Nelle ultime settimane si è osservato a livello nazionale, in particolare nelle regioni più colpite da COVID-19, un incremento di bambini che hanno presentato sintomi di iper-infiammazione quasi sempre collegati all'infezione da nuovo Coronavirus.
Questi sintomi sono stati paragonati a quelli della malattia di Kawasaki ma, nel loro insieme, non sembrano riferibili alla malattia di Kawasaki. Ecco perché.
Questa malattia iper-infiammatoria si può manifestare in due gruppi diversi di bambini: uno di età inferiore, sotto ai 3 anni, ed uno di età maggiore, dai 7 anni circa in su.
Può presentarsi anche a distanza di un paio di settimane dall'infezione da Sars-CoV-2.
I bambini presentano febbre persistente, un'eruzione sulla pelle (rash), spesso dolori articolari e dolori addominali con diarrea. Meno frequente è il coinvolgimento polmonare, mentre vi è spesso un'infiammazione del cuore chiamata miocardite.
Agli esami del sangue si riscontra un importante aumento degli indici di infiammazione come la VES e la PCR.
Questi sintomi potrebbero far pensare inizialmente ad una malattia di Kawasaki, ma in realtà le caratteristiche cliniche sono differenti dalla malattia Kawasaki così come gli esami del sangue.
Molti dei bambini con queste manifestazioni infiammatorie non presentano infatti la lingua a fragola, la congiuntivite e la tumefazione dei linfonodi del collo così caratteristici della malattia di Kawasaki.
La malattia di Kawasaki non si presenta quasi mai sopra i 6 anni. Inoltre questi bambini non sembrano rispondere alla terapia che è quasi sempre molto efficace nella malattia di Kawasaki, ossia le immunoglobuline endovena.
I bambini che presentano queste manifestazioni iper-infiammatorie possono anche avere un andamento piuttosto grave che inizialmente potrebbe assomigliare ad una setticemia, ossia un'infezione del sangue che si propaga a tutto l'organismo.
Queste manifestazioni, se non trattate, potrebbero peggiorare rapidamente e pertanto è indispensabile chiamare il pediatra e valutare subito l'opportunità di un trasporto in ospedale.
Questa sindrome iper-infiammatoria può essere curata e i bambini guariscono senza problemi.
Si utilizzano farmaci che spengono rapidamente l'infiammazione, come ad esempio il cortisone e farmaci che vanno a bloccare in maniera specifica alcune molecole dell'infiammazione come per esempio l'interleuchina-1 (i cosiddetti farmaci biologici).
Sfoglia online lo speciale di 'A scuola di salute' dedicato al Nuovo Coronavirus:
ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.
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