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Sangue occulto nelle feci

Esame di laboratorio non invasivo che permette di svelare perdite di sangue dall'intestino e di indirizzare la diagnosi di malattie di grande importanza 

Si definisce "sangue occulto" una perdita di sangue nelle feci tanto esigua da non essere visibile a occhio nudo ma apprezzabile soltanto mediante analisi specifiche di laboratorio.

Nell'adulto, la presenza di sangue occulto nelle feci rappresenta spesso il primo e talvolta l'unico segnale precoce della presenza di una malattia tumorale nel colon.

Nel bambino questa evenienza è molto più rara e prevalgono altre malattie come causa di sangue occulto.

Le feci vengono raccolte in un contenitore sterile con tappo a vite e, per appropriatezza, devono essere raccolte tre evacuazioni diverse di feci in giornate differenti e nella propria abitazione.

La molteplicità di campionature effettuate in giorni differenti aumenta la possibilità di scoprire perdite di sangue intermittenti. I campioni vanno conservati in frigorifero, nel contenitore sigillato e portati subito in laboratorio non appena si è raccolto il terzo campione. 

Si utilizzano diverse metodologie per la ricerca del sangue occulto, tutte finalizzate comunque a rilevare le tracce di emoglobina (proteina contenuta all'interno dei globuli rossi).

In particolare i test immunochimici (FIT) identificano porzioni specifiche (antigeni) dell'emoglobina umana e quindi non risentono dell'eventuale presenza di emoglobina che deriva da altre fonti e il test Fecal Occult Blood Test (FOBT) che misurano la porzione non proteica dell'emoglobina, ossia il gruppo eme, presente nelle feci.

Al Bambino Gesù, l’esame si esegue presso i Centri Prelievi di San PaoloPalidoro e Santa Marinella.

Nel bambino, la ricerca del sangue occulto nelle feci può rendersi necessaria:

  • Quando si sospetta una perdita di sangue dall'intestino per ragadi e lesioni anali, esofagite, gastrite o ulcera gastrica, corpi estranei, ingestione di caustici, anomalie vascolari, poliposi giovanile;
  • Quando si sospetta un'allergia alimentare;
  • Nel sospetto di occlusione intestinale;
  • Nel sospetto di una malattia infiammatoria cronica intestinale come il morbo di Crohn o la rettocolite ulcerosa;
  • Nella porpora di Schonlein-Henoch.

Non raccogliere campioni di feci se si soffre d’emorroide sanguinati o sangue nelle urine, oppure durante il flusso mestruale.

Evitare l’assunzione d’eccesso d’alcool, aspirina e altri farmaci che possono causare irritazioni gastrointestinali e provocare sanguinamento.
Eventualmente sospendere l’assunzione almeno 1-2 giorni prima dell’esecuzione del test (la sospensione di qualsiasi farmaco deve essere prima concordata con il medico curante).

Non lavare i denti per almeno 12 ore prima della raccolta per evitare sanguinamenti gengivali accidentali. Non sono necessarie restrizioni dietetiche.

È importante valutare la concordanza o meno dei tre test per l'interpretazione dei risultati. Situazioni come le ragadi anali, nei soggetti con stipsi potrebbero causare la rottura di qualche capillare e la comparsa di sangue occulto in uno solo dei tre campioni.

Al contrario, malattie come l'allergia alimentare o il morbo di Crohn provocano una perdita continua di sangue occulto per cui saranno positivi tutti e tre i campioni.

 

Se il paziente è sano, la ricerca di sangue occulto nelle feci conduce a esito negativo.

Un risultato positivo del test è indicativo di un sanguinamento del tratto gastrointestinale e richiede generalmente di eseguire esami ulteriori di approfondimento come ad esempio l'esofago-gastro-duodenoscopia o la colonscopia

Negli adulti la presenza di tracce ematiche nelle feci può rappresentare l'unico segno di un cancro in fase precoce e, in questo caso, le probabilità di cura possono aumentare proporzionalmente alla precocità della diagnosi.

La presenza di sangue occulto può essere particolarmente utile nella ricerca delle cause di un'anemia da carenza di ferro.

Il sangue occulto nelle feci dei bambini generalmente rappresenta una condizione benigna e autolimitantesi, comunque meritevole di indagini di approfondimento in base agli altri sintomi che il bambino presenta.


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  • A cura di: Rosa Luciano
    Unità Operativa di Laboratorio Analisi
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 23  Dicembre 2022 


 
 

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