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Ipertensione arteriosa

La malattia è caratterizzata dal riscontro di valori di pressione arteriosa più alti di quelli di riferimento per età, sesso o statura 

É una patologia caratterizzata dal riscontro di valori elevati di pressione arteriosa, misurata al braccio destro in posizione seduta, rispetto ai valori di riferimento per età, sesso e statura.

È noto che le normali attività della giornata comportano continue oscillazioni della pressione arteriosa per cui il "carico pressorio" sulle arterie, se alterato, porta nel tempo a numerosi effetti negativi sui cosiddetti "organi-bersaglio" quali cuore, rene, occhio e cervello.

L'incidenza dell'ipertensione arteriosa in età pediatrica è in continuo aumento sia per la maggior attenzione posta dai medici, soprattutto in relazione al concomitante aumento dell'obesità sia per il miglioramento delle metodiche di misurazione e per la disponibilità di valori di riferimento.

Dalle ultime recenti linee guida del 2017 si stima una prevalenza di ipertensione arteriosa compresa tra il 3 e 7%, a seconda delle casistiche, nei bambini e adolescenti in apparente buona salute.

La prevalenza aumenta sino al 23-25% se si considerano i pazienti sovrappeso e obesi. A seconda delle varie casistiche si stima che nel 50-85% dei casi l'ipertensione dipenda da cause secondarie renali, endocrinologiche o da malformazioni vascolari arteriose.

Nel 15-30% dei casi non si riesce a individuare una causa e si parla in questi casi di ipertensione essenziale. Anche la prematurità e il basso peso alla nascita possono essere causa di ipertensione arteriosa con una prevalenza di circa il 7,5%.

Il campanello di allarme non è quasi mai dato da sintomi specifici. Vertigini, cefalea e ipereccitabilità sono frequenti.

Nei bambini con malattie che possono causare ipertensione è necessario un regolare controllo della pressione arteriosa, specialmente quando sono in terapia farmacologica.

Tale patologia riveste un ruolo primario nel determinare il rischio cardiovascolare globale in senso stretto e le alterazioni degli organi-bersaglio, cuore, rene, occhio e cervello.

Le alterazioni più frequenti degli organi-bersaglio sono l'ipertrofia ventricolare sinistra, l'insufficienza renale, tortuosità dei vasi retinici, l'infarto del miocardio e l'ictus cerebrale in età adulta.

Per prevenire la malattia, è indicata la pratica regolare di attività fisica, il controllo del peso corporeo e la riduzione del consumo di sodio. Va abolito l'uso di alcolici e tabacco.

Per la diagnosi precoce è necessario un inquadramento iniziale con visita specialistica corredata da elettrocardiogramma e misurazione della pressione arteriosa.

A seguire, se confermato il sospetto, completerà lo studio il monitoraggio della pressione arteriosa per 24 ore, un test da sforzo su tappeto o bicicletta, un ecocardiogramma, un eco-doppler renale e gli accertamenti ematici di funzionalità renale e ormonale. 

 

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  • A cura di: Ugo Giordano, Giulia Cafiero
    Unità Operativa di Medicina dello Sport
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 14  Novembre 2024 


 
 

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