La poliomielite è una malattia causata da tre tipi di polio-virus (1,2 e 3), appartenenti al genere Enterovirus, che invadono il sistema nervoso distruggendo le cellule nervose colpite e causando una paralisi che può diventare, nei casi più gravi, totale.
Il contagio avviene attraverso l'ingestione di acqua o cibi contaminati dal virus, o attraverso la saliva e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani. Il periodo d'incubazione della poliomielite dura dai 6 ai 20 giorni. La malattia può colpire persone di tutte le età, ma si manifesta sotto i tre anni.
Il 95% circa delle persone che contraggono il virus della polio non manifestano alcun sintomo. Tuttavia, anche in assenza di sintomi, i portatori sani del virus possono comunque trasmetterlo attraverso le feci.
Sintomi minori della poliomielite possono comprendere mal di gola, febbre moderata, nausea e vomito. In alcuni casi (1-2%) si può manifestare con un quadro di meningite, infiammazione dei foglietti che avvolgono il cervello, caratterizzata da rigidità del collo, della schiena o delle gambe, insieme a febbre, vomito e irritabilità.
In meno dell'1% dei casi di poliomielite, all'incirca uno ogni 1000, le gambe perdono tono muscolare e divetano flaccide, una condizione nota come paralisi flaccida. In alcune circostanze i virus poliomielitici possono causare anche paralisi respiratorie rendendo impossibile la respirazione. Questa condizione è irreversibile.
Nei pazienti che sviluppano la meningite, i sintomi possono durare da 2 a 10 giorni, seguiti da un completo recupero delle condizioni di buona salute.
Nelle forme di poliomielite caratterizzate da paralisi flaccida, questa può rimanere nel tempo, portando a deformità scheletriche, blocco delle articolazioni e difficoltà di movimento: un esempio è il cosiddetto piede equino, una condizione che impedisce ai bambini di camminare normalmente.
La mortalità per la forma paralitica della poliomielite è generalmente del 2-5% per i bambini e del 15-30% per gli adulti.
La diagnosi di poliomielite può essere confermata dal ritrovamento del virus nelle feci o nelle secrezioni delle prime vie respiratorie.
Non esistono cure specifiche per la poliomielite. Le terapie esistenti sono dirette a controllare i sintomi e possono solo in parte diminuire gli effetti della malattia. L'unica strada per evitare possibili conseguenze è la prevenzione tramite vaccinazione anti-polio.
La profilassi si basa sulla vaccinazione.
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