Il pediatra ha il compito gratificante di seguire il bambino e assistere i genitori, fornendo anche i suggerimenti necessari a facilitare la loro gestione della quotidianità. È molto importante che insegni ai genitori a riconoscere quelle situazioni che sono oggettivamente o potenzialmente pericolose.
Il lattante al di sotto dei tre mesi di vita, in caso di malattia può peggiorare molto rapidamente, pertanto se febbrile con temperature maggiori di 38°C dovrà sempre essere valutato dal pediatra. Anche la presenza di pianto inconsolabile, specialmente se associato a una minor reattività o irritabilità, merita l'attenzione del pediatra.
Altre condizioni non acute, meritevoli di attenzione e che vanno sempre segnalate sono il calo dell'appetito, il sonno prolungato o l'arresto della crescita ponderale. A questa età, qualsiasi alterazione persistente dello stato di salute ha ripercussioni sul peso, pertanto qualora il genitore si accorgesse di un rallentamento della crescita ponderale dovrà rivolgersi al pediatra che, se necessario, indagherà le possibili cause.
Tosse persistente, crisi d'apnea o di cianosi al volto, pur essendo nella maggior parte dei casi correlate a un banale reflusso gastroesofageo, possono essere sintomi d'allarme e pertanto da segnalare sempre al pediatra.
Da non confondere con i rigurgiti più o meno fisiologici che frequentemente presentano i lattanti sotto i tre mesi, sono gli episodi di vomito che, se a getto e a breve distanza dalla poppata possono essere segno di una stenosi ipertrofica del piloro.
Il pediatra va sempre consultato se il bambino:
- Ha febbre maggiore di 38°C (ascellare);
- Rifiuta la poppata, è irritabile o presenta pianto inconsolabile;
- Presenta un rallentamento o arresto della crescita ponderale;
- Presenta tosse persistente, crisi di apnea o cianosi (colore blu delle labbra) non correlate alla poppata;
- Se il bambino ha difficoltà a respirare;
- Se vomita a getto dopo i pasti;
- Se è eccessivamente irritabile o assonnato.
Ricordarsi che non bisogna dare al bambino nessuna medicina senza aver prima consultato il medico.
Durante i primi mesi, si hanno spesso molte domande sulla salute del proprio bambino, non bisogna esitare a chiamare il pediatra se si è preoccupati sulle sue condizioni di salute.
Naturalmente, se si pensa che possa avere una malattia, non bisogna aspettare gli orari stabiliti per contattarlo, ma chiamare subito o portarlo a far visitare. Nel periodo neonatale, ad esempio, la malattia può richiedere una attenzione immediata.
Di solito la maggior parte dei neonati sono visitati a 1 mese e di nuovo a 2 mesi per i controlli di routine. Durante le visite vengono valutati per la crescita, lo sviluppo e l'alimentazione, si controlleranno i progressi nella crescita delle acquisizioni del bambino.
Questi controlli regolari permettono anche al proprio medico di seguire eventuali preoccupazioni dalle visite precedenti e sono un'opportunità per fare domande e chiedere consigli sull'alimentazione e altri aspetti della nutrizione.
All’inizio del 3°mese il bambino riceverà le prime vaccinazioni:
- Esavalente cioè antidifterite, tetano, pertosse acellulare, Hib (Haemophilus influenzae tipo b), IPV (vaccino antipolio), HepB (epatite B);
- PCV13 (vaccino pneumococcico 13 o 15 valente);
- Vaccino contro il rotavirus;
- Vaccino contro il meningococco di tipo B.
I vaccini proteggono da gravi malattie infantili. Come qualsiasi altra medicina, possono causare reazioni (di solito lievi), come febbre o irritabilità. Assicurati di discutere dei possibili effetti collaterali con il medico e di ottenere delle linee guida su cosa fare e quando preoccuparsi.
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