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Malocclusione

La terapia per la malocclusione prevede l'applicazione del classico apparecchio ortodontico, fisso o mobile, per correggere i denti disallineati 

La malocclusione è un'alterazione dei rapporti di armonia tra le strutture scheletriche, muscolari e dentarie che impediscono il corretto funzionamento ed alterano l'estetica, dell'apparato stomatognatico.

Le cause delle malocclusioni sono molteplici: si distinguono principalmente in fattori ereditari (trasmessi dai genitori) o ambientali (causati da fattori esterni). 

I primi segni di malocclusione possono essere individuati all'età di 3 anni circa (quando nella maggior parte dei casi si completa l'eruzione dei denti decidui). 

In altri casi, essi si evidenziano più avanti con l'eruzione dei primi denti permanenti (6-8 anni), fino al completamento della permuta intorno ai 13-14 anni.

La diagnosi di malocclusione viene posta dall'odontoiatra o dall'ortodontista (odontoiatra specialista in ortognatodonzia).

Gli elementi indispensabili per una corretta diagnosi sono la valutazione clinica e dello stato psicologico del paziente.

Al fine di raccogliere tutte le informazioni necessarie, l'odontoiatra richiede anche alcune indagini radiografiche indispensabili per ottenere una corretta diagnosi ortodontica.

In seguito alla formulazione della diagnosi che individua il tipo e la gravità della malocclusione, l'ortodontista valuta la necessità e la modalità di trattamento ortodontico. 

La terapia è differente a seconda dell'età e della problematica:

  • La terapia ortodontica intercettiva, eseguita in età precoce, viene utilizzata nei pazienti in crescita che presentano alterazioni scheletriche (per es. contrazione palatale, rapporti di Classe III dento-scheletrica, morso aperto da abitudine viziata come il succhiamento del pollice, problematiche occlusali associate a disturbi respiratori) o problemi relativi alla permuta dentaria (per es. perdita precoce di denti o ritardi di permuta). Questa terapia ha di solito una breve durata (dai 6 fino agli 18 mesi) e ha lo scopo di impedire lo sviluppo di anomalie che potrebbero determinare, con la crescita, l'instaurarsi di quadri più complessi. 
  • La terapia ortopedico-funzionale per correggere le malocclusioni di Classe II da retrusione mandibolare è necessaria invece in corrispondenza del picco di crescita puberale (tra i 10 e 13 anni); 
  • La terapia ortodontica eseguita al termine della permuta viene in genere utilizzata per correggere disallineamenti dentari e può essere effettuata anche in pazienti adulti;

La terapia ortodontica può essere intrapresa tramite l'utilizzo di apparecchi fissi e/o rimovibili.

Tale scelta tiene in considerazione vari fattori tra cui rivestono un ruolo determinante il tipo, la gravità della malocclusione, l'età del paziente e la sua collaborazione.

 

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  • A cura di: Angela Galeotti
    Unità Operativa di Odontostomatologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 17  Maggio 2016 


 
 

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