La nutrizione enterale (NE) è una tecnica di nutrizione artificiale che si basa sulla somministrazione di soluzioni nutritive attraverso un sondino nasogastrico (sondino che viene inserito in una narice e spinto fino a raggiungere lo stomaco) oppure mediante stomia gastrica o digiunale (apertura dello stomaco o del digiuno verso l'esterno) e che consente di salvaguardare lo stato di nutrizione quando è compromessa totalmente o parzialmente la capacità di alimentarsi e di idratarsi in modo autonomo e adeguato.
Tutti i bambini che hanno una funzione gastrointestinale adeguata e una temporanea o permanente incapacità a coprire i fabbisogni nutritivi per via naturale, possono utilizzare la nutrizione enterale per incrementare e normalizzare il loro apporto calorico.
La nutrizione enterale viene pertanto utilizzata in numerose malattie (in particolare neurologiche, cardiologiche, nefrologiche, respiratorie e metaboliche), a volte come supporto momentaneo (quando è necessario incrementare gli apporti per aumentati fabbisogni o per alterazione dei processi digestivi o di assorbimento) a volte come supporto definitivo.
Essa infatti consente di assicurare apporti idrici e nutritivi adeguati ed evitare rischi di malnutrizione con peggioramento della malattia di base.
La via nasogastrica tramite sondino nasogastrico è, ancora oggi la via di somministrazione più usata nei programmi di nutrizione enterale e consente schemi di somministrazione ciclici e/o periodici per programmi nutrizionali che prevedono una durata breve (qualche mese).
Le vie gastrostomica (PEG) e digiunostomica (PEJ) sono utilizzate per programmi nutrizionali di lunga durata con la differenza che la PEJ viene riservata a pazienti con patologie gastroduodenali accompagnate da reflusso gastroesofageo irriducibile (come nella grave disabilità neurologica e respiratoria) e/o da gravi rischi di aspirazione.
La nutrizione enterale può essere realizzata mediante somministrazione in "pompa infusionale volumetrica", che consente una infusione lenta dei nutrienti, oppure in assenza di pompa volumetrica, mediate l'impiego di una siringa con la quale si somministrano in modo più rapido i nutrienti, secondo una modalità definita "in bolo".
La nutrizione per via digiunale deve essere effettuata solo con pompa infusionale e con modalità continua mentre la nutrizione enterale per via nasogastrica o gastrostomica può essere realizzata sia in modalità continua (con pompa infusionale) che in bolo (con siringa).
L'infusione in pompa presuppone l'utilizzo di una miscela nutrizionale liquida (prodotti specifici per la nutrizione enterale oppure latti di formula nel caso di bambini al di sotto dell'anno di età). Mentre il bolo consente la somministrazione anche di alimenti di consistenza maggiore (es. creme di cereali con liofilizzato di carne).
La nutrizione enterale consente la somministrazione di latte materno e di qualsiasi latte per l'infanzia sotto l'anno di età.
Per bambini di età maggiore all'anno sono invece disponibili miscele complete e specifiche per la nutrizione enterale, che contengono tutti i macronutrienti (proteine, lipidi, glucidi) e i micronutrienti (vitamine e sali minerali) distribuiti in modo completo e bilanciato.
Tali miscele forniscono 1 kcal/ml o 1,5 kcal/ml e alcune di esse hanno una buona appetibilità che ne consente l'assunzione anche per via naturale laddove possibile.
Talvolta la famiglia preferisce l'impiego di alimenti naturali frullati ma questo tipo di alimento non sempre ha una composizione adeguata, motivo per cui si tende sempre più frequentemente a limitarne l'impiego per via artificiale.
La nutrizione enterale, una volta avviata in ospedale, può essere proseguita a domicilio in modo efficace con una bassa incidenza di complicanze se viene realizzata sotto il controllo di un team nutrizionale.
La nutrizione enterale domiciliare consente al bambino di ricevere il migliore trattamento riabilitativo in un ambiente psicologicamente ed emotivamente più confortevole rispetto all'ospedale e di ridurre anche i rischi infettivi connessi con l'ospedalizzazione prolungata.
La realizzazione del programma domiciliare prevede la richiesta ai servizi territoriali, da parte del Centro ospedaliero, dei presidi necessari per questo tipo di programma.
Il bambino potrà rientrare a domicilio solo dopo che i servizi territoriali avranno erogato tutto quanto richiesto e necessario per proseguire il programma di nutrizione enterale a domicilio.
I bambini con malattie neurologiche sono quelli che richiedono il maggior numero di programmi di nutrizione enterale domiciliare e in questi pazienti l'utilizzo della nutrizione enterale è molto protratta nel tempo.
Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.