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Nuovo Coronavirus: 11 consigli per raccontarlo ai bambini e agli adolescenti

Come spiegare quello che sta succedendo in questo periodo difficile in modo efficace senza caricare d'ansia bambini e ragazzi 

In questo periodo è molto difficile affrontare le domande e le preoccupazioni nostre e dei nostri figli.
Come spiegare quello che sta succedendo? Come essere sinceri senza caricare di troppe angosce i bambini? Come mantenere vivo un dialogo con loro?
Nessuno era preparato ad una situazione di questo tipo, non ci sono ricette perfette, vi proponiamo alcuni spunti, ognuno di voi saprà cosa è più adatto per se stesso e per il proprio figlio.

1. Cercate di descrivere in modo semplice e veritiero che cosa è un virus e come passa da una persona all'altra. I bambini, anche piccoli, sono di solito incuriositi e affascinati dalle spiegazioni scientifiche. Utilizzate esempi concreti (ad esempio raccontando che il virus si trasmette con lo starnuto e la tosse). Evitate di usare metafore che possono creare paura, ad esempio descrivere il coronavirus come "un piccolo mostriciattolo". I bambini, soprattutto i più piccoli, credono letteralmente a quello che noi gli raccontiamo, e possono essere molto spaventati dall'idea che ci sia un mostriciattolo in giro pronto ad aggredirli.

2. Spiegate che i virus portano la febbre e la tosse, che noi conosciamo tanti virus (e infatti è capitato anche a loro di avere la febbre o il raffreddore), ma il coronavirus è un virus nuovo, stiamo imparando solo ora a conoscerlo, nessuno di noi l'aveva mai avuto ed è per questo che è molto facile che tante persone si ammalino.

3. Sottolineate che per i bambini questo virus non è pericoloso perché il corpo dei bambini e degli adulti è abituato a conoscere virus nuovi e a sconfiggerli. Questo li protegge dalla paura di un pericolo imminente per loro stessi.

4. Spiegate che se tante persone si ammalano tutte insieme, per i dottori è difficile riuscire a curarle, si riempiono troppo gli ospedali, è per questo che è importante cercare di rallentare il contagio.

5. Per rallentare il contagio i dottori hanno chiesto l'aiuto di tutti noi! Ognuno di noi, stando a casa, aiuta a diminuire la possibilità di passare la malattia e così ognuno di noi protegge tutte le persone che conosce e a cui vuole bene. Questa esperienza ci offre l'occasione preziosa per insegnare ai nostri bambini e ai nostri ragazzi che le azioni di ciascuno di noi hanno un impatto sulla società. Questo ci aiuterà a stimolare in loro uno spirito di comunità e l'emergere di una responsabilità civica.

6. Spiegate che abbiamo tanti dottori e tanti scienziati in tutto il mondo che stanno studiando un vaccino per mandare via questo virus.

7. Cercate di tenere un dialogo aperto con i bambini ponendo attenzione alle loro curiosità, senza tuttavia far diventare questo l'argomento principale e ricorrente delle giornate.

8. Aiutate i bambini a condividere le loro emozioni, accogliete eventuali vissuti di paura/angoscia senza sminuirla o banalizzarla. Allo stesso modo accogliete la noia, la rabbia e la frustrazione che le limitazioni a cui siamo tutti sottoposti possono suscitare.

9. È importante non negare con i bambini e i ragazzi le nostre emozioni (che loro tra l'altro sono così bravi a leggerci negli occhi). Sapere che mamma e papà sono preoccupati autorizza i bambini a poter esprimere la propria paura senza sentirsi per questo fragili o sbagliati. Certo è importante sottolineare sempre che la soluzione c'è e che noi abbiamo fiducia nei medici e negli scienziati.

10. È importante porre attenzione alle informazioni che i bambini possono ascoltare indirettamente. Anche se un bambino sta giocando concentrato, è probabile che ascolti contemporaneamente il telegiornale in onda sulla tv in cucina o la telefonata che state facendo con un amico nella stanza accanto. A volte non è semplice, soprattutto se si vive in spazi ristretti, ma è importante cercare di limitare il più possibile queste occasioni e, per quanto riguarda la televisione, cercare di tenerla spenta se ci sono bambini nella stessa stanza.

11. Con gli adolescenti è particolarmente importante cercare di tenere un dialogo aperto e onesto. I ragazzi e le ragazze leggono autonomamente sui loro telefonini le notizie ma non sempre hanno la capacità di selezionare le fonti ed interpretare le informazioni. Diventa allora importante poter condividere la visione del telegiornale o la lettura dei quotidiani per poter commentare insieme a loro quanto sta succedendo, ascoltare con attenzione le loro opinioni ed interpretazioni di questa nuova realtà che stiamo vivendo (spesso ci offrono spunti di riflessione molto interessanti) e aiutarli ad orientarsi nel mondo dell'informazione.

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  • A cura di: Francesco Gesualdo*, Francesca Bevilacqua**
    Area di ricerca Malattie Multifattoriali e Malattie complesse*
    Unità Operativa di Psicologia Clinica**
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 26 marzo 2021


 
 

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