Il cateterismo cardiaco è una procedura invasiva prescritta dal cardiologo che ha in cura il paziente e può essere utilizzata in neonati, bambini e adolescenti per completare il quadro diagnostico della cardiopatia (cateterismo cardiaco diagnostico) o per la terapia di molte cardiopatie congenite (cateterismo cardiaco terapeutico o interventistico). L'esame si esegue in anestesia generale o in sedazione profonda negli adolescenti o giovani adulti e consiste nel raggiungere il cuore del paziente attraverso cateteri introdotti nei vasi arteriosi o venosi dell'inguine. I cateteri sono tubicini sottili e flessibili, di materiale plastico come silicone o poliuretano. Grazie a questi cateteri è possibile osservare in dettaglio l'anatomia e la funzione cardiaca del piccolo paziente e trattare le più comuni cardiopatie congenite come il del difetto inter-atriale, della pervietà del dotto arterioso, della coartazione istmica dell'aorta, del difetto interventricolare, della stenosi valvolare aortica, e valvolare polmonare. Grazie a tecniche trans-catetere il paziente può essere dimesso già il giorno successivo alla procedura riprendendo le usuali attività (scuola, sport) nel corso di pochi giorni senza la cicatrice toracica, inevitabile conseguenza dell'intervento chirurgico.
Essendo un esame invasivo, il cateterismo cardiaco non è privo di rischi. In più del 99% dei casi la procedura si svolge senza inconvenienti e le complicanze riguardano i bambini molto piccoli e in gravi condizioni cardiocircolatorie.
I giorni che precedono il cateterismo
È bene verificare che la regione inguinale di entrambi gli arti inferiori sia sana e priva di arrossamenti o macchie rossastre. L'infezione della regione inguinale rende impossibile l'esecuzione del cateterismo in quanto i vasi dell'inguine sono quelli generalmente utilizzati per la cateterizzazione. Se il bambino presenta mal di gola, raffreddore, tosse, febbre, vomito o diarrea è bene rimandare l'esame. Il cateterismo sarà effettuato non appena le condizioni del bambino si saranno ristabilite. La terapia in atto prescritta dal cardiologo va continuata fino al giorno dell'esame ad eccezione della terapia anticoagulante che va interrotta sotto il controllo del cardiologo.
Il giorno del ricovero
Il bambino viene sottoposto a tutti gli accertamenti necessari e visitato dall'anestesista. Un genitore può stare continuativamente con il bambino durante tutta la degenza.
Il cardiologo emodinamista incontra i genitori cui illustra la procedura sottolineandone gli obiettivi e i rischi. Sarà infine predisposto il digiuno in funzione dell'orario in cui è previsto l'esame.
Il giorno del cateterismo
Il bambino insieme a uno dei genitori raggiunge la sala risveglio dove viene somministrata la pre-anestesia, si tratta di una piccola quantità di liquido amaro che aiuterà il bambino a distendersi e sarà probabilmente per lui l'ultimo ricordo prima di risvegliarsi dopo avere concluso l'esame.
Uno dei genitori può accompagnare il bambino fino all'interno della sala di emodinamica e rimanervi fino all'inizio dell'anestesia. Appena concluso l'esame il cardiologo emodinamista comunicherà l'esito dell'esame e le condizioni del bambino.
La strategia complessiva del trattamento sarà definita dal cardiologo che ha prescritto l'esame. Il bambino sarà sottoposto a controlli continui delle condizioni cardiocircolatorie per il resto della giornata.
Il giorno successivo al cateterismo
Il bambino viene generalmente dimesso dopo avere effettuato accurati controlli.
Al momento della dimissione viene consegnata ai genitori la relazione di dimissione che contiene la descrizione dell'esame, l'eventuale terapia e l'indicazione per le successive cure del bambino.
Nel corso di due o tre giorni la maggior parte dei pazienti potrà riprendere tutte le usuali attività compresa la frequenza scolastica o, qualora precedentemente consentita, l'attività sportiva.
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