La determinazione della concentrazione della procalcitonina nel sangue è un esame di laboratorio utilizzato nella diagnosi delle infezioni batteriche acute.
La procalcitonina è una proteina presente nelle cellule di numerosi organi e tessuti.
In un particolare tipo di cellule della tiroide, dette cellule C, la procalcitonina funziona come precursore dell'ormone calcitonina, coinvolto, insieme ad altri ormoni, nella regolazione dei livelli di calcio nell'organismo.
In condizioni di normalità la procalcitonina non è rilasciata nel sangue dalle cellule e quindi la sua concentrazione è molto bassa.
Durante un'infezione, soprattutto di origine batterica, l'organismo genera una risposta infiammatoria, producendo alcune sostanze chiamate citochine che, a loro volta, agiscono sulle cellule che contengono la procalcitonina e ne inducono la formazione e il rilascio nel sangue.
Per la determinazione della procalcitonina occorre effettuare un prelievo di sangue venoso.
Nulla. La determinazione di procalcitonina si può eseguire in qualsiasi momento.
La procalcitonina è un utile marcatore di infezione batterica ed è appropriato per misurarne il livello di gravità. Può essere richiesto come esame urgente, insieme ad altri marcatori, per confermare o escludere la diagnosi di sepsi o setticemia, malattia infettiva generalizzata causata dalla penetrazione di batteri nel sangue.
La sepsi neonatale è una condizione clinica che si presenta nei primi 28 giorni di vita, caratterizzata da sintomi generali di infezione e dalla presenza di batteri nel sangue.
Numerosi studi hanno dimostrato che i livelli di procalcitonina nei neonati con sepsi sono sempre significativamente più alti dei livelli di procalcitonina nei neonati sani.
Perciò la possibilità di controllare le concentrazioni di procalcitonina fornisce indicazioni utili per valutare dapprima l'opportunità e in seguito l'efficacia e la durata della terapia antibiotica. Infatti i livelli di procalcitonina si abbassano sensibilmente (già entro le prime 24 ore) nei neonati curati con una terapia antibiotica efficace.
Valori di procalcitonina inferiori a 0.05 ng/mL sono normali. Nei bambini appena nati la procalcitonina si innalza normalmente nelle prime ore di vita e ritorna a valori bassi dopo 48-72 ore.
Il livello di procalcitonina nel sangue può aumentare moderatamente quando gli organi vengono danneggiati come accade:
- Negli interventi chirurgici;
- Nei traumi;
- Nelle ustioni gravi;
- Nel rigetto dei trapianti o nel corso di pancreatiti.
In tutte queste circostanze, i valori tornano rapidamente a livelli bassi.
I livelli di procalcitonina aumentano anche nel corso delle malattie infiammatorie generalizzate non causate da infezioni come nella sindrome d'attivazione macrofagica. In questi casi, i livelli di procalcitonina non superano di regola 1 ng/mL.
Modesti innalzamenti possono verificarsi anche nel corso di malattie autoimmuni, di allergie, di infezioni virali o di infezioni localizzate. In questi casi la procalcitonina non supera di regola gli 0.5 ng/mL.
La concentrazione di procalcitonina nel sangue aumenta in modo consistente nelle infezioni batteriche e può raggiungere livelli molto alti (superiori a 100 ng/mL) in caso di sepsi grave e di shock settico. In queste situazioni i livelli nel sangue aumentano rapidamente, raggiungendo il picco dopo 6-12 ore.
In seguito la concentrazione di procalcitonina rimane elevata fino a quarantotto ore, per tornare, in caso di guarigione, al valore di base nell'arco di alcuni giorni.
Pertanto, dopo un trattamento antibiotico efficace, il valore di procalcitonina diminuisce; al contrario, livelli persistentemente elevati o in aumento sono indice di un andamento sfavorevole e spesso suggeriscono di modificare la terapia antibiotica in corso.
Diversi studi sulle sepsi hanno associato il livello di procalcitonina nel sangue alle condizioni cliniche del paziente identificando un minor o maggior rischio di sepsi grave/shock settico, secondo i seguenti gradi:
Procalcitonina inferiore a 0.05 ng/mL |
individuo sano |
Procalcitonina inferiore a 0.5 ng/mL |
infezione locale (basso rischio) |
Procalcitonina tra 0.5 e 2.0 ng/mL |
infezione generalizzata |
Procalcitonina tra 2 e 10 ng/mL |
sepsi grave (alto rischio) |
Procalcitonina superiore a 10 ng/mL |
shock settico |
Da solo, il dosaggio della procalcitonina, pur godendo di un'ottima sensibilità e specificità per la diagnosi delle sepsi e in particolare delle sepsi neonatali, non può essere considerato sufficiente per la diagnosi che si deve basare sulla storia clinica e sulla visita del bambino malato e sull'esecuzione di altri esami di laboratorio.
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