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Labiopalatoschisi o labbro leporino

È una malformazione che si presenta con un'interruzione del labbro superiore, della gengiva e del palato. Le cause sono sconosciute e si può risolvere chirurgicamente 

La labiopalatoschisi, detta anche labbro leporino, è una malformazione congenita che si presenta con un'interruzione (schisi) che coinvolge (in combinazione o singolarmente) il labbro superiore, la gengiva e il palato.

È caratterizzata da una comunicazione diretta tra naso e bocca (Figura 1). Ha una frequenza di 1 caso ogni 750 bambini.

Labiopalatoschisi o labbro leporino


Figura 1

Le cause del labbro leporino sono sconosciute. Si ritiene che l'eziologia sia multifattoriale, ovvero che sia riconducibile a una combinazione di fattori genetici e ambientali.

La labiopalatoschisi completa si presenta con un'interruzione (schisi) continua del labbro superiore, della gengiva, del palato anteriore (duro) e del palato posteriore (molle).

Nella maggior parte dei casi la labiopalatoschisi è monolaterale (destra o sinistra) e in un terzo dei casi è bilaterale.

La schisi può anche essere incompleta, ovvero non coinvolgere contemporaneamente tutte le strutture elencate. Le forme in cui la schisi coinvolge esclusivamente il labbro superiore si definiscono labioschisi.

Se sono interessati labbro superiore e gengiva (non il palato) si parla di cheilognatoschisi.
Si definisce palatoschisi la schisi che coinvolge esclusivamente il palato.

Se sono interessate tutte le strutture elencate ad eccezione della gengiva si parla di labiopalatoschisi a salto.
Le forme elencate possono essere più o meno gravi.

Nelle forme che coinvolgono il labbro, la diagnosi è prenatale e si effettua con l'ecografia. Le palatoschisi isolate invece vengono generalmente identificate alla nascita dal neonatologo.

È fondamentale che i genitori con un'ecografia sospetta per labbro leporino vengano indirizzati verso un Centro Pediatrico Specializzato per la cura di questa malattia, come l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dove è possibile effettuare visite prenatali ed essere seguiti dal grembo materno sino all'età adulta.

Qui i genitori, durante la visita prenatale, potranno avere nella stessa giornata:

  • Un'ecografia morfologica con ricostruzione tridimensionale (3D) effettuata da personale con elevata expertise in materia che spiegherà la diagnosi e i dettagli della patologia;
  • Un colloquio con i chirurghi e i logopedisti del Cleft Team (equipe di sanitari dedicati, specialisti in materia) che spiegheranno loro il percorso terapeutico, mostrando i risultati e tranquillizzando i genitori sul futuro del proprio nascituro;
  • Precise istruzioni sull'allattamento a cura della Cleft Nurse (coordinatrice infermieristica specializzata in materia) e della deglutologa del Cleft Team. La deglutologa è specializzata nello studio e nella cura dei disturbi della deglutizione. È questo un aspetto di notevole importanza perché i genitori devono essere preparati ad alimentare il proprio bimbo con labbro leporino in modo adeguato, senza ansie e timori, fin dal primo giorno di vita;
  • Un incontro con BA.BI.S. Onlus, la Banda dei Bimbi Speciali, l'associazione dei genitori e degli ex-pazienti con labbro leporino, che sostiene, informa, offre sostegno psicologico, investe nella formazione dei giovani specialisti e soprattutto tranquillizza in modo sostituibile i genitori sul futuro di questi bimbi;
  • Facilitazioni sulle procedure riguardanti le esenzioni e i diritti di legge.

Dopo la nascita, i genitori tornano a visita con il bambino. Si segue la sua crescita, se necessarie si eseguono le indagini genetiche per escludere malattie associate, si pianifica la chirurgia ricostruttiva del labbro leporino e i controlli successivi sino all'età adulta.

Da qui l'importanza di scegliere un centro che abbia la possibilità di inserire il piccolo paziente al centro di un percorso di cure in cui potrà disporre di ogni specialità di cui possa avere bisogno.

Allo stesso modo, nel caso in cui il bambino non abbia avuto una diagnosi prenatale, ovunque nasca, è di fondamentale importanza che sia indirizzato e seguito da un centro pediatrico specializzato, nel quale esista un Cleft Team e tutte le altre specialità pediatriche di cui i diversi casi possono necessitare.

Presso il nostro Centro per le Malformazioni Craniofacciali - Unità di Operativa di Chirurgia Plastica e Maxillofacciale, il paziente viene preso in cura al momento della diagnosi prenatale o alla nascita e seguito ogni anno sino all'età adulta.

Qui il Cleft Team (equipe di specialisti dedicati: chirurgo plastico e maxillofacciale, pediatra, genetista, psicologo, otorinolaringoiatra, audiologo, logopedista, ortodontista) assicurerà al piccolo paziente i più moderni metodi di trattamento, consentendo una crescita muscolo-scheletrica corretta fino a sviluppo completo.

Dall'età di 3 mesi è possibile intervenire chirurgicamente e correggere la schisi del labbro.

L'Unità Operativa di Chirurgia Plastica e Maxillofacciale dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù vanta un'esperienza di oltre mezzo secolo di dedizione alla cura di questa malattia e ha inaugurato nel 2017 il primo "Centro per le Malformazioni Cranio-facciali" in Italia.

Possiede tutti gli standard internazionali dei Cleft Center (i centri nel mondo che si occupano di labiopalatoschisi). 

Presso il nostro centro, la Cleft Nurse, in collaborazione con disfagista e deglutologa, fornirà tutte le indicazioni necessarie ai genitori per l’allattamento al seno, quando ciò non fosse possibile, mostrerà gli ausili utili (manovre, biberon, tettarelle, ciucci, ect.) per consentire al bimbo di acquisire le capacità necessarie a gestire la deglutizione e ad alimentarsi correttamente.

In caso di labiopalatoschisi completa, il nostro protocollo chirurgico prevede 1 unico tempo ricostruttivo a 6 mesi di vita. In un unico intervento chirurgico si ricostruisce il labbro, il naso, il palato anteriore (duro) e il palato posteriore (molle).

In caso di labiopalatoschisi incompleta, l’intervento chirurgico di riparazione della schisi del labbro (miocheiloplastica) potrà essere eseguito a partire dai 3 mesi di vita.

All'età di 8-10 anni si effettua l'innesto d'osso per la gengiva.
A circa 18 anni si esegue la rinoplastica, l'intervento di chirurgia plastica per la correzione delle deformazioni del naso, nei pazienti che hanno necessità.

Durante questo percorso, alcuni pazienti necessiteranno di logopedia (dai 2 anni d'età), ortodonzia (8-18 anni), chirurgia dell'insufficienza velo-faringea (dai 4 anni), chirurgia ortognatica (18 anni). 

Malattia

Trattamento

Età

Labioschisi mono- e bilaterale
(schisi del labbro isolata)

Riparazione della schisi labbro (miocheiloplastica) e modellamento del naso

3 mesi

Cheilognatoschisi
mono- e bilaterale

(schisi del labbro e della gengiva) 

Miocheiloplastica e modellamento del naso

3 mesi

Riparazione della schisi della gengiva (gengivoplastica) con innesto d'osso

8-10 anni

Labiopalatoschisi mono- e bilaterale
(schisi completa del labbro, della gengiva e del palato) 

Miocheiloplastica, modellamento del naso, ricostruzione del palato anteriore (osseo) con periostio tibiale, ricostruzione del palato posteriore (molle) con plastica dei muscoli elevatori

6 mesi

 

Gengivoplastica con innesto d'osso

8-10 anni

Eventuale ortodonzia

8-18 anni

Eventuale chirurgia per deformità dento-scheletrica residua, rinoplastica e rimodellamenti estetici

18 anni

Palatoschisi isolata
(schisi del palato duro e/o molle)

Ricostruzione del palato

6 mesi

Insufficienza velo-faringea (incompleta chiusura tra palato molle e faringe durante la fonazione – voce ipernasale)

Allungamento e posteriorizzazione del velo

4-5 anni

Sono state descritte molte tecniche per la ricostruzione del naso, del labbro superiore, della gengiva, del palato duro e del palato molle.

Ad oggi, non esiste un consenso internazionale su quale sia la tecnica migliore ma esistono tecniche maggiormente utilizzate nel mondo.

È consigliabile affidarsi a un Centro che pratichi le tecniche maggiormente utilizzate nel mondo, che si confronti con le eccellenze internazionali, che si aggiorni, che abbia un'ampia casistica e una proposta terapeutica in linea con gli standard internazionali.

È altresì consigliabile che sia un Centro dotato di Terapia Intensiva e Subintensiva Neonatale.

Le tecniche ricostruttive adottate sono tra le più utilizzate nel mondo:

  • La miocheiloplastica secondo Millard modificata per il labbro e rinoplastica secondo McComb per il naso;
  • La palatoplastica anteriore mediante innesto di periostio prelevato dalla tibia (nelle labiopalatoschisi complete) o palatoplastica secondo Von Langenbeck (nelle palatoschisi isolate);
  • La palatoplastica posteriore secondo Sommerlad o Furlow;
  • La ricostruzione della gengiva con innesto di osso trabecolare prelevato dalla cresta iliaca.

Il bambino può bere e mangiare al seno o al biberon poche ore dopo l'intervento. Il ricovero in ospedale sarà dai 2 ai 4 giorni circa dopo l’intervento. Le cure a casa sono estremamente semplici.

I bambini che sono stati sottoposti a ricostruzione del palato molle, saranno accuratamente seguiti da una logopedista dedicata per assicurare lo sviluppo di un linguaggio corretto.

Allo stesso modo, saranno seguiti da uno specialista otorinolaringoiatra per prevenire difetti a carico dell’udito (dati gli stretti rapporti anatomici tra palato e orecchio).

Tutti i pazienti verranno sottoposti a  controlli periodici in cui i chirurghi plastici e maxillofacciali con logopedista e odontoiatra, monitoreranno il consolidamento delle cicatrici e lo sviluppo del volto, del linguaggio e le eventuali alterazioni dell’occlusione dentale. 

Saranno, infine, messi a disposizione del bambino, tutti gli specialisti che potrebbero rendersi necessari per il singolo caso. 

La tempestiva presa in carico da parte del team multidisciplinare, la corretta chirurgia primaria ed il follow-up periodico sino al completo accrescimento, garantiranno la migliore crescita possibile dal punto di vista psico-fisico, dello sviluppo del linguaggio e delle altre abilità.

La prognosi generale è buona, i bambini con labbro leporino crescono per condurre una vita adulta sana e normale.

 

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  • A cura di: Mario Zama
    Unità Operativa di Chirurgia Plastica e Maxillofacciale
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 25  Maggio 2023 


 
 

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