L'ernia ombelicale è un'ernia (ovvero la protrusione) con un sacco erniario contenente i visceri addominali o, più frequentemente, il solo grasso omentale (l'omento è una sorta di grembiule sieroso che ricopre tutti gli organi dell'addome), attraverso un difetto dell'anello ombelicale.
Tale malattia è causata dalla mancata chiusura del sito in cui, durante la vita fetale, i vasi ombelicali del feto sono collegati alla placenta materna.
Colpisce circa il 20% dei neonati nati a termine, ma la frequenza è maggiore (fino all'80%) nei bambini nati prematuri. È più frequente nel sesso femminile e nelle popolazioni afro-americane.
L'ernia ombelicale si manifesta come una tumefazione di dimensioni variabili, a livello ombelicale, che si evidenzia maggiormente durante il pianto, la defecazione o gli sforzi fisici.
Le dimensioni possono, quindi, variare in base alle attività e alla fase della giornata.
Tale tumefazione risulta essere morbida, facilmente riducibile e, solitamente, non dolente né dolorabile alla palpazione. La cute che la ricopre è spesso sottile e lascia intravedere il contenuto dell'ernia.
La diagnosi è clinica, raramente viene richiesta una conferma ecografica.
Circa l'80% delle ernie ombelicali va incontro a progressiva risoluzione spontanea (più frequentemente quando il bambino inizia a camminare), soprattutto grazie allo sviluppo dei muscoli retti dell'addome, che tendono a chiudere il difetto della parete.
Per tale motivo, l'indicazione all'intervento chirurgico (che rappresenta l'unica terapia per tale malattia) viene data solamente dopo i 4-5 anni d'età.
L'intervento chirurgico viene eseguito in pazienti di età inferiore solamente se il difetto risulta essere di dimensioni cospicue o se si evidenziano delle complicanze (molto rare in questa malattia).
È comunque fortemente consigliato eseguire la correzione chirurgica nelle bambine, per le quali la persistenza di un difetto anche piccolo potrebbe creare problemi durante una futura gravidanza, mentre per i bambini di sesso maschile l'indicazione chirurgica è prevalentemente di carattere estetico.
L'intervento chirurgico viene eseguito, salvo concomitanti malattie del bambino, in regime di Day-Surgery e prevede una piccola incisione intorno all'ombelico per isolare il difetto della parete addominale, la cui chiusura viene praticata solo tramite l'ausilio di suture chirurgiche e senza apposizione di materiale protesico.
La ferita cutanea viene generalmente chiusa con punti riassorbili, con un buon risultato estetico. La dimissione avviene poche ore dopo la procedura chirurgica e il dolore post-operatorio, ove presente, viene ben controllato con farmaci antidolorifici per bocca.
Non esiste una prevenzione per tale malattia, poiché rappresenta un difetto congenito della parete addominale.
Non risultano essere, perciò, consigliati rimedi quali il cinto ombelicale o l'applicazione di oggetti (ad esempio monete) volti a comprimere la tumefazione.
Il decorso post-operatorio dei bambini sottoposti a correzione chirurgica dell'ernia ombelicale è generalmente molto rapido e agevole.
I piccoli pazienti possono riprendere rapidamente le loro attività quotidiane e, a distanza di 3 settimane, anche lo sport.
Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.