti ipoclorito di sodio o prodotti di decontaminazione appositi per i tessuti). Gli indumenti possono essere lavati insieme a quelli del resto della famiglia.
- Assicurare un buono stato di idratazione; farlo bere spesso, specie se è presente febbre;
- Garantire una dieta equilibrata, ricca di cibi freschi e vitamine, come la frutta;
- Il rischio di trasmettere il virus attraverso il latte materno è minimo, si consiglia quindi la madre di continuare ad allattare indossando una mascherina ed eseguendo l’igiene delle mani prima e dopo il contatto con il bambino;
- Osservare i sintomi del bambino e tenerne un diario, in modo da poter riferire al medico l’andamento delle condizioni cliniche. Annotare la febbre e se richiesto dal medico, la frequenza respiratoria (basta osservare il numero di sollevamenti dell’addome nei più piccoli, o del torace nei più grandi, effettuati in un minuto);
- Misurare la temperatura corporea del bambino mattino e sera o più frequentemente se presenta febbre elevata (maggiore di 38°C);
- Utilizzare il paracetamolo o l’ibuprofene per la febbre (superiore a 38°C) e del dolore, con le indicazioni usuali, e verificarne l’andamento dopo un’ora dall’assunzione del farmaco.
- Se presenta tosse, utilizzare la posizione semiseduta. Per i bambini più grandi può bastare un cuscino in più quando sono al letto. Nei più piccolini un supporto al di sotto del materassino della culla è utile a sollevare un po’ le spalle e la testa. Inoltre, un telino o un asciugamano di stoffa arrotolato e posto sotto le cosce, evita che il bambino scivoli da questa posizione;
- Custodire detergenti, insetticidi e farmaci in posti lontani dalla portata del bambino, come un mobile in alto o con chiusura a chiave;
Per i pazienti che sono sempre stati asintomatici oppure sono stati dapprima sintomatici ma risultano asintomatici da almeno 2 giorni:
- L’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dalla risoluzione dei sintomi.
Per i pazienti che sono sempre stati asintomatici:
- L’isolamento può terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso struttura sanitaria/farmacia risulti negativo.
I pazienti immunodepressi possono terminare l’isolamento dopo un periodo minimo di 5 giorni dopo un test antigenico o molecolare con risultato negativo.
I cittadini che abbiano fatto ingresso in Italia dalla Repubblica Popolare Cinese nei 7 giorni precedenti il primo test positivo possono terminare l’isolamento dopo un periodo minimo di 5 giorni dal primo test positivo, se asintomatici da almeno 2 giorni e negativi a un test antigenico o molecolare
In caso di positività persistente, si potrà interrompere l’isolamento al termine del 14° giorno dal primo tampone positivo, a prescindere dall’effettuazione del test.
È obbligatorio, al termine dell’isolamento, l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 fino al decimo giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici).
È raccomandato evitare persone ad alto rischio e ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.
Consultare immediatamente il medico quando si presenta:
- Difficoltà respiratoria (la pancia del bambino si solleva con frequenza maggiore, fossetta che si crea al giugulo, alla base del collo). Durante gli episodi di febbre molto alta questo può accadere e di solito non genera allarme; con il diminuire della temperatura la frequenza respiratoria ritorna ad essere normale;
- Confusione o stato sonnolento (dorme spesso, rifiuta di alimentarsi, non risponde agli stimoli verbali e/o dolorosi);
- Pallore del viso;
- Labbra o viso bluastre;
- Dolore ingravescente al petto (il bambino più grande potrebbe indicare chiaramente la zona del torace che da dolore, nel bambino più piccolo il dolore verrà genericamente manifestato con un pianto poco consolabile);
- Febbre superiore a 38°C in bambini con età inferiore a 3 mesi;
- Febbre superiore a 38°C che persiste per più di 3 giorni.
Sfoglia online lo speciale di 'A scuola di salute' dedicato al Nuovo Coronavirus:
Sfoglia online lo speciale di 'A scuola di salute' dedicato al ritorno a scuola:
ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.
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