La pandemia che ha caratterizzato i primi mesi del 2020, causata dal virus SARS-CoV-2, è responsabile della malattia COVID-19 (Coronavirus Disease 2019) che si manifesta inizialmente con alcuni sintomi principali quali febbre, tosse secca, una sensazione generale di malessere ed affaticamento, brividi e gola infiammata. Di solito questi sintomi si risolvono spontaneamente ma in alcuni pazienti le condizioni generali peggiorano e talvolta può rendersi necessario il ricovero in terapia intensiva. Quest'ultima evenienza è del tutto eccezionale in età pediatrica.
Sono stati segnalati anche altri sintomi meno comuni, come sintomi gastrointestinali (ad esempio nausea, vomito o diarrea) e sintomi come perdita del gusto (ageusia) e dell'olfatto (anosmia).
In particolare la perdita di gusto e di olfatto non sono sintomi pericolosi e possono essere la prima e talvolta l'unica manifestazione clinica dell'infezione da SARS-CoV-2 nei pazienti paucisintomatici o asintomatici.
Alcuni studi hanno dimostrato che il SARS-CoV-2 infetta inizialmente le cellule delle prime vie respiratorie, quindi naso e bocca, che hanno un numero elevato di recettori attraverso cui il virus entra nell'organismo.
Questa via di ingresso potrebbe spiegare perché molti pazienti colpiti dal virus abbiano sintomi come perdita della capacità di sentire e riconoscere gli odori (anosmia, o perdita dell'olfatto) e impossibilità di percepire i sapori dei cibi (ageusia o perdita del gusto).
Essendo COVID-19 una malattia del tutto nuova e mai studiata in precedenza, i precisi meccanismi alla base di questi sintomi non sono ancora noti e i dati disponibili sono molto limitati.
Tuttavia, grazie ai dati raccolti nel corso delle precedenti epidemie da Coronavirus (SARS e MERS) e da alcuni studi iniziali è possibile ipotizzare che il virus sia in grado di causare perdita del gusto e dell'olfatto.
Nella maggior parte dei casi riportati sembra che questi sintomi siano transitori e si riducano fino a svanire nell'arco di qualche settimana. Sarà necessario studiare ancora un gran numero di pazienti prima di poter comprendere nel dettaglio i meccanismi responsabili di queste ed altre alterazioni causate dal nuovo Coronavirus.
Per fortuna i bambini, pur potendo contrarre l'infezione da SARS-CoV-2, sono meno predisposti a sviluppare i sintomi più gravi. Tuttavia, è fondamentale saper riconoscere nel bambino la comparsa di eventuali sintomi dell'infezione per poterli distinguere da quelli causati da altri virus o da altre condizioni mediche.
Per questo è importante contattare il pediatra curante in caso di comparsa di questi o altri sintomi sospetti quali febbre, naso che cola, tosse, mal di gola, mal di testa, malessere generale, bronchite, diarrea e vomito, difficoltà a respirare.
La presenza di anosmia e ageusia dovrebbe suggerire il sospetto di COVID-19.
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ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.
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