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Tumore teratoide/rabdoide atipico del bambino

Raro tumore maligno del sistema nervoso centrale che richiede terapia chirurgica, chemioterapia e radioterapia. Può essere causato da una predisposizione genetica 

Il tumore teratoide/rabdoide atipico, altrimenti detto AT/RT dall'inglese Atypical Teratoid Rhabdoid Tumor, è un raro tumore maligno del sistema nervoso centrale che colpisce più frequentemente bambini molto piccoli, spesso di età inferiore ai 3 anni.

Nella maggior parte dei tumori teratoide/rabdoide atipico AT/RT, le cellule del tumore presentano un'inattivazione del gene SMARCB1. Questo gene, detto "onco-soppressore", svolge normalmente un'attività "chiave" nella regolazione della proliferazione e della differenziazione cellulare.

Se il gene SMARCB1 è inattivato, le cellule rimangono prive di controllo e si replicano ed espandono liberamente, portando allo sviluppo di tumori.

In rari casi, il gene mutato è invece SMARCA4 che fa parte con SMARCB1 dello stesso meccanismo di regolazione della proliferazione e della differenziazione cellulare.

Il tumore si localizza in oltre il 60% dei casi nella fossa cranica posteriore (cervelletto) e nel restante 40% dei casi in altre regioni del cervello.

Al momento del suo riscontro, non è infrequente trovare metastasi del tumore che interessano generalmente il sistema nervoso centrale.

Poiché questo tumore può interessare anche il rene, i tessuti molli e altri organi è utile, nella stadiazione di questa malattia, cercare anche altre localizzazioni al di fuori del sistema nervoso centrale.

Il termine AT/RT è specifico per le forme di tumore rabdoide che colpiscono il sistema nervoso centrale. Quando un tumore di questo tipo insorge al di fuori del sistema nervoso centrale viene comunemente definito tumore rabdoide.

I sintomi iniziali con cui questo tumore può manifestarsi variano leggermente in base all'età del bambino.
Nei lattanti sono più frequenti:

  • Vomito;
  • Sonnolenza;
  • Aumento delle dimensioni del cranio (macrocrania).

Nei bambini più grandi possono presentarsi:

  • Visione doppia (diplopia);
  • Impossibilità a sorreggere il capo;
  • Alterazioni delle espressioni del volto (deficit del facciale) causate dal coinvolgimento dei nervi cranici.

Talvolta possono essere presenti anche cefalea, disturbi dell'equilibrio, paralisi di una parte del corpo (emiplegia) e crisi convulsive.

Il sospetto viene dalla raccolta della storia del bambino e dalla visita.
Il sospetto diagnostico è rafforzato dalla visualizzazione radiologica della massa tumorale, con l'esecuzione di una tomografia computerizzata (TAC) e successivamente di una risonanza magnetica del cervello e del midollo spinale.

Poiché l'AT/RT è un tumore a rapida crescita, è fondamentale procedere con molta celerità quando, sulla base delle immagini, si abbia il sospetto di essere di fronte a questo tipo di malattia.

A completamento devono infatti essere eseguiti:

  • Un prelievo di liquido cefalorachidiano (liquor) tramite puntura lombare, per escludere la presenza di cellule tumorali nel liquor;
  • Una risonanza magnetica whole body e/o una PET-TC, per escludere localizzazioni a distanza, altre localizzazioni di malattia.

La conferma diagnostica si avrà soltanto effettuando un intervento neurochirurgico di asportazione del tumore e studiando attentamente le sue caratteristiche, sia al microscopio sia molecolari.

Il gene SMARCB1 contiene le informazioni necessarie per sintetizzare la proteina INI1.

Poiché, come si è accennato, questo gene è inattivato nelle cellule del tumore AT/RT, le cellule tumorali – a differenza di quasi tutte le altre cellule dell'organismo – non producono la proteina INI1. La diagnosi al microscopio è quindi molto facilitata dalla dimostrazione che la proteina INI1 è assente nelle cellule tumorali.

Negli ultimi tempi, avanzate ricerche molecolari hanno portato alla definizione di 4 sottogruppi molecolari di AT/RT con diverso profilo genetico, età di esordio, sede di malattia e prognosi e definiti:

  • AT/RT-TYR;
  • AT/RT-SHH;
  • AT/RT-MYC;
  • AT/RT SMARCA4.

Attualmente la definizione dei differenti sottogruppi non ha conseguenze per la terapia ma rappresenta il primo passo per ipotizzare, in futuro, terapie personalizzate. 

La terapia dell'AT/RT si basa sulla chirurgia, sulla chemioterapia ad alte dosi e sulla radioterapia, secondo protocolli di trattamento internazionali.

L'intervento neurochirurgico, oltre a consentire l'asportazione parziale o totale del tumore, può talvolta essere necessario anche per gestire complicanze come l'idrocefalo o l'ipertensione endocranica (aumento del liquido cerebrospinale o della sua pressione nelle cavità cerebrali).

La chemioterapia viene somministrata per via endovenosa, attraverso l'uso di un catetere venoso centrale, e per via intratecale/intraventricolare, ossia iniettando il farmaco nei ventricoli cerebrali o nel liquido cefalorachidiano tramite appositi dispositivi.

La radioterapia, a causa dei suoi importanti effetti sullo sviluppo neuro-cognitivo, viene riservata solo ai bambini di età superiore ai 12 mesi.

È di fondamentale importanza sottoporre i bambini con AT/RT a una valutazione genetica, perché nel 25% dei casi esiste una predisposizione ereditaria allo sviluppo di questi tumori: la sindrome da predisposizione ai tumori rabdoidi (RTPS dall'inglese Rhabdoid Tumor Predisposition Syndrome).

La RTPS si suddivide in:

  • RTPS1, caratterizzata da alterazioni (mutazioni) del gene SMARCB1;
  • RTPS2, in cui l'alterazione (mutazione) interessa il gene SMARCA4.

I pazienti affetti da RTPS sviluppano tumori rabdoidi tipicamente entro il primo anno di vita e tendono ad avere tumori multipli e molto aggressivi. È quindi estremamente importante che i familiari di pazienti affetti da RTPS vengano avviati a counseling genetico.

 

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  • A cura di: Angela Mastronuzzi
    Unità Operativa di Neuro-Oncologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 19  Aprile 2023 


 
 

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