Per contenere la diffusione del nuovo Coronavirus, l'utilizzo della mascherina è ancora più importante per proteggere sé stessi e gli altri. L'utilizzo della mascherina è obbligatorio in Italia in tutti i luoghi al chiuso diversi dalle proprie case e all'aperto. Le uniche eccezioni sono per:
- Chi fa attività sportiva;
- Le persone con malattie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina;
- Chi è all'aperto in un luogo dove è garantito il distanziamento da persone non conviventi.
Dovremo quindi imparare ad utilizzare le mascherine nella vita quotidiana e capire come procurarcele in modo sostenibile nel tempo (ovvero è possibile riutilizzare).
Ecco alcune informazioni che possono aiutare le famiglie a realizzare delle mascherine "fatte in casa" per i bambini, considerando le recenti indicazioni delle istituzioni scientifiche internazionali.
Le mascherine di comunità sia monouso che lavabili, tra cui anche quelle "fatte in casa", devono fornire un'adeguata barriera contro le goccioline prodotte durante tosse e starnuti e, allo stesso tempo, garantire comfort e possibilità di respirare facilmente.
Devono avere la giusta forma ed essere aderenti in modo da permettere di coprire il viso, dal mento al di sopra del naso.
A differenza delle mascherine chirurgiche che sono indispensabili in ospedale, in chi presta assistenza a persone malate di COVID-19, o a scuola le mascherine di comunità (anche fatte in casa) hanno lo scopo di proteggere chi le indossa nella vita quotidiana e non hanno bisogno particolari certificazioni.
Il Ministero della Salute ha stabilito che la mascherina deve essere indossata dai bambini dai 6 anni in su, se non è possibile mantenere il distanziamento. Ma è possibile indossarla già dai due anni di età.
Affinché l'uso della mascherina sia efficace, deve coprire ampiamente il naso e la bocca per essere fissata dietro le orecchie o la testa. Bisogna però fare attenzione alla loro forma, evitando di usare mascherine troppo grandi e scomode per il viso del bambino.
Quando sono a scuola, i bambini e i ragazzi devono utilizzare la mascherina negli ambienti comuni e in classe (prima di sedersi al banco, per la scuola elementare), lavarsi spesso le mani e rispettare la distanza dai compagni.
Un bambino all'aria aperta deve sempre indossare la mascherina per giocare con gli altri bambini. È importante anche che il bambino si lavi subito le mani con acqua e sapone o con soluzione alcolica se tocca superfici dove si sono già poggiate le mani degli altri (ad esempio giochi o attrezzi per i giochi).
È da ricordare che se i bambini vanno a trovare i nonni è importante che indossino la mascherina.
Il Centro per il Controllo delle Malattie americano raccomanda l'utilizzo di protezioni per il viso in stoffa di cotone a trama fitta utilizzando pochi semplici strumenti: due rettangoli di stoffa da 25x15 cm in tessuto di cotone e due cordini elastici tondi. Servono forbici, ago e filo e se disponibile la macchina da cucire.
Ecco come procedere:
- Sovrapporre i due rettangoli di tessuto;
- Ripiegare i due lati lunghi per fare dei piccoli orli di circa mezzo centimetro e fissarli con una cucitura;
- Ripiegare anche i due lati corti, per produrre altri due orli di circa mezzo centimetro, fissarli con una cucitura il più distante possibile dal punto di piega, in modo da ottenere uno spazio sufficiente per far passare l'elastico;
- Inserire i due cordini elastici all'interno dei due orli posti sui lati corti della mascherina e unirne i capi con un nodino, che può essere nascosto facendolo scorrere all'interno dell'orlo;
- Tirare delicatamente l'elastico adattando la mascherina alle dimensioni del viso. Fissare poi con dei punti di cucito l'elastico al bordo della mascherina, in modo che non scorra.
Figura 1 Come realizzare una mascherina di stoffa
È importante assicurarsi che il tessuto di cotone si adatti bene al viso coprendo il naso, la bocca e il mento e che nello stesso tempo consenta di respirare bene (figura 2).
Figura 2 Come indossare correttamente la mascherina
È anche possibile realizzare una mascherina senza cuciture partendo da una bandana o altro tessuto di cotone a trama fitta di circa 50 cm per lato e ripiegandolo su sé stesso. In questo modo si otterranno almeno due o tre strati di tessuto a protezione del viso. Si potrà poi fissare dietro le orecchio con degli elastici per capelli.
La confezione delle mascherine di comunità lavabili, deve riportare le indicazioni su come e quante volte lavarle senza ridurne le caratteristiche tecniche di protezione. In ogni caso è opportuno lavarle ogni giorno, soprattutto se sono state utilizzate nell'arco della giornata.
È possibile lavare le mascherine di comunità se fatte con materiali che resistono al lavaggio a 60 gradi. In modo analogo vanno lavate anche le mascherine "fatte in casa".
- Lavare le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o eseguire l'igiene delle mani con soluzione alcolica prima di indossare la mascherina;
- Indossare e manipolare la mascherina toccando solo gli elastici;
- Invitare il bambino a non toccarsi il viso;
- Rimuovere la mascherina allentando gli elastici dietro le orecchie;
- Fare attenzione a non toccare occhi, naso e bocca quando si rimuove la mascherina;
- Lavare le mani con acqua e sapone o disinfettarle con una soluzione alcolica immediatamente dopo aver tolto la mascherina.
Per i bambini con particolari problemi di salute è raccomandato:
- L'utilizzo della mascherina chirurgica per le famiglie di bambini a rischio più elevato;
- Se immunocompromessi, come ad esempio i bambini in attesa o dopo un trapianto di organo, l'adozione di mascherine protettive come ad esempio le N95;
- Per i bambini con gravi problemi cognitivi o respiratori, per i quali l'uso della mascherina può essere rischioso, è utile attenersi strettamente alle misure di distanziamento sociale ed evitare luoghi affollati.
Sfoglia online lo speciale di 'A scuola di salute' dedicato al Nuovo Coronavirus:
ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.
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