All’inizio del 2020, con l'aumentare delle paure riguardo la diffusione del nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) nel mondo, crebbe notevolmente anche il numero di notizie non verificate. Una vera e propria "infodemia", ovvero una sovrabbondanza di informazioni, non sempre accurate e veritiere, che resero difficile per le persone trovare fonti affidabili e informazioni sicure.
L'Istituto Superiore di Sanità raccomandò più volte di non dare credito alle notizie provenienti da fonti non ufficiali.
A causa della forte richiesta di informazioni tempestive e affidabili sull'infezione da nuovo Coronavirus, l'Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS (World Health Organization – WHO) fu impegnata a fornire continuamente dati aggiornati e puntuali.
Istituita il 7 Aprile 1948, data in cui ancora oggi si celebra la Giornata Mondiale della Salute, L'OMS ha sede a Ginevra ed è l'Agenzia speciale dell'ONU per la salute. Ne fanno parte 194 Stati tra Europa, Americhe, Africa, Mediterraneo Orientale, Pacifico Occidentale e Sud-Est Asiatico.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato il suo impegno "per rintracciare e rispondere a falsi miti e voci" sul virus SARS CoV-2, pubblicando una guida in cui smentì, punto per punto, le notizie false - fake news - più diffuse sul nuovo Coronavirus SARS-CoV-2, causa del COVID-19. Questi i punti che furono espressi:
Sì, sono sicuri. Le persone che ricevono pacchi e lettere dalla Cina non rischiarono di contrarre il nuovo Coronavirus. Si sapeva per certo che il nuovo Coronavirus non sopravvive a lungo sulla superficie degli oggetti, come lettere e pacchi.
No. Non ci furono prove che gli animali da compagnia che vivono in casa, come cani e gatti, potessero contrarre il nuovo Coronavirus. Tuttavia, è sempre stato raccomandato di lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone dopo essere stati a contatto con gli animali.
Lavarsi le mani ci protegge prima di tutto dal rischio di contrarre infezioni da batteri, come E. coli e Salmonella, che possono trasmettersi dagli animali all'uomo.
No. Le vaccinazioni che erano all’inizio a disposizione per alcune malattie respiratorie, come quelle contro lo pneumococco e contro l'Haemophilus influenza di tipo B (Hib) non ci potevano proteggere dal SARS-CoV-2.
Questo virus è completamente nuovo e diverso da tutti gli altri e quindi ha avuto bisogno di un nuovo vaccino specifico. I ricercatori di tutto il mondo fecero un enorme sforzo per mettere a punto un vaccino contro il nuovo Coronavirus, con il supporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
I loro sforzi ebbero un enorme successo e in pochi mesi fu resa disponibile una serie di nuovi vaccini che hanno permesso di bloccare la pandemia e attenuare la pericolosità del Covid-19.
No. Non ci sono mai state prove che i lavaggi nasali con soluzione salina possano proteggessero dall'infezione da nuovo Coronavirus. Praticare lavaggi nasali regolari può essere utile solo per prevenire o per curare il comune raffreddore, ma non per prevenire le infezioni respiratorie di nessun tipo.
No. Non ci sono mai state prove che fare gargarismi con collutorio potesse proteggerci dall'infezione da nuovo Coronavirus. Alcuni collutori in commercio sono in grado di eliminare dalla bocca certi microbi per qualche minuto, ma non a prevenire le infezioni.
No. L'aglio è un cibo sano che possiede qualche proprietà antimicrobica. Tuttavia, non ci sono state prove che questo potesse aiutare a prevenire l'infezione da nuovo Coronavirus.
No. l'olio di semi di sesamo non uccide il nuovo Coronavirus.
Alcuni detergenti chimici sono in grado di eliminare il SARS-CoV-2 dalle superfici:
- La candeggia e altri disinfettanti a base di cloro;
- I solventi contenenti etanolo al 75%;
- L'acido peracetico;
- Il cloroformio.
Non bisogna mai, per nessun motivo, utilizzare questi detergenti sulla pelle. Oltre a non prevenire il contagio da nuovo Coronavirus, il loro contatto con la pelle è molto pericoloso.
No. Le persone di ogni età possono contrarre l'infezione, specie se non si sono vaccinate.
È vero però che gli anziani e le persone con malattie croniche come asma, diabete o malattie cardiache sono più vulnerabili e maggiormente a rischio di complicazioni se vengono contagiate.
Per questo l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda non solo a loro ma a tutti, ad ogni età, di proteggersi dal virus facendo le vaccinazioni previste e osservando le regole di base per la prevenzione di tutte le malattie infettive respiratorie.
No, gli antibiotici sono inutili contro qualunque virus. Funzionano solo contro i batteri. Gli antibiotici, quindi, sono del tutto inefficaci contro il nuovo Coronavirus e non dovrebbero essere usati né per prevenire né per curare questa e altre infezioni virali.
Tuttavia, è possibile che si presenti un'infezione batterica come complicanza dell'infezione da nuovo Coronavirus. In questi casi, gli antibiotici potrebbero essere utilizzati in ospedale per trattare le complicanze nei pazienti ricoverati.
Nel tempo si sono resi disponibili molti farmaci specifici in grado di prevenire (anticorpi monoclonali) o curare (farmaci antivirali) l'infezione da nuovo Coronavirus.
Tuttavia, l’unico presidio che realmente ha permesso di proteggere la popolazione ed ha cambiato il corso della pandemia da SARS CoV-2 è stato il vaccino.
Questo ha permesso di proteggere anziani, persone fragili, adulti e bambini, trasformando una pandemia devastante in una infezione, a volte più grave, ma solitamente non più mortale come all’inizio della pandemia.
No. Gli asciugamani elettrici non riescono ad uccidere i virus . Per proteggersi dalle infezioni bisogna lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o, se è possibile, utilizzare gel igienizzanti per le mani a base di alcol. Per asciugare le mani servisi di tovaglioli di carta.
No. Inoltre le lampade ultraviolette non devono essere utilizzate per sterilizzare le mani perché i raggi UV sono pericolosi e possono causare irritazioni della pelle.
Gli scanner termici situati negli aeroporti furono utili a individuare persone con la febbre perché la loro temperatura corporea è più alta del normale. La febbre infatti è un sintomo dell'infezione da SARS-CoV-2.
Però gli scanner termici non riescono a individuare le persone che hanno contratto l'infezione ma che non hanno ancora sintomi, perché il periodo di incubazione del virus va dai 2 ai 14 giorni.
Quindi, una persona può essere infetta ma non avere ancora la febbre: lo scanner termico non riuscirebbe a rilevarla. Inoltre molte infezioni furono e sono asintomatiche per cui il ruolo degli scanner fu piuttosto irrilevante.
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ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.
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