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Sindrome CHARGE

Malattia genetica rara con anomalie multiple e ritardo della crescita e dello sviluppo. Richiede la presa in carico da parte di una équipe composta da vari specialisti 

La sindrome CHARGE era precedentemente nota come “associazione CHARGE”, fino a quando non si è scoperta la causa genetica della malattia. Si tratta di una sindrome genetica rara, con un numero di nuovi casi di circa 1/10.000 nati.

Il termine CHARGE è un acronimo inglese che prende il nome dalle iniziali delle principali caratteristiche cliniche con cui si manifesta la sindrome: 

  • Coloboma;
  • Anomalie cardiache (Heart);
  • Atresia delle coane;
  • Ritardo di crescita e dello sviluppo;
  • Anomalie dei Genitali e/o urinarie;
  • Anomalie dell’orecchio: dei padiglioni auricolari, del condotto uditivo esterno e interno e dell’orecchio interno (Ear). 

La sindrome CHARGE è una malattia genetica. Nel 2004, è stato identificato il gene responsabile di questa malattia, il gene CHD7, che si trova sul cromosoma 8. La malattia si trasmette come carattere autosomico dominante.

Nei bambini che hanno ereditato una malattia a trasmissione autosomica dominante, è presente una copia normale del gene mentre l'altra copia è mutata. Il termine "dominante" significa che l'alterazione di una sola delle due coppie di geni è sufficiente per provocare la malattia. Il gene alterato "domina" su quello normale.

Di conseguenza, un genitore che porta una copia mutata di uno dei geni è lui stesso malato e a ogni gravidanza ha un rischio del 50% (una possibilità su due) di avere un figlio malato, indipendentemente dal sesso del nascituro.

La maggior parte delle mutazioni nella malattia CHARGE non sono ereditate dai genitori ma si verificano "de novo". La mutazione "de novo" si verifica durante la formazione della cellula uovo o dello spermatozoo o nelle primissime fasi dello sviluppo embrionale.

La mutazione riguarderà quindi quel bambino soltanto e nessun altro membro della famiglia sarà malato.

I sintomi che possono presentare i pazienti con sindrome CHARGE si dividono in sintomi maggiori (molto caratteristici e spesso presenti) e minori (non sempre presenti, aspecifici).

I sintomi maggiori con cui la sindrome CHARGE si manifesta comprendono:

  • Coloboma (80%-90% dei casi): il coloboma è una malformazione dell’occhio presente fin dalla nascita. Può dare origine a una serie di difetti della vista, come il campo visivo ristretto, intolleranza per la luce viva e, a volte, un rischio di ulteriori complicanze oculari come il distacco della retina;
  • Atresia o stenosi di una o di entrambe le cavità nasali (50%-60% dei casi): le cavità nasali possono essere strette (stenosi) o ostruite. Il difetto è correggibile chirurgicamente, con uno o più interventi;
  • Alterazione della funzionalità dei nervi cranici che causano: iposmia o anosmia (riduzione o perdita del senso dell’olfatto), paralisi del nervo facciale che può colpire un solo lato del volto o entrambi (40% dei casi), difetti di udito e/o difficoltà di deglutizione (70%-90%);
  • Anomalie dei padiglioni dell’orecchio, malformazioni degli ossicini dell’orecchio medio – martello, incudine e staffa -  che servono a trasmettere i suoni dall’aria all’orecchio interno e difetti dell’orecchio interno (>90%).

Altre caratteristiche cliniche (segni minori) comprendono:

  • Criptorchidismo: mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nel sacco scrotale nei maschi; sia nei maschi sia nelle femmine (50-60% dei casi) é scarso lo sviluppo dei genitali e la pubertà è ritardata;
  •  Ritardo dello sviluppo psicomotorio e scarsa tonicità muscolare (circa 100% dei casi). I bambini affetti dalla sindrome CHARGE raggiungono tardivamente le principali tappe dello sviluppo psicomotorio (controllo del capo, stazione seduta autonoma, deambulazione, linguaggio);
  • Malformazioni cardiovascolari (75-85% dei casi);
  • Difetti di crescita, con bassa statura di solito riportata dopo la nascita con o senza difetto dell’ormone della crescita (70%-80%);
  • Schisi orofacciali (15%-20%);
  • Fistula tracheoesofagea (comunicazione anomala tra esofago e trachea) (15%-20%);
  • Dismorfismi craniofacciali tipici della sindrome CHARGE. I bambini malati presentano spesso un’asimmetria del volto (anche quando non è presente la paralisi facciale), una microcefalia (circonferenza cranica più piccola rispetto alla norma), viso squadrato con fronte ampia e prominente, radice nasale prominente, difetti della mascella.

La diagnosi di sindrome CHARGE si formula sulla base della presenza dei criteri clinici maggiori e minori elencati in precedenza. In particolare, secondo la classificazione di Blake del 1998, la diagnosi clinica di sindrome CHARGE è altamente probabile quando sono presenti tutti e 4 i sintomi maggiori oppure quando sono presenti 3 sintomi maggiori e 3 minori. 

Una diagnosi di probabile sindrome CHARGE viene formulata quando sono presenti uno o due dei sintomi maggiori e vari sintomi minori. 
La diagnosi clinica è confermata mediante analisi molecolare del gene CHD7 (tramite tecniche di lettura della sequenza dell’intero gene). 
Quando sono presenti tutti i criteri clinici di Blake, la mutazione viene trovata in oltre il 90% dei casi.

Nei casi in cui la diagnosi clinica è “probabile” secondo il numero dei criteri clinici maggiori e minori, la mutazione si trova nel 65-70% circa dei casi. Il gene CHD7 è l’unico gene fino ad ora identificato che, se alterato, può causare la sindrome CHARGE; è stato descritto un solo altro caso di paziente con sindrome di CHARGE con mutazione in un gene diverso (SEMA3E).

Per un genitore di un bambino con sindrome CHARGE il rischio di avere un altro figlio (fratello o sorella) con la stessa sindrome è del 50%. In genere, però, si tratta di una malattia che è sporadica e in questi casi viene per una mutazione de novo, quindi da genitori sani e senza alcuna alterazione genetica.

Per i genitori che hanno avuto un precedente figlio con sindrome CHARGE, il rischio di avere di nuovo un figlio con la stessa sindrome è molto basso. La diagnosi prenatale (mediante villocentesi o amniocentesi) è comunque possibile solo quando la mutazione responsabile della sindrome CHARGE è stata identificata. 

Non esiste un trattamento in grado di curare questa malattia. I bambini affetti dalla sindrome CHARGE devono essere seguiti sin dalla nascita con un metodo “multidisciplinare”: collaborazione di specialisti diversi per la gestione di problematiche di varia natura che riguardano l’alimentazione, la deglutizione e il linguaggio.  

I neonati necessitano di una valutazione delle vie aeree, dell'alimentazione, del cuore e dell'udito. Spesso hanno bisogno di interventi chirurgici già nei primi giorni di vita che possono richiedere ricoveri in ospedale di lunga durata e con una presa in carico da parte di medici con diverse competenze.

L'atresia di entrambe le cavità nasali è un'emergenza alla nascita, mentre quella di una singola cavità nasale può restare inizialmente inosservata fino all'età infantile.

La fistola tracheo-esofagea, presente nel 15-20% dei pazienti, può favorire polmoniti ab ingestis (da aspirazione di cibo, diretta o in seguito a rigurgito di contenuto gastrico), facilitate anche dalla palatoschisi e dalla difficoltà alla deglutizione che possono causare reflusso gastroesofageo, rigurgito nasale, tosse o soffocamento.

Interventi come la fundoplicatio di Niessen, la gastrostomia e la tracheotomia possono rendersi necessari per assicurare una corretta funzionalità respiratoria.  

Se necessario, il bambino deve essere sottoposto a controlli periodici per i difetti cardiaci, a valutazioni audiologiche (per valutare la necessità o meno di utilizzare apparecchi acustici), oculistiche e renali.

Sono indicati controlli endocrinologici e test per ipogonadismo ipogonadotropo se la pubertà non sopraggiunge a 13-14 anni di età.
I bambini necessitano di valutazioni psicologiche e di supporto scolastico. 

L'Associazione Italiana Lega del Filo D’Oro rappresenta un valido supporto per le famiglie per acquisire informazioni sui diritti e sui progetti di autonomia.

I bambini con la Sindrome CHARGE necessitano di regolari controlli presso un centro multispecialistico per la gestione delle varie complicanze nelle diverse fasce di età.

Altrettanto importanti gli interventi di riabilitazione, da impostare e seguire periodicamente.

  • Sindrome CHARGE: Codice RN0850
  • Coloboma dell'iride: Codice RNG101
  • Coloboma coiroideo-retinico: Codice RNG101

Sindrome CHARGE

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  • A cura di: Maria Luisa Dentici
    Unità Operativa di Genetica Medica
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 25  Ottobre 2023 


 
 

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