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Come togliere il pannolino: consigli e informazioni

I genitori a volte hanno dubbi su come togliere il pannolino al proprio bambino, poiché l'acquisizione del controllo di vescica e intestino non è immediata 

Per un bambino imparare come e quando svuotare la vescica e l'intestino, per non bagnare e sporcare gli indumenti, non è una cosa facile: è necessario che qualcuno glielo insegni.

I genitori quindi, armati di pazienza, insegneranno ai propri figli a usare il bagno e come togliere il pannolino. Si chiama appunto “svezzamento dal pannolino” perché richiede tempo, come per l’alimentazione, e bisogna aspettare il momento giusto in cui il bambino ha raggiunto la necessaria maturazione fisiologica.

Per togliere il pannolino non esiste una regola, né un'età precisa. Gran parte dei bambini riconosce segnali come la sensazione di vescica piena intorno ai 2-3 anni di vita, con una ampia variabilità (da 0,8 a 5 anni), il processo dipende anche dalle condizioni socio-culturali.

Molte statistiche riportano che i bambini iniziano ad avere il controllo degli sfinteri a circa 18 mesi, tolgono il pannolino a un’età media di 24 mesi e finiscono lo svezzamento intorno ai 27 mesi; le femmine prima dei maschietti. A 5 anni il 100% dei bambini ha tolto il pannolino. 

Per capire quando questo momento è raggiunto, può essere utile cogliere alcuni segnali indiretti che siano indicativi della raggiunta maturazione da parte del bambino:

  • Il bambino vuole “comportarsi da grande”, imitando il comportamento dei genitori o di un fratello maggiore;
  • È incuriosito dall’andare in bagno;
  • Sa camminare e sedersi da solo;
  • È capace di alzare e abbassare i pantaloni da solo.

Oltre a questi, si possono valorizzare alcuni segnali diretti che indichino l’acquisizione di una specifica competenza:

  • Il bimbo avverte in anticipo lo stimolo a urinare o a evacuare e lo comunica in tempo al genitore;
  • Ha dei “periodi asciutti” di 3-4 ore;
  • È infastidito dalla sensazione di pannolino sporco e chiede di essere cambiato.

Sentirsi bagnato dopo aver fatto la pipì è per un bambino parte dell'apprendimento per essere svezzato dal pannolino. Al contrario, i pannolini moderni contengono prodotti super assorbenti per cui il bambino resta perfettamente asciutto.

Se il bambino non si sente mai bagnato, ci mette più tempo a capire cosa sta succedendo. Si può aiutare e stimolarlo facendo indossare pannolini più sottili oppure di stoffa o di cotone.

Non ci si deve preoccupare se si trovano delle difficoltà a togliere il pannolino o se ci sono alti e bassi. Imparare a usare il bagno è talora per molti genitori e per i bambini stessi, un impegno formidabile.

Il pediatra di famiglia deve essere pronto e disponibile a discutere di eventuali passi indietro che possono accadere nel processo di apprendimento (resistenza allo svezzamento, paura del bagno, rifiuto di andare al bagno per svuotare l'intestino, persistenza di enuresi notturna) e fornire adeguato supporto per affrontarli.

Esiste una non rara sindrome di rifiuto del bagno che si risolve nel tempo e una più grave ma molto rara fobia del bagno.

Il processo di apprendimento a usare la propria vescica è molto lungo, va circa da un anno e mezzo a tre, e spesso si completa solo a 4-5 anni. Bisogna quindi avere pazienza e non preoccuparsi se ogni tanto c'è qualche "incidente", cosa che non va assolutamente fatta notare negativamente al bambino.

Importante è fare le cose gradualmente, mentre a volte si ha fretta, per la soddisfazione di vedere crescere il proprio bimbo, o per fattori esterni, pratici o sociali. Ad esempio, molti asili nido non accettano bambini con i pannolini, per cui si cerca innaturalmente di accelerare il processo. 

Insegnare come togliere il pannolino, come stimolare il bambino a vestirsi e svestirsi, aiutandolo mentre lo fa, è parte del più generale processo di crescita ed educazione: significa aiutarlo a ottenere l'indipendenza.

L'incoraggiamento e i rinforzi positivi sono il mezzo più utile da usare per insegnare nuove capacità, anche ricorrendo a piccole ricompense. I bambini imparano molto da un premio dato nel modo giusto, per cui è bene lodarli quando fanno la cosa giusta. 

Durante l’apprendimento dell'uso del bagno è preferibile vestire il bambino con abiti facili da tirare giù e su, evitando zip, bottoni, chiusure a strappo, perché possono rendere più difficile per il bambino e per il genitore togliere i vestiti velocemente.

Imparare a lavarsi e asciugarsi le mani è un'altra capacità che il bambino deve apprendere come un passo avanti per la propria indipendenza, come lavarsi i denti e pettinarsi.

Allo stesso modo è bene incoraggiare il bambino a partecipare nel lavarsi: si può lasciare che il bambino lo faccia per primo e intervenire in seguito, spiegando come lui stesso possa farlo meglio.

Le bambine devono imparare a lavarsi nel verso corretto (dal davanti all'indietro).
Alcuni bambini partecipano malvolentieri, in questo caso può essere utile coinvolgerli nel comprare una carta igienica colorata di loro scelta, o può essere più facile imparare con salviette detergenti.

Alcuni bambini hanno una vera e propria paura del bagno ma questo, in generale, è normale che succeda. La paura spesso dipende dalla sensazione di cadere nel water, soprattutto se si fa sedere il bambino senza che abbia la possibilità di mantenere un buon equilibrio. 

A volte si pretende che il bambino impari a usare un water di altezza e dimensioni per un adulto. La cosa migliore per un bambino piccolo è usare un vasino, oppure un riduttore per il water.

È importante - e questo vale anche per il bambino più grande e già ben svezzato - assicurarsi che sia sempre disponibile uno sgabello o gradino su cui possa appoggiare i piedi e, in questo modo, possa rilassare bene la muscolatura del piano perineale.

Altri bambini hanno paura del rumore del flusso dello scarico, per cui è raccomandato di non scaricare mai l’acqua quando il bambino è ancora seduto.

Un trucco per non far avere paura e rendere il flusso dell’acqua una cosa più gradevole è quella di mettere poche gocce di colorante nel serbatoio: il colore che cambia può essere usato come un gioco. Ci sono bambini che, al contrario, si divertono a sentire il flusso dello scarico.

Può succedere che un bambino non riesca a togliere il pannolino a causa di minzioni troppo frequenti, oppure di stimolo urgente che non riesce a trattenere e dominare.

In questi casi è bene consultare il proprio pediatra ed eventualmente uno specialista di urologia pediatrica, per escludere eventuali anomalie congenite o disturbi funzionali. Si tratta di visite ed esami non invasivi, che aiutano a capire la disfunzione e a trovare il rimedio o una vera e propria cura.

Lo svezzamento dal pannolino e l'apprendimento dell'uso del bagno di giorno è in genere più facile e regolare, ma il bambino può continuare a bagnare il letto la notte, anche dopo i 4-5 anni. Questo fenomeno si chiama enuresi notturna e può essere totalmente indipendente dalla capacità di mingere a comando di giorno.

Si tratta di un disturbo del risveglio o legato alla abbondante produzione di urine durante la notte. Dopo i 6 anni di vita il fenomeno va affrontato, sapendo che ci sono i rimedi per favorire una più rapida risoluzione.


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  • A cura di: Rosaria Giampaolo
    Unità Operativa di Pediatria Generale
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 09  Maggio 2022 


 
 

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