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Otite esterna

Infiammazione acuta della pelle del condotto uditivo esterno. È di origine infettiva e compare tipicamente dopo un bagno in mare o in piscina  

Per otite esterna si intende un'infiammazione acuta della pelle del condotto uditivo esterno. La membrana del timpano in genere non è coinvolta.

La causa è spesso infettiva: la maggior parte dei casi è sostenuata da batteri e, più raramente, da funghi presenti in ambienti umidi, soprattutto le acque di mare e piscina.   

L'otite esterna si verifica tipicamente nei mesi estivi, dopo il bagno al mare o in piscina. Inizialmente compare prurito e sensazione di ovattamento dei suoni, cui segue intenso dolore all'orecchio.

Il segno più caratteristico è rappresentato dalla forte sensazione di dolore che il bambino prova al solo toccare il padiglione auricolare.

In alcuni casi può verificarsi fuoriuscita di liquido più o meno denso dall’orecchio (otorrea), sanguinamento (otorragia), tumefazione e arrossamento della cute dietro l’orecchio e spostamento in avanti del padiglione auricolare, che dà all'orecchio un aspetto "a sventola". Solo in pochi casi c’è anche la febbre.   

La diagnosi è esclusivamente basata sull'impiego dell'otoscopio, lo strumento che permette di illuminare e osservare il condotto uditivo esterno dell’orecchio e non sono necessarie altre indagini. 

La terapia raccomandata consiste nell'applicazione locale, direttamente nell'orecchio, per almeno una settimana di gocce contenenti Cortisone e di un antibiotico efficace contro i batteri che di solito causano questa infezione.

Se c’è anche la febbre o un interessamento dei tessuti molli vicini al condotto uditivo esterno (es. gonfiore del padiglione auricolare), è opportuno aggiungere alla terapia locale una terapia antibiotica e cortisonica per bocca.

In presenza di secrezioni molto dense nel condotto uditivo esterno, può essere utile il ricorso all'otomicroscopia che consente di osservare il condotto uditivo ad alto ingrandimento e di aspirare con precisione secrezioni e pus.

Se il quadro non regredisce dopo 7-10 giorni di terapia è consigliabile un tampone auricolare per identificare il microrganismo responsabile ed eventualmente modificare la terapia antibiotica.

Non ci sono modi per prevenire l’otite se non quello di non fare il bagno nel mare sporco o in piscine dove non vengono rispettate le norme igieniche. 

Se la terapia è corretta, l'infezione guarisce nell'arco di 7-10 giorni. In rari casi di pazienti diabetici o affetti da deficit immunitari, essa può estendersi alla parte ossea del condotto uditivo esterno, erodendola.

Tale condizione prende il nome di otite esterna maligna e rende necessario il ricovero per sottoporre il bambino a terapia antibiotica e cortisonica endovenosa.  


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  • A cura di: Alessandro Scorpecci, Pasquale Marsella
    Unità Operativa di Audiologia e Otochirurgia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 29  Novembre 2023 


 
 

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