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METHOTREXATE O METOTREXATO

 

Metotrexato 

Reumaflex, Methotrexate®, Metotressato TEVA, Metotrexato ACC, Metotrexato DOC, Metotrexato PFI.

Il Metotrexato è un farmaco che inibisce il metabolismo dell'acido folico e che appartiene alla classe di farmaci chiamati antimetaboliti.

A dosi elevate contrasta la crescita e la proliferazione delle cellule ed è utilizzato per il trattamento di alcuni tumori (in particolare delle leucemie).

A dosi molto più basse (50-100 volte più basse) ha un effetto antinfiammatorio e immunosoppressivo (cioè riduce la risposta del sistema immunitario) e viene utilizzato per il trattamento di molte malattie reumatologiche tra cui, ma non solo, l'artrite idiopatica giovanile

Il Methotrexate (MTX) è disponibile sotto forma di:

  • Compresse da 2,5 mg per uso orale;
  • Siringhe pre-riempite monouso da 7.5, 10, 12.5, 15, 17.5, 20, 25 mg per uso sottocutaneo;
  • Soluzione iniettabile da 25 mg, 50 mg, 100 mg, 500 mg, 1 g, 5 g.

Spetta al medico stabilire di quanto farmaco ha bisogno il bambino. Per far sì che il medicinale abbia l'effetto voluto, è importantissimo seguire scrupolosamente la prescrizione del medico

È importante sottolineare che il metotrexato deve essere somministrato solo una volta alla settimana, sempre lo stesso giorno. Per ridurre drasticamente alcuni effetti collaterali (vedi sotto) il giorno successivo deve essere somministrata una dose opportuna di acido folico. 

La biodisponibilità del metotrexato somministrato oralmente non viene ridotta dal cibo e il metotrexato può essere somministrato indipendentemente dai pasti
La somministrazione sottocutanea garantisce un migliore assorbimento del farmaco nell'organismo e di conseguenza una maggiore efficacia e anche una minore incidenza di nausea e malessere.

La formulazione sottocutanea può essere somministrata in qualsiasi momento della giornata. Per la somministrazione sottocute si consiglia di preferire le sedi con tessuto sottocutaneo maggiormente rappresentato, in assenza di alterazioni cutanee o edemi, come la superficie antero-laterale esterna della coscia, la superficie laterale dell'addome, lontano dalla zona periombelicale, e la regione esterna delle braccia.

Dopo accurata disinfezione della cute, bisogna pizzicare delicatamente l'area scelta per formare una plica cutanea che deve essere mantenuta per tutta la durata dell'iniezione; inserire completamente l'ago nella cute con un angolo di 90°, spingere lentamente lo stantuffo e iniettare il liquido, estraendo infine la siringa mantenendo l'inclinazione dell'ago a 90°.

Nel trattamento delle malattie reumatologiche, nelle quali il metotrexato è utilizzato per lunghi periodi come farmaco di fondo, il farmaco inizia ad agire dopo circa 4-8 settimane. 

Gli effetti collaterali più comune sono rappresentati da una sensazione di malessere generalizzato, alcune volte con nausea e vomito. Questi effetti collaterali sono piuttosto comuni, possono essere anche molto fastidiosi, ma non sono in alcun modo pericolosi.

Per ridurre questi effetti collaterali potrebbe aiutare somministrare il farmaco in serata. Alcuni soggetti presentano anche nausea anticipatoria, correlata all’idea di dover assumere il metotrexato, alle modalità di preparazione del farmaco (odore del disinfettante, colore del farmaco).

Per la nausea e vomito che si presentano dopo la somministrazione del metotrexato possono essere utilizzati farmaci contro il vomito (antiemetici) come l'Ondansetron o il Granisetron, da somministrare per bocca un'ora prima del metotrexato ed eventualmente ripetibili a distanza di 8-12 ore.

Un altro effetto collaterale è l'ipertransaminasemia, cioè l'aumento degli enzimi del fegato (transaminasi ALT e AST). Questa condizione solitamente non causa alcun sintomo nel bambino e per questo è necessario controllarla effettuando prelievi durante il trattamento ogni 2-3 mesi circa.

In caso di ipertransaminasemia è sufficiente sospendere il metotrexato fino a normalizzazione dei valori. Non sono mai stati riportati casi di danno epatico permanente.

Un altro effetto collaterale è la presenza di alterazioni delle cellule del sangue: la riduzione del numero di globuli bianchi (leucopenia), dell'emoglobina (anemia) e delle piastrine (piastrinopenia) che sono molto rari.

Il farmaco può causare malformazioni del feto (effetto teratogeneo), per cui è necessario informare le pazienti adolescenti, in età fertile, e verificare che non siano in stato di gravidanza prima di iniziare il trattamento. È quindi sconsigliato ricercare gravidanze mentre si assume il metotrexato.

Nel caso si desiderasse ricercare una gravidanza, bisogna parlarne con il medico di riferimento. È importante sottolineare che l’effetto teratogeno del metotrexato è reversibile e presente solo mentre si assume il farmaco.

Dopo 3 mesi dalla sospensione del metotrexato, il rischio di malformazioni fetali non è diverso da quello della popolazione generale.

I casi di sovradosaggio sono solitamente causati da un'errata assunzione del metotrexato (per esempio giornalmente invece che settimanalmente). Nel caso di assunzione errata del farmaco o dubbi sulla corretta assunzione, contattare il medico di riferimento.

In corso di terapia con metotrexato è controindicata l'assunzione di alcuni farmaci che possono aumentarne la tossicità (alcuni antibiotici in particolare Trimetoprim/Sulfametossazolo, e i retinoidi).

Studi recenti hanno dimostrato che l’assunzione di acido folico (vitamina che antagonizza il metorexato) non determina una riduzione dell’efficacia del metotrexato.

La terapia domiciliare con metotrexato (per bocca o per via sottocutanea) può essere ripresa nel momento stesso in cui ci si rende conto di aver saltato una dose, quindi anche somministrando il farmaco in un giorno della settimana diverso da quello utilizzato in precedenza, continuando poi a rispettare l'intervallo minimo tra le somministrazioni (una volta a settimana). 

Il metotrexato passa nel latte materno. L'allattamento al seno è sconsigliato alle madri in cura con metotrexato ad alte dosi, come chemioterapico antitumorale. Più incerta è la situazione per le madri in trattamento con una dose settimanale di metotrexato.

Alcuni suggeriscono di sospendere l'allattamento per 24 ore dopo la somministrazione di metotrexato e quindi di riprenderlo. Altri ritengono che questa pratica sia comunque rischiosa e consigliano di sospendere del tutto l'allattamento. 

Durante la terapia non vanno eseguite vaccinazioni con virus vivi/attenuati, come quella contro morbillo, parotite, rosolia, varicella.

Si possono invece praticare le vaccinazioni con vaccini uccisi o tossoidi come il vaccino esavalente, la vaccinazione contro difterite, tetano, pertosse, la vaccinazione contro il papillomavirus e molte altre ancora.

In corso di febbre è consigliabile sospendere la terapia, che potrà essere ripresa dopo almeno 48 ore di assenza di febbre. Il farmaco può quindi essere ripreso anche in un giorno differente rispetto a quello utilizzato in precedenza, sempre rispettando l'intervallo minimo tra le somministrazioni (una volta a settimana).

Le compresse di metotrexato contengono lattosio, per cui sono controindicate in pazienti con deficit di lattasi o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio. 

Le diverse formulazioni di metotrexato devono essere conservate nella confezione originale, a temperatura non superiore a 25°C, protette dalla luce e dall'umidità. Le fiale per uso sottocutaneo non devono essere congelate.

 

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  • A cura di: Emiliano Marasco, Fabrizio De Benedetti
    Unità Operativa di Reumatologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 28  Novembre 2022 


 
 

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