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Lussazione di rotula in età evolutiva

La fuoriuscita della rotula dalla sua normale sede, essa può avvenire per trauma accidentale o per una predisposizione genetica del soggetto 

La lussazione è la perdita completa del rapporto articolare tra due ossa (nel nostro caso tra femore e rotula).
Nel ginocchio, la rotula si articola con la troclea del femore (un canale dove scorre la rotula) (Fig. 1 e 2) ed è un fulcro per l'azione del muscolo quadricipite della coscia.

L'azione del muscolo quadricipite si esercita per mezzo del tendine rotuleo che si inserisce su una protuberanza dell'osso della tibia costituita da osso e cartilagine in crescita, chiamata apofisi anteriore della tibia.

Questa protuberanza o apofisi inizia a ossificare nella fase prepubere-pubere, vale a dire quando si sviluppano i caratteri genitali e compaiono i peli pubici. Questo processo inizia approssimativamente a 8 anni nelle femmine e a 9 anni nei maschi.

Il processo di ossificazione termina dopo la fine della crescita puberale. Anche il femore, la tibia e la rotula sono in crescita. Tutto ciò comporta una variazione delle caratteristiche anatomiche e funzionali durante lo sviluppo del muscolo e dello scheletro. 

La lussazione della rotula si verifica a causa di un trauma. La lussazione è spesso favorita da una predisposizione anatomico funzionale che consiste in uno scorretto allineamento delle ossa del ginocchio.

L'angolo tra femore-rotula e apofisi anteriore della tibia (angolo Q) può essere maggiore di 10° e durante il movimento la rotula può spostarsi verso l'esterno. Esiste anche la possibilità che la forma della troclea femorale (Fig. 3) e della rotula non siano adeguate a garantire la stabilità durante il movimento (es. troclea piatta).  

Inoltre, durante i periodi di crescita più rapidi, come, nelle fasi pre-puberali e puberali, si possono creare degli squilibri tra la forza esercitata dal muscolo e la resistenza dei legamenti e della capsula che avvolge l'articolazione.

In questo periodo di rapida crescita lo squilibrio è certamente accentuato dal rapido allungamento delle strutture osteo-articolari e può essere la causa della lussazione.

Quando avviene una lussazione, le strutture che mantengono la stabilità sono state lesionate in modo parziale o completo. Le ossa e le cartilagini possono subire un danno di tipo contusivo (che non provoca fratture) o fratturativo (interruzione della continuità).

In particolare, in età evolutiva è indispensabile valutare un eventuale interessamento delle zone di crescita poiché un danno a queste strutture può provocare alterazioni dello sviluppo.

I sintomi principali sono:

  • Dolore;
  • Tumefazione del ginocchio;
  • Impotenza funzionale;
  • Evidente deformità del profilo del ginocchio in quanto la rotula è migrata (lussata) sul margine esterno del ginocchio.

La diagnosi è basata sulla deformità del ginocchio. L'esame radiografico conferma la lussazione e mette in evidenza eventuali frammenti ossei.

È però necessario, dopo riduzione della lussazione – cioè dopo aver riportato la rotula nella sua sede - eseguire un esame della Tomografia assiale computerizzata (TAC).

La Tomografia assiale computerizzata (TAC) consente di studiare le ossa e i tendini che compongono l'articolazione e di mettere in evidenza eventuali distacchi di osso o di cartilagine dal femore o dalla rotula, non sempre ben valutabili con la radiografia standard.

La lussazione viene in genere ridotta in Pronto Soccorso con una manovra manuale. Dopo lo studio della Tomografia assiale computerizzata (TAC), se sono presenti fratture che coinvolgono le superfici articolari è necessario un intervento chirurgico per ricostruire queste superfici.

L'arto interessato va immobilizzato per almeno 30 giorni. Poi si eseguiranno esercizi per il recupero della mobilità dell'articolazione. Se il giovane paziente presenta alterazioni che predispongono a possibili nuove lussazioni, si possono proporre interventi più complessi con lo scopo di riallineare le ossa che fanno parte dell'articolazione (Fig 3).

Non sono in genere interventi definitivi perché non agiscono sulle parti scheletriche ma solo sui legamenti e sulla capsula che racchiude l'articolazione. Prevengono però la ricaduta della lussazione e il rischio di ulteriori danni alle superfici articolari.

Ciò è importante perché le lesioni delle cartilagini articolari, anche se ben ridotte, predispongono sempre all'artrosi precoce, processo degenerativo che richiede spesso in età adulta la sostituzione delle articolazioni interessate con una protesi.

Alla fine della crescita e dopo valutazioni cliniche e strumentali è spesso necessario eseguire altri interventi di ricostruzione e riallineamento. 

 

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  • A cura di: Francesco Falciglia
    Unità Operativa di Ortopedia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 14  Novembre 2022 


 
 

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