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Sulfasalazina

Salazopyrin En

La Sulfasalazina è controindicata nei bambini sotto i 2 anni.

La Sulfasalazina è un farmaco antinfiammatorio, immunosoppressivo e antibatterico utilizzato nel trattamento delle malattie infiammatorie intestinali (es. colite ulcerosa e morbo di Crohn).

Può, inoltre, trovare impiego nel trattamento di alcune forme di artrite reumatoide che non rispondono in modo soddisfacente all'assunzione di altri farmaci. 

La Sulfasalazina, essendo un antinfiammatorio, grazie al suo meccanismo d'azione è in grado di ridurre l'infiammazione e i sintomi (es. ulcere, diarrea, dolore articolare) causati dalle malattie infiammatorie intestinali e dall'artrite idiopatica giovanile.

Il farmaco Sulfasalazina è disponibile come:

  • Compresse gastroresistenti 500 mg.

Spetta al medico stabilire di quanto farmaco ha bisogno il suo bambino e per quante volte al giorno.

Per far sì che il medicinale abbia l'effetto voluto, è importantissimo seguire scrupolosamente la prescrizione del medico

È consigliabile somministrare la medicina tutti i giorni alle stesse ore per ricordarsene più facilmente e non dimenticare una dose. 

Le compresse gastroresistenti di Sulfasalazina devono essere assunte intere per bocca, preferibilmente a stomaco pieno o durante i pasti per ridurre i disturbi di stomaco.

La compressa gastroresistente non deve essere schiacciata, masticata o rotta perché ha un rivestimento speciale per proteggerla dall'ambiente acido dello stomaco. La rottura della compressa gastroresistente danneggia questo rivestimento.

È bene che il bambino beva molto, dopo l'assunzione del farmaco e durante il giorno, per ridurre il rischio che si formino calcoli renali costituiti da cristalli del farmaco (l'assunzione è controindicata nell'insufficienza renale grave con iperazotemia).

Si consiglia di seguire scrupolosamente le indicazioni ricevute dal medico relativamente alla dose giornaliera e alla durata del trattamento.

Non somministrare al bambino questo medicinale in quantità maggiori o minori o più a lungo di quanto raccomandato.

La Sulfasalazina non inizia ad agire immediatamente. Possono essere necessarie fino a 12 settimane prima di percepire i benefici del trattamento.

La Sulfasalazina è in genere ben tollerata; gli effetti collaterali più comuni sono: mal di stomaco, mal di pancia, diarrea, perdita dell'appetito, nausea e vomito, vertigini.

Consultare il medico in caso di mal di testa, dolori articolari e muscolari, arrossamento, desquamazione o formazione di vescicole sulla pelle, febbre e mal di gola, sanguinamenti alle gengive o inusuale tendenza alla formazione di lividi, colorazione giallastra della pelle e degli occhi.

Il farmaco Sulfasalazina può provocare un'aumentata sensibilità alla luce del sole o ai raggi ultravioletti delle lampade abbronzanti. 

Sono inoltre possibili: mielosoppressioni, reazioni allergiche, infezioni, patologie cardiache, polmonari.

I sintomi da sovradosaggio più comuni sono nausea e vomito. I bambini con alterata funzionalità renale sono più esposti al rischio di gravi effetti tossici.

Informare immediatamente dell'accaduto il medico che procederà con un trattamento farmacologico idoneo e manterrà sotto controllo il bambino.

È sempre bene riferire al medico se il bambino sta assumendo altri farmaci per evitare interazioni con potenziali effetti indesiderati o perdita di efficacia del farmaco.

La Sulfasalazina può interagire con altri farmaci alterandone assorbimento ed efficacia; in particolare, inibisce l'assorbimento e il metabolismo dell'acido folico e può pertanto determinare un deficit di acido folico che può causare malattie del sangue come anemia.

Si consiglia di leggere attentamente il foglietto illustrativo nella sezione dove sono elencati tutti le interazioni con altri medicinali.

Se ci si dimentica di somministrare una dose al bambino, far assumere al più presto la dose saltata; tuttavia, se è ormai prossima l'ora per la somministrazione della dose successiva, non somministrare la dose dimenticata e proseguire seguendo lo schema indicato dal medico.

Se il bambino vomita entro 6 ore dall'assunzione, somministrare nuovamente la Sulfasalazina.

Evitare di somministrare nuovamente il farmaco al bambino se l'orario è vicino o coincide con quello della dose successiva.

È bene non esporre il bambino alla luce diretta ed intensa del sole quando sta assumendo questo farmaco perché provoca fotosensibilizzazione: aumenta la sensibilità della pelle alla luce solare favorendo così la comparsa di macchie sulla pelle.

In caso di esposizione al sole, proteggere il bambino in modo adeguato con vestiti lunghi, cappello, occhiali da sole e spalmare sulle parti scoperte creme solari ad alto fattore di protezione.

Si consiglia di leggere attentamente il foglietto illustrativo.

La Sulfasalazina e i suoi metaboliti attivi passano, sia pure in minima quantità, nel latte materno.

In linea di massima, il suo impiego nella madre non viene considerato una controindicazione all'allattamento al seno.

Fanno eccezione i bambini con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G-6-PD) in quanto passano nel latte concentrazioni relativamente elevate del metabolita sulfapirina che attiva in questi lattanti una massiva distruzione dei globuli rossi (emolisi).

Nei bambini allattati al seno da madri che assumevano sulfasalazina sono stati riportati sangue nelle feci o diarrea, risolti all'interruzione della terapia.

Pertanto, il farmaco va usato sotto il diretto controllo del medico.

Conservare il farmaco Sulfasalazina in compresse gastroresistenti a temperatura ambiente (inferiore a 25° C), in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.

Non utilizzare il farmaco oltre la data di scadenza riportata. Tenere in luogo non accessibile ai bambini. Conservare il farmaco nella confezione originale assieme al foglietto illustrativo.

 

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  • A cura di: Tiziana Corsetti, Luigi Bellante, Arturo Maria Greco

    Unità Operativa Complessa di Farmacia Ospedaliera
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 11  Luglio 2023 


 
 

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