La splenectomia è la procedura chirurgica che consiste nell’asportazione completa (splenectomia totale) o di una parte (splenectomia parziale) della milza.
La milza è un organo che si trova nella porzione superiore sinistra dell’addome e che svolge numerose e importanti funzioni sia dal punto di vista immunitario, essendo coinvolta nella memoria immunitaria, che ematologico. La milza infatti è una importante riserva di sangue venoso e funge da “filtro” per globuli rossi e piastrine, che vengono rimossi dal sangue quando sono “invecchiati” e non svolgono più le loro normali funzioni.
Questo intervento è necessario in caso di aumento progressivo del volume dell’organo (splenomegalia) causato da alcune malattie del sangue (alcuni tipi di leucemie e linfomi, sferocitosi ereditaria, talassemie, piastrinopenie ….) o del fegato (ipertensione portale). In molte di queste condizioni è necessario procedere all’asportazione della milza perché l’aumento delle sue dimensioni è associato anche a un aumento abnorme della sua attività, con eccessiva distruzione, e quindi calo patologico del numero di piastrine e globuli rossi nel sangue. In questi casi l’intervento viene eseguito in regime di elezione, cioè programmando la procedura con anticipo in base alle condizioni del paziente.
L’intervento è anche necessario in alcuni casi di rottura della milza (frattura completa, trauma aperto), visto che l’emorragia conseguente a questo evento può essere estremamente importante. La causa principale di rottura della milza è il trauma addominale (caduta, incidente stradale, colpo sull’addome, pestaggio, ferite da taglio…) seguita da rottura spontanea. In questi casi è necessario procedere all’intervento chirurgico in urgenza, per evitare le complicanze legate all’emorragia causata dalla rottura della milza (emoperitoneo).
L’intervento di asportazione della milza può essere eseguito:
- Per via laparotomica/open: incisione parallela all’arcata costale di sinistra, 2 cm al di sotto della stessa; incisione longitudinale (nel senso della lunghezza del corpo) o trasversale sopra l’ombelico;
- Per via laparoscopica/videoassistita: tre o quattro piccole incisioni di circa 1-2 cm ciascuna per consentire l’introduzione della telecamera e degli strumenti chirurgici necessari per eseguire l’intervento.
A seconda delle indicazioni, delle condizioni del paziente, del tipo di patologia da cui è affetto e della programmazione dell’intervento (elezione o urgenza) viene scelta la tecnica con cui effettuare l’intervento chirurgico. Sono sempre le condizioni del paziente e il tipo di patologia da cui è affetto a determinare se vi sono indicazioni a effettuare l’asportazione completa dell’organo (splenectomia totale) o una splenectomia parziale (splenectomia parziale o emisplenectomia o resezione polare). Quest’ultima viene eseguita il più delle volte, per motivi tecnici, per via laparotomica/open.
I rischi legati all’intervento chirurgico di splenectomia sono quelli comunemente associati ad un intervento di media complessità: rischio di emorragia peri/post-operatoria, rischio infettivo post-operatorio. In caso di patologie concomitanti come immunodepressione, carenza di piastrine o disordini della coagulazione, entrambi i rischi possono aumentare in maniera sensibile.
Nel post-operatorio il paziente necessita di rimanere a digiuno per 3-5 giorni. Successivamente può riprendere gradualmente la normale alimentazione. È necessaria per lo stesso periodo una copertura antibiotica a largo spettro ed una appropriata terapia del dolore.
Se non ci sono altre patologie concomitanti, il bambino può (e deve) avere uno stile di vita assolutamente normale, senza alcun tipo di limitazione sia per la vita di relazione che per l’attività ludica e sportiva.
In caso di asportazione totale della milza è necessario riferire il paziente a un Centro Vaccinazioni per l’eventuale aggiornamento del calendario vaccinale, qualora questo programma non sia stato già attuato nel pre-operatorio (in caso di intervento programmato). La milza infatti ha un ruolo importante per la memoria immunitaria: in caso di splenectomia i pazienti diventano più suscettibili ad alcuni tipi di infezioni invasive e gravi che possono essere prevenute aggiornando le vaccinazioni che proteggono da alcuni tipi di batteri (pneumococco, Haemaophilus influenzae tipo B, Meningocchi A-B-C-Y-W135). Inoltre sarà necessario un primo periodo di profilassi antibiotica, sempre per proteggere il bambino da possibili infezioni fulminanti. Invece in caso di procedura conservativa (una splenectomia parziale) non sono necessarie tali precauzioni.
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