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Massaggio nel neonato pretermine

Il contatto con le mani dei genitori è particolarmente importante per avviare il dialogo con il neonato prematuro 

Il massaggio permette di stabilire un contatto tra il neonato e i suoi genitori. Questo contatto è fisico (le mani sul corpo), ma soprattutto emozionale: aiuta il bambino e i genitori a sentirsi, conoscersi, mettersi in relazione (toccarsi, guardarsi, scoprirsi, riconoscersi, ritrovarsi).

Un neonato è detto pretermine o prematuro, quando nasce prima del termine fisiologico della gravidanza, prima della 37° settimana di gestazione.

Nel grembo materno, il bambino si sviluppa in condizioni di contenimento e protezione e gli stimoli dell'ambiente esterno giungono filtrati.

La nascita prematura comporta, sia per il bambino sia per i genitori, una brusca separazione che in parte si prolunga durante il periodo di ricovero in ospedale.

I genitori di un neonato prematuro possono sentirsi fragili e vulnerabili, preoccupati per lo stato di salute del loro bambino e per i problemi che potrebbero ostacolarne o comprometterne lo sviluppo.

Potrebbero sentirsi impossibilitati a svolgere pienamente il loro compito di genitori a causa delle condizioni di salute del bambino per le frequenti emergenze cliniche che si verificano in un reparto di Terapia Intensiva Neonatale e per la presenza spesso discontinua accanto al loro piccolo.

Anche la presenza dei genitori, a volte, può essere limitata in relazione alle necessità organizzative del reparto.
Per il neonato, il ricovero in una Terapia Intensiva Neonatale comporta la necessità di ricorrere a procedure che possono risultare dolorose.

Nonostante l'impegno assiduo dei professionisti sanitari per evitare che ciò accada, queste procedure possono essere causa di stress intenso per il bambino.

Il neonato prematuro potrebbe quindi mostrare comportamenti che indicano stress e instabilità (sobbalzi improvvisi, pallore, volto affaticato, movimenti ridotti, rigurgito, singhiozzo, ecc.).

Di conseguenza, un neonato pretermine potrebbe aver bisogno di aiuto esterno per recuperare stabilità ed equilibrio.

Il massaggio non si riferisce a un rigido esercizio da proporre o a una tecnica da applicare in modo standardizzato, ma a un'esperienza personalizzabile.

Si può proporre il massaggio nel corso del ricovero in Terapia Intensiva Neonatale, purché il neonato sia in condizioni tali da permetterlo: il personale del reparto indicherà il momento e le modalità più idonei.

Se il neonato pretermine è molto piccolo e fragile, all'inizio potrebbe tollerare unicamente il contatto delicato con un dito nel palmo della sua mano oppure il contatto con le nostre mani ferme sul suo corpo per contenerlo.

Questo contatto, seppure minimo, è comunque importante per iniziare a costruire un legame con il bambino. È bene evitare inizialmente di proporre più stimoli insieme, ma si può provare ad accompagnare il tocco dolce con parole dolci, se questo non disturba il bambino.

Con la crescita, il neonato pretermine sviluppa una migliore capacità di tollerare gli stimoli esterni: si potrà allora passare dal tocco dolce al massaggio dolce.
Il contatto a mani ferme sul corpo del bambino prima di iniziare il massaggio dolce, permette un approccio al neonato graduale e rispettoso dei suoi tempi e delle sue esigenze.

Mantenere una mano ferma a dare stabilità, mentre l'altra accarezza la pelle delicatamente in modo uniforme. Di solito si massaggia dalla periferia verso il centro, ad esempio dalla manina verso la spalla o dalla gamba verso il bacino con il neonato adagiato preferibilmente sul fianco (figura 1).

Massaggio nel neonato pretermine

Figura 1 - Mano che massaggia il piedino del neonato.

Si può massaggiare attraverso o sopra i vestiti, qualora questo fosse necessario per mantenere più stabile la temperatura corporea del bambino. Quando possibile, sarà però preferibile favorire il contatto diretto con la pelle del bambino.

Sarà bello scoprire quali "carezze" il piccolo preferisce e in quali zone mostra migliore tolleranza. Si partirà da queste per poi allargare l'area da massaggiare, usando via via un tocco più intenso.

Osservare momento per momento le reazioni del bambino, il suo atteggiamento, le sue espressioni, aiuterà a riconoscere se gradisce questo contatto, se si rilassa oppure se è stanco o contrariato.

I genitori, attraverso le loro mani calde e rassicuranti a contatto con la pelle, possono trasmettere al neonato prematuro sensazioni gradevoli, compensando quelle dolorose e stressanti vissute durante il ricovero in Terapia Intensiva Neonatale.

Inoltre, contribuiscono a fargli acquistare fiducia verso il mondo esterno. Il neonato pretermine imparerà così a riconoscere il tocco dei suoi genitori, che diventerà per lui rassicurante.

Ma il beneficio più importante del massaggio è il suo contributo a creare e rafforzare il legame unico e forte tra genitori e bambino, fondamentale per lo sviluppo del bambino nell'interezza della sua persona.

Tuttavia sarà opportuno fermarsi o rimandare questa esperienza se ci si rende conto che, in quel momento, il bambino non è pronto per godere pienamente del massaggio.

Una volta a casa il massaggio verrà proposto per proseguire il percorso d'incontro e conoscenza reciproca iniziato in ospedale.
Per effettuare il massaggio, scegliere un luogo della casa o della stanza tranquillo e intimo, privo di stimoli che potrebbero disturbare o distrarre il bambino.

Procedere al massaggio nel momento della giornata che si ritiene più adatto per il bambino e per sé stessi, in modo che gli si possa dedicare il tempo giusto, senza distrazioni o altre incombenze.

È consigliabile mettersi seduti comodi, con il bambino disteso sulle gambe (figura 2), in modo che possa incontrare il nostro sguardo mentre lo massaggiamo, gli parliamo, cantiamo, lo coccoliamo.
Sarà ora possibile cambiare più facilmente la sua posizione così da massaggiare più parti del corpo o assecondare le sue preferenze. 


Massaggio nel neonato pretermine

Figura 2 - Neonato disteso sulle gambe della mamma.

L'uso di un olio naturale, inodore, faciliterà lo scorrimento delle mani sulla pelle e aiuterà ad idratarla.
Entrare in sintonia con quanto il neonato comunica con le espressioni del viso, con il suo modo di muoversi, con un atteggiamento più o meno rilassato e con le prime espressioni vocali, ci aiuterà a rispettare i suoi tempi e le sue esigenze.

Creare una sorta di rituale, fatto di gesti, parole, luce e musica dolce, che anticipi il massaggio dolce, permette al bambino d'imparare a riconoscere l'avvicinarsi di questo "appuntamento speciale".

Esistono associazioni che promuovono la diffusione della pratica del massaggio nel bambino e che formano gli operatori che si occupano di neonati, anche prematuri.

L'obiettivo è quello di incoraggiare e accompagnare i genitori a vivere questa esperienza con le giuste modalità e con la consapevolezza di tutti i benefici che da essa possono derivare.
Il neonatologo e il pediatra aiuteranno chi lo desidera a orientarsi e sapranno indicare professionisti qualificati.

 

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  • A cura di: Anna Maria Bonetti*, Adelina Carlesi*, Elisabetta Renzetti**
    Illustrazioni a cura di: Claudia Carlin***
    *Unità Operativa di Riabilitazione funzionale
    **Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale
    ***Unità Operativa di Nefrologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 12  Marzo 2023 


 
 

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