- È una tecnica dermocosmetica di semplice esecuzione. Il camouflage può essere d’aiuto all’adolescente durante la cura dell’acne
- Utile per mascherare inestetismi della pelle di varia natura, soprattutto quelli del viso
- Può essere eseguito sulla pelle sana per correggere le cicatrici
- Può essere eseguito sulla pelle malata, ad esempio nella fase acuta dell’acne
- La tecnica del camouflage viene insegnata presso l'ambulatorio infermieristico dermatologico da personale formato a tale scopo
- L'infermiere spiega la tecnica all'adolescente: quali cosmetici e quali tonalità di colore deve utilizzare per camuffare al meglio i suoi inestetismi, mantenendo un aspetto naturale
Si tratta di una tecnica dermocosmetica, di semplice esecuzione, utile per mascherare inestetismi della pelle di varia natura, soprattutto quelli che coinvolgono il viso. Si tratta di un trucco temporaneo, non permanente, ma viene eseguito in caso di bisogno.
Il camouflage può essere eseguito su pelle malata ma anche su pelle sana. La malattia della pelle che più spesso spinge gli adolescenti a ricorrere al camouflage è l'acne, anche in fase attiva.
Altre manifestazioni della pelle come la vitiligine, le lesioni pigmentarie e gli angiomi, quando localizzati sul volto, possono creare disagio al giovane paziente e possono venire mascherati con il camouflage.
Per quanto riguarda l'esecuzione del camouflage sulla pelle sana si tratta, in questo caso, di pelle che attualmente non presenta acne o altre condizioni in fase acuta, ma che può presentare invece cicatrici causate da malattie ed eventi che si sono verificati in precedenza come: oltre all'acne, è il caso di ustioni, traumi e interventi chirurgici.
Il camouflage è quindi anche un ottimo trucco per cicatrici e può correggere temporaneamente:
- Cicatrici atrofiche (l'atrofia è un assottigliamento della cute che diventa liscia, lucida e lascia a volte trasparire la rete vascolare);
- Cicatrici ipertrofiche (si presentano come delle tumefazioni dure a superficie liscia, tesa, arrossata, sensibili e pruriginose, compaiono a distanza di un mese dal trauma e possono evolvere verso la regressione o verso il cheloide);
- Cicatrici cheloidee, di aspetto simile a quello delle cicatrici ipertrofiche (i cheloidi se ne distinguono per l'estensione oltre la lesione di origine e per il colorito meno arrossato);
- Cicatrici discromiche, dovute ad alterazione della pigmentazione che può essere in eccesso (ipercromiche) o in difetto (ipo o acromiche).
Un errore comune sia dei genitori che degli stessi medici è quello di sottovalutare il problema estetico, soffermandosi esclusivamente su quello della malattia. Le espressioni del tipo: "non è niente, è l'età, poi passa..." talvolta peggiorano il disagio del ragazzo o della ragazza, che continua a vivere in solitudine il proprio problema.
Inoltre, ciò alimenta, indirettamente, un atteggiamento di insoddisfazione profonda di sé, di depressione o di aggressività. Il modo migliore per prevenire tali situazioni è quello di creare una "complicità" tra l'adolescente, i genitori e lo specialista per guidarlo e sostenerlo al meglio.
Il dermatologo, durante la visita specialistica, valuta l'eventuale necessità medica ed estetica di ricorrere al camouflage. Questa procedura verrà successivamente eseguita dal personale infermieristico formato a tale scopo, previo appuntamento ad hoc presso l'ambulatorio infermieristico dermatologico.
Durante la visita dermatologica, il medico illustra all'adolescente e al familiare che lo accompagna la possibilità di poter "camuffare" l'acne in fase attiva, in attesa degli effetti della cura, oppure le cicatrici lasciate dall'acne stessa.
Non ci sono controindicazioni né limiti all'esecuzione del camouflage, se effettuato in maniera adeguata.
Successivamente, qualora l'adolescente esprima il desiderio di imparare a mascherare le sue lesioni, lo specialista concorda insieme a lui e ai suoi familiari un programma terapeutico personalizzato:
- Eventuale terapia medica;
- Insegnamento della tecnica del camouflage.
Oggi sono disponibili in commercio numerosi prodotti cosmetici, formulati in modo specifico per ogni tipo di pelle. Tuttavia, la loro numerosità può disorientare nella scelta. L'uso inadeguato rischia di danneggiare la pelle e complicare le problematiche dei ragazzi: la valutazione e le indicazioni del dermatologo sono quindi indispensabili.
Dopo un'accurata valutazione effettuata dal dermatologo, si procede alla realizzazione del programma terapeutico concordato, di cui fa parte anche il camouflage.
L'infermiera specializzata illustra all'adolescente come si esegue la tecnica spiegando a quali cosmetici e a quali tonalità di colore deve ricorrere per camuffare al meglio i suoi inestetismi, mantenendo un aspetto naturale.
Di solito è sufficiente un'unica seduta, ma in alcuni casi (dopo tentativi personali a domicilio) il paziente ha piacere di avere ulteriori chiarimenti e quindi si rende necessaria una nuova consultazione.
Percorsi di Cura e Salute: Adolescenti e pelle
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