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Petto escavato

Difetto malformativo congenito caratterizzato da una depressione della regione anteriore del torace  

Il petto escavato (pectus excavatum) è la più frequente malformazione della parete toracica, ed è caratterizzata da una depressione della regione anteriore del torace, con riduzione dello spazio tra lo sterno e la colonna vertebrale.  A volte presente alla nascita, peggiora durante lo sviluppo, in particolare durante la pubertà.

La malformazione è legata a un alterato accrescimento delle cartilagini costo -sternali (il tessuto elastico e molto resistente dell’estremità delle ossa delle costole), che spingono lo sterno verso l'interno del torace. I meccanismi di tale alterazione non sono conosciuti, ma nel 30% dei casi esiste una familiarità (presente in più membri della stessa famiglia). In una piccola percentuale di casi può essere la manifestazione di alcune Sindromi (Marfan, Noonan, Turner) o la conseguenza di interventi chirurgici sul diaframma.

Il petto escavato interessa circa 1 bambino su 1000.

Il petto escavato, nella quasi totalità dei casi, è un difetto estetico che non interferisce con l'attività cardiaca né con quella respiratoria, per cui non è associato a sintomi fisici. Raramente, nei casi più gravi con profonda depressione sternale, vengono riferiti disturbi del ritmo cardiaco o diminuzione della capacità respiratoria e della resistenza allo sforzo fisico, a causa della riduzione dello spazio a disposizione del cuore e dei polmoni per la presenza di una gabbia toracica ridotta di volume.

Spesso i maggiori problemi legati a questa malformazione dipendono dal difetto estetico, che provoca una visione negativa del proprio corpo e interessa quindi la sfera psicologica e comportamentale

Il petto escavato è facilmente riconoscibile dalla presenza di una depressione, di solito mediosternale, con gradi di profondità e simmetria variabili.

La diagnostica prevede l'esecuzione di accertamenti per valutare la funzione cardiaca e polmonare. Vengono per questo eseguiti:

È utile consultare il chirurgo ogni qualvolta sia presente una deformità evidente della gabbia toracica.

In presenza di alterazioni della funzione cardio- respiratoria, o quando il difetto estetico interferisce pesantemente con la vita di relazione, è indicato l'intervento chirurgico correttivo. Le tecniche di correzione chirurgica attualmente in uso sono 3 :

  • MIRPE (Minimal Invasive Repair of Pectus Excavatum) o procedura di Nuss (dal nome dell'inventore), che prevede, sotto visione toracoscopica, il posizionamento di 1 o 2 barre di metallo, adattate al torace del paziente, dietro lo sterno, determinandone una posizione anatomica più corretta. Il risultato estetico dell'intervento chirurgico è immediato.
  •  Pectus up o taulino plastia: Con tecnica mininvasiva si esegue un taglio di circa 4 cm in corrispondenza dello sterno (limitato solo alle strutture superficiali della cute, senza entrare in torace), necessaria per il posizionamento di una placca in titanio. Si crea un piccolo foro nel corpo dello sterno, quindi si posiziona la placca in titanio nella posizione desiderata, assicurandosi che il foro centrale coincida con quello precedentemente creato sul corpo sternale. Si posiziona il “kit di elevazione” e si solleva lo sterno fino ad arrivare alla posizione “anatomica”, quindi si fissa la placca allo sterno con delle viti. Si rimuove il “kit di elevazione” e si sutura la piccola ferita chirurgica.
  • Posizionamento di protesi personalizzate: si impianta una protesi costituita da un elastomero (palloncino) di silicone di tipo medicale, anche in questo caso senza entrare all’interno della cavità del torace Non sono previsti gusci di contenimento, né prodotti di riempimento. Questo tipo di intervento è particolarmente raccomandato nei casi di grado lieve senza compromissione delle funzionalità cardio-respiratorie, oppure a completamento del fattore estetico nelle altre tecniche.

Il decorso post operatorio prevede dai 4 ai 7 giorni di degenza, a seconda della tecnica utilizzata. A domicilio può residuare un dolore toracico che di solito è ben tollerato per l'uso di una normale terapia antidolorifica. La ripresa dello sport può avvenire dopo circa due mesi, evitando le attività sportive a rischio di traumi. Sia la barra di Nuss che il sollevatore del pectus up vengono mantenuti in sede per 2 anni circa e quindi rimossi. La protesi in silicone viene invece lasciata in sede.

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  • A cura di: Alessandro Inserra
    Unità Operativa di Chirurgia Generale e Toracica
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 03  Marzo 2022 


 
 

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