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Radiografia del torace

È l'indagine radiologica più frequente che utilizza bassissime dosi di radiazioni 

La radiografia proiettiva del torace è un esame di primo livello, che utilizza bassissime dosi di radiazioni ionizzanti per produrre immagini digitali bi-dimensionali dei polmoni, del mediastino (parte centrale tra i due polmoni) e del cuore.

La radiografia del torace è ancora oggi l'indagine radiologica più frequente. Di solito è richiesta per una prima valutazione clinica nei bambini con sospetto di malattie polmonari come la polmonite, malattie pleuriche (ad esempio versamenti o pneumotorace) o malattie cardiache; ma è utile anche nella valutazione del dolore toracico, nel sospetto di inalazione di un corpo estraneo, e in varie altre condizioni.

Per la radiografia del torace non è necessaria alcuna preparazione, tantomeno anestesia o sedazione. L'indagine deve essere effettuata a torace scoperto o con una canottiera intima (purché questa non contenga materiale metallico), in piedi o sdraiati su un piano orizzontale (a seconda dell'età), dopo una profonda inspirazione e, in base al sospetto clinico, può essere completato con altre proiezioni (ad esempio laterale).

Nei bambini non collaboranti potrebbe essere necessario utilizzare attrezzature contenitive adeguate all’età (nastro, cunei di schiuma, sacchetti di sabbia) per poter eseguire la radiografia del torace correttamente (impedendo il movimento per evitare la ripetizione dell’esame) e in sicurezza (evitando le cadute).

Ogni singolo esame viene "ottimizzato" dagli operatori per utilizzare la dose di radiazioni adeguata alle dimensioni del bambino e limitando l'esposizione alla sola area del torace grazie all'utilizzo di particolari schermi chiamati "collimatori".

Il gonnellino piombato per la protezione degli organi genitali con le moderne apparecchiature radiologiche digitali è ritenuto non utile e potenzialmente dannoso, motivo per il quale questi strumenti non sono più utilizzati.

I limiti della radiografia del torace sono quelli della tecnica stessa, che non consente uno studio dettagliato di piccole alterazioni polmonari o dei vasi sanguigni polmonari.

In casi selezionati, la radiografia del torace potrebbe richiedere il completamento con esami più sofisticati, quali la tomografia assiale computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM).

L'unico rischio reale è la caduta dal lettino radiologico.
La quantità di radiazioni ionizzanti utilizzata per gli esami di radiologia convenzionale è bassissima, paragonabile alla quantità di radiazioni del fondo di radioattività naturale (proveniente dalle radiazioni cosmiche e dalla radioattività ambientale) cui viene esposto il nostro corpo in pochi giorni all’aria aperta.

La formazione del personale e i controlli periodici delle attrezzature consentono di eseguire esami diagnostici con la minor dose possibile di radiazioni ionizzanti.

Precauzionalmente, tuttavia, una gravidanza accertata, sospetta o anche solo possibile rappresenta una potenziale controindicazione all'esecuzione della radiografia del torace. In questi casi è importante avvisare il Medico Radiologo che valuterà la possibilità di rimandare l'esame.

 

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  • A cura di: Paolo Tomà, Andrea Magistrelli
    Area Clinica Diagnostica per Immagini
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 16  Novembre 2023 


 
 

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