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Idronefrosi prenatale

Viene diagnosticata in gravidanza e può essere diagnosticata con un'ecografia 

Per idronefrosi prenatale si intende il riscontro alle ecografie di monitoraggio durante la gravidanza di una dilatazione di una porzione della via urinaria detta pelvi. Può coinvolgere uno o entrambi i reni del nascituro.

L’apparato urinario è costituito da 2 componenti funzionalmente distinte:

  • I reni, che sono degli organi solidi che filtrano il sangue e producono l’urina per rimuove l'eccesso di scorie, sale e acqua dal sangue;
  • Le vie urinarie che sono un sistema di tubi atto a veicolare le urine prodotte dai reni verso l’esterno. Le vie urinarie hanno anche il compito di stoccare le urine prodotte dai reni (di continuo), per poterle eliminare dopo un intervallo di tempo, così da essere continenti (non perdere le urine). I componenti delle vie urinarie dal rene verso l’esterno sono:
  • La pelvi renale;
  • L’uretere;
  • La vescica (dove l’urina si accumula);
  • L’uretra.

Idronefrosi prenatale

A eccezione della vescica, le vie urinarie non sono normalmente visibili all’ecografia. Quando è presente un problema nel transito delle urine lungo le vie urinarie, queste si dilatano divenendo visibili all’ecografia.

Se si dilata solo la pelvi renale si parla di idronefrosi, se si dilata anche l’uretere di idroureteronefrosi.

Le problematiche al deflusso urinario che possono portare a una dilatazione delle vie urinarie sono:

  1. Un ritorno dell’urina che si accumula in vescica verso i reni: reflusso vescico-ureterale
  2. Una difficoltà al deflusso dai reni verso la vescica. In molti casi (dal 50 al 75%), le difficoltà di deflusso dell’urina dai reni verso la vescica sono di tipo funzionale, non hanno conseguenze per il bambino, e possono migliorare spontaneamente.
    Nel caso invece in cui l’ostacolo al deflusso sia tale da determinare sintomi o compromettere la funzionalità del rene, si parla di idronefrosi ostruttiva. Questa richiede un trattamento chirurgico.

Prima della nascita non è possibile determinare la causa sottostante alla dilatazione visibile all’ecografia.

  • È necessario sapere se uno o entrambi i reni sono idronefrotici e di quale grado di idronefrosi si tratti
  • È necessario valutare la quantità di liquido amniotico cioè del liquido che circonda il bambino in utero. Esso è prodotto dalle urine del bambino stesso. Se il rene non è in grado di produrne abbastanza, la quantità di liquido sarà scarsa
  • Eccetto i casi di dilatazioni molto importanti o bilaterali o associate a riduzione del liquido amniotico, il riscontro di una idronefrosi non modifica l’iter ostetrico (dove e quando partorire) e, prima della nascita, richiede solo un monitoraggio ecografico.

Le idronefrosi prenatali sono asintomatiche alla nascita.

Il primo passo dopo la nascita è l’esecuzione di un’ecografia di conferma della dilatazione riscontrata prima della nascita. Tale ecografia andrebbe eseguita idealmente 4-7 giorni dopo la nascita. Ecografie eseguite prima dei 4 giorni possono causare una sottostima della dilatazione per via di una transitoria disidratazione del neonato.

Se l’ecografia post-natale conferma la presenza di una idronefrosi, potranno rendersi necessari ulteriori accertamenti in base alla clinica del paziente, il grado e la lateralità della dilatazione, per determinare la necessità di un eventuale trattamento.

Tale iter va stabilito da uno specialista a cui sarà affidata l'attenta sorveglianza clinica, il monitoraggio ecografico e la prescrizione di una tempestiva terapia di eventuali episodi infettivi.

Oggi infatti è chiaro che l'eventuale danno renale associato a questa condizione è di natura “malformativa”, si verifica prima della nascita e non può essere prevenuto né curato con antibiotici. Pertanto nella maggior parte dei casi si è quindi dimostrato sicuro e prudente un approccio non invasivo, che evita la prescrizione di profilassi antibiotiche a basso dosaggio.

 

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  • A cura di: Marco Castagnetti
    Unità Operativa Complessa Urologia Pediatrica
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 18  Aprile 2024 


 
 

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