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Sindrome di Down

Questa sindrome è la più diffusa causa genetica di disabilità intellettiva. È dovuta alla presenza di un cromosoma 21 in più 

La sindrome di Down è la più comune causa genetica di disabilità intellettiva ed è dovuta alla presenza, parziale o totale, di un cromosoma 21 in sovrannumero (trisomia 21). Si stima che l'attuale prevalenza nella popolazione generale vari tra 1:1000 e 1:2.000 nati.

I segni clinici più significativi della sindrome di Down includono sin dalla nascita ipotonia muscolare e lassità articolare, associate a un aspetto peculiare del capo e del volto con: viso rotondeggiante e piatto, occhi a mandorla, radice del naso infossata, lingua voluminosa con tendenza alla protrusione, padiglioni auricolari piccoli e impiantati in basso.

Il collo è spesso tozzo ed è presente una plica laterale (pterigio). Le mani sono usualmente piccole con dita brevi; è di frequente rilievo una plica palmare unica bilaterale. Circa il 50% delle persone con sindrome di Down presenta una cardiopatia congenita (canale atrio-ventricolare, tetralogia di Fallot, pervietà del dotto di Botallo, difetti settali).

Possono essere frequentemente riscontrate altre malformazioni congenite, specie a carico dell'apparato gastroenterico (atresia o stenosi duodenali, malattia di Hirschsprung, ano imperforato). La disabilità intellettiva è costante, ma di grado variabile.

L'evoluzione della sindrome di Down può essere condizionata da un invecchiamento precoce e dalla comparsa della malattia di Alzheimer, nonché da un aumentato rischio relativo di sviluppare una leucemia, circa 10-20 volte superiore rispetto alla popolazione generale.

Infine ipotiroidismo, policitemia, cataratta, glaucoma e la leucemia mieloproliferativa transitoria possono essere diagnosticati alla nascita nel 5-10% dei pazienti mentre, nelle epoche di vita successive, prevalgono deficit sensitivi e neurologici, i segni di instabilità atlanto-assiale, le malattie autoimmuni, la tendenza a sviluppare sovrappeso e i disturbi respiratori nel sonno.

Le persone con sindrome di Down hanno una maggiore suscettibilità alle infezioni, poiché affette da disregolazione del sistema immunitario

Il sospetto clinico diagnostico viene usualmente confermato dall'indagine citogenetica del cariotipo. Nel 95% dei casi la trisomia 21 è libera, non è ereditaria, perché si origina come un evento nuovo in famiglia, verificatosi in quel preciso concepimento.

È libera e in mosaico nel 2-3% dei casi, in questi casi il quadro clinico può essere più sfumato in funzione dell'entità del mosaicismo. Nel 4% circa dei casi la presenza di parte di un cromosoma 21 sovrannumerario è causata da una traslocazione cromosomica e la metà di questi casi dipende dalla presenza, in uno dei genitori, di una traslocazione cromosomica bilanciata.

In quest'ultimo caso, il genitore portatore della traslocazione ha un rischio aumentato di avere altri figli con sindrome di Down.

Le persone con sindrome di Down presentano uno sviluppo auxologico differente da quello della popolazione generale che deve essere valutato con curve di crescita dedicate (consulta le curve di crescita nella guida di 'A scuola di salute' dedicata alla sindrome di Down in fondo alla pagina).

Nelle ultime due decadi, si è assistito a un incremento sostanziale della sopravvivenza (che oggi tende a raggiungere in media i 60 anni) e a un netto decremento della mortalità, grazie soprattutto ai progressi nel trattamento delle anomalie congenite associate (specie quelle cardiache).

Interventi di tipo abilitativo e riabilitativo devono essere intrapresi precocemente a supporto di tutte le tappe dello sviluppo psicomotorio, secondo protocolli personalizzati, mirati a potenziare le capacità motorie, comunicativo-linguistiche e cognitive.

Ciò al fine di garantire alla persona con sindrome di Down il raggiungimento del massimo grado possibile di autonomia. Devono essere fortemente raccomandate tutte le vaccinazioni per ridurre il rischio di infezioni e le loro complicanze.

L'Associazione Italiana Persone Down rappresenta un valido supporto per le famiglie per acquisire informazioni sui diritti e sui progetti di autonomia.

I bambini con la sindrome di Down necessitano di regolari controlli presso un centro multispecialistico per la prevenzione e l'individuazione precoce di varie complicanze (ortopediche, otorinolaringoiatriche, oculistiche, endocrinologiche, etc.) che possono presentarsi in vari periodi della vita.

Altrettanto importanti gli interventi abilitativi e riabilitativi, da impostare e seguire con assoluta regolarità e costanza.

Sindrome di Down: Codice 065

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  • A cura di: Diletta Valentini
    Unità Operativa di Pediatria Generale
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 21  Dicembre 2022 


 
 

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