L'astragalo verticale congenito (o piede valgo convesso, piede "a dondolo" o piede piatto rigido congenito) è una rara anomalia congenita del piede che può essere isolata, oppure presentarsi in associazione ad altre anomalie e malformazioni.
È caratterizzato da una posizione anomala dell'astragalo che è inclinato verso l'interno del piede e appare, praticamente, verticale.
L'astragalo, o "talo", è un osso del piede situato nel tarso (Figura 1).
Articolandosi con le ossa della gamba - la tibia e il perone - trasmette il peso del corpo sul piede (Figura 2).
Figura 1. Astragalo
Figura 2. Ossa del tarso e articolazioni con ossa della gamba
Le cause di questa anomalia del piede possono essere:
- Alterazioni nella formazione delle ossa del piede durante la vita fetale;
- Malattie neuromuscolari;
- Malattie cromosomiche;
- Forme idiopatiche, da causa non definita.
Di solito l'astragalo verticale congenito viene diagnosticato alla nascita per la presenza di una sporgenza arrotondata sulla superficie che sta nella parte sottostante (plantare) e nella parte interna del piede. Questa sporgenza è provocata dall'anomala posizione dell'astragalo (Figura 3).
Figura 3. Immagini e radiografia dell'astragalo verticale congenito
Come si può notare nell'immagine radiografica riportata qui sopra, l'astragalo è inclinato verso l'interno del piede e appare praticamente verticale.
Anche il calcagno è verticalizzato, in misura però minore. Quando il bambino inizia a mettersi in piedi, le ossa del tarso si modificano. L'astragalo si deforma a clessidra e accentua la sua verticalizzazione.
Il calcagno, anch'esso verticale, si sposta di dietro e la superficie che sta sotto si arrotonda. Si sviluppano callosità in corrispondenza del calcagno e lungo il bordo interno del piede.
Una volta che si inizia a camminare il tallone non tocca il suolo come dovrebbe. Si retraggono tutti i tendini, i legamenti e le capsule del dorso del piede.
La deformità non impedisce di camminare, ma può essere dolorosa e rende difficile la scelta delle calzature.
La diagnosi richiede anzitutto un'attenta raccolta della storia del bambino e una visita altrettanto accurata da parte dell'ortopedico pediatra. In genere la visita specialistica è sufficiente per arrivare alla diagnosi. Le radiografie dei piedi confermano la diagnosi.
L'astragalo verticale congenito è difficile da correggere e tende a recidivare.
Alla nascita si effettuano manipolazioni delicate e immobilizzazioni con apparecchi gessati per contrastare le retrazioni tendinee e della pelle (prevenzione del peggioramento). È difficile però correggere in questo modo le articolazioni tra l'astragalo e le ossa vicine.
A questo fine è necessario ricorrere a un intervento chirurgico. Sono stati descritti molti interventi per la correzione di questa rara condizione. Gli interventi variano a seconda dell'età del paziente.
Le fasi essenziali sono comunque le seguenti:
- Sistemare in posizione corretta l'astragalo e le ossa vicine, in particolare lo scafoide (vedi Figura 2);
- Correggere la parte posteriore del piede verticalizzata e sistemare il calcagno nella sua posizione corretta, sotto l'astragalo;
- Correggere la parte davanti del piede (avampiede).
È meglio intervenire tra i 6 mesi e i 2 anni. Tuttavia, se il quadro è molto complesso, è ragionevole ritardare la chirurgia del piede fino al completo sviluppo del bambino.
È buona, con recupero dell'appoggio sulla pianta del piede e miglioramento della camminata.
Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.