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Droghe o stupefacenti

Sostanze di origine vegetale o sintetica che agiscono sul sistema nervoso centrale e che provocano dipendenza fisica e psichica. La prevenzione delle dipendenze è fondamentale 

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità sono da considerare sostanze stupefacenti tutte quelle sostanze di origine vegetale o sintetica che, agendo sul sistema nervoso centrale, provocano stati di dipendenza fisica e/o psichica, dando luogo in alcuni casi a effetti di tolleranza (bisogno di incrementare le dosi per ottenere lo stesso effetto).
Possiamo distinguere tra tutte queste sostanze:

  • Allucinogeni;
  • Cannabis e derivati;
  • Oppiacei;
  • Stimolanti;
  • Alcol;
  • Nuove sostanze psicoattive (NPS).

Allucinogeni
L'LSD è un potente allucinogeno, definito anche droga psichedelica a causa delle pericolose alterazioni che provoca:

  • Nella percezione dei colori;
  • Nella percezione dei suoni;
  • Nel tatto;
  • Nella percezione delle luci;
  • Allucinazioni visive ed uditive;
  • Errata percezione del tempo e dello spazio.

È una sostanza liquida che, per essere utilizzata, viene fatta assorbire in piccole quantità su pezzetti di carta di varia forma (francobolli, stelle, animali, fiori ecc.) o in pastiglie.
Le fenetilamine rappresentano un'altra classe di molecole ad azione psicoattiva e stimolante piuttosto ampia che comprende anche:

  • La M.D.M.A. (nota come ecstasy è una combinazione tra una droga allucinogena e un'anfetamina che provoca eccitazione);
  • L'anfetamina;
  • La metanfetamina.

Vengono commercializzate in compresse di vari colori e forme, in capsule, in polvere o cristalli. Possono essere ingerite, sniffate e, più recentemente, assunte per via sublinguale (francobolli).

Cannabis e derivati
La cannabis proviene dalla pianta di cannabis sativa o canapa indiana, una pianta il cui principale psicoattivo è rappresentato dal tetraidrocannabinolo (Δ9- THC). È la sostanza di abuso più prodotta al mondo. La coltivazione illecita di cannabis di solito produce due prodotti di cannabis distinti: cannabis a base di erbe ("marijuana") e la resina di cannabis ("hashish").

Oppiacei
L'eroina e la morfina sono gli oppioidi più noti che agiscono su particolari recettori  del sistema nervoso centrale. Tuttavia negli ultimi anni stanno comparendo sul mercato oppioidi sintetizzati in laboratorio che, come tali, rientrano nella categoria delle Nuove Sostanze Psicoattive. L'eroina è una preparazione grezza di diamorfina.

È un prodotto semisintetico ottenuto con una modificazione chimica (acetilazione) della morfina che si ottiene facendo essiccare la linfa che fuoriesce dalla capsula immatura del Papaver somniferum dopo averla incisa. L'eroina si presenta come una polvere bianca o scura spesso granulare, solubile in acqua, con odore di acido. Solitamente è iniettata in vena, oppure fumata o sniffata.  

Stimolanti
Rappresentati da anfetamine e cocaina. La cocaina è una sostanza che agisce sui processi psichici (psicoattiva) ed è estratta dalla pianta della coca che cresce soprattutto in Sud America, in Africa e negli Stati Uniti. Queste sostanze si presentano sotto forma di polvere bianca e vengono assunte per via iniettiva o inalatoria (sniffo o fumo).

Il crack è un derivato della cocaina: è una miscela di cocaina, bicarbonato di sodio e ammoniaca. Ha l'aspetto di cristalli o granuli di colore biancastro che tende a ingiallire. Viene assunta inalando il fumo che si ottiene surriscaldando i cristalli in apposite pipe di vetro o con altri metodi più rudimentali.

Alcol
L'alcol etilico o etanolo, è un prodotto psicoattivo, in quanto modifica la consapevolezza, la percezione e i comportamenti, in base alla concentrazione che raggiunge nel sangue.

L'alcol induce dipendenza (alcolismo) e il suo consumo smodato costituisce un problema sociale rilevante.
Nell'esperienza del Centro Antiveleni pediatrico dell'Ospedale Bambino Gesù, l'alcol etilico rappresenta la sostanza di abuso più frequente nei giovani.

L'alcol viene percepito come stimolante a causa della precoce disinibizione dovuta alla soppressione dei meccanismi di controllo inibitori ma, in realtà, diminuisce il rendimento intellettivo e fisico in quanto deprime il sistema nervoso centrale.
Usualmente 700 mg/kg di etanolo puro (3-4 bevande alcoliche) sono in grado di indurre una concentrazione di alcol nel sangue di 100 mg/dl (stato di ubriachezza). Sopra 300 mg/dl di alcolemia si può avere uno stato di coma.

Nuove sostanze psicoattive
Le nuove sostanze psicoattive comprendono un'ampia gamma di sostanze che non sono controllate dalle leggi internazionali sulle droghe.

Hanno lo scopo di imitare gli effetti delle sostanze già esistenti, chimicamente simili ma allo stesso tempo, sufficientemente diverse da non rientrare nel campo di applicazione delle leggi in vigore.
Recentemente si è rilevato un numero crescente di nuove sostanze provenienti da famiglie chimiche che sono stimolanti e sostanze che imitano gli effetti della cannabis o degli oppioidi.

I cannabinoidi sintetici vengono assunti per via orale o inalati in miscele di erbe come una spice (spezia).
Molti dei cannabinoidi sintetici sono noti per essere più potenti del THC, il principio attivo della marijuana e dell'hashish (da 2 a 100 volte più potenti) producendo effetti simili al THC, ma con conseguenze più gravi.

Oppiacei
I catinoni sintetici rappresentati dal Mefedrone e MDVP, sono analoghi del catinone (una molecola psicoattiva presente nella pianta di Khat) e vengono commercializzati in compresse di vari colori e forme, in capsule, in polvere e cristalli.

Vengono generalmente commercializzati come "sali da bagno" o "fertilizzanti per piante". In relazione alla disponibilità di diverse forme e formulazioni, i catinoni possono essere ingeriti, sniffati, fumati o assunti per via iniettiva o rettale.

Allucinogeni
Il consumo di LSD provoca:

  • Dilatazione delle pupille;
  • Tremori;
  • Insonnia;
  • Febbre;
  • Sudorazione;
  • Ipertensione;
  • Tachicardia;
  • Inappetenza;
  • Bocca asciutta;
  • Possibile comparsa di fenomeni di schizofrenia;
  • Stati confusionali;
  • Disturbi psichici prolungati di panico;
  • Ansia, fobie (Bad Trip);
  • Episodi deliranti e pericolosi come immaginare di volare.

Uno degli effetti più pericolosi delle fenetilamine è la rigidità muscolare con ipertermia, convulsioni, disturbi cardiovascolari, disidratazione, confusione. In altri casi, con l'impiego di altre molecole, si possono verificare depressione del sistema nervoso centrale fino al coma, distorsione della realtà, vomito, paranoia, ansia, cefalea. Sono stati segnalati danni al sistema nervoso centrale e al fegato.

Cannabis e derivati
Gli effetti della cannabis (che agisce come uno stimolo su due distinti tipi di recettori cannabinoidi CB1 e CB2) comprendono:

  • Distorsione della percezione;
  • Tachicardia;
  • Ipertensione arteriosa e aritmie;
  • Vertigini;
  • Alterazioni dell'orientamento spazio-temporale;
  • Alterazioni della coordinazione motoria;
  • Attacchi di ansia e di panico;
  • Episodi psicotici di natura paranoidea;
  • Alterazioni della memoria e difficoltà di apprendimento;
  • Deficit cognitivi.

Per ciò che riguarda la sfera ormonale, si registra diminuzione del testosterone con disturbi del comportamento sessuale. È possibile che si verifichi tosse con comparsa di pneumotorace nell'uso prolungato. La congiuntiva può essere arrossata (iperemia della congiuntiva).

L'intossicazione accidentale nel bambino piccolo può avvenire casualmente, a seguito dell'esplorazione dell'ambiente domestico.

In questo caso la comparsa dei sintomi può essere più lenta. Recenti studi suggeriscono che durante l'adolescenza l'esposizione alla cannabis possa influenzare lo sviluppo di parti del cervello destinate alle funzioni cognitive più elevate con possibile evoluzione verso la schizofrenia.

Oppiacei
Tra gli effetti a breve termine degli oppioidi classici (eroina, morfina) si riscontrano:

  • Sedazione con forte sonnolenza;
  • Rallentamento psicomotorio con perdita di concentrazione;
  • Deficit cognitivi;
  • Apatia;
  • Difficoltà nell'eloquio;
  • Difficoltà nella respirazione;
  • Abbassamento della pressione e del battito cardiaco;
  • Stitichezza, nausea e vomito.

In caso di overdose si ha coma, grave depressione respiratoria, contrazione della pupilla, (miosi a punta di spillo), edema polmonare. Tra gli effetti a lungo termine, si ricordano la tolleranza (necessità di aumentare le dosi per ottenere gli stessi effetti) e la dipendenza con sindrome d'astinenza caratterizzata dalla comparsa di sintomi generali gravi.

Stimolanti
Gli effetti della cocaina e delle anfetamine sono:

  • Euforia immediata;
  • Sensazione di onnipotenza fisica e intellettiva;
  • Insensibilità al dolore e alla fatica;
  • Forte dipendenza fisica e psicologica.

Rischi legati all'utilizzo di questa sostanza, possono essere:

  • Problemi cardiocircolatori;
  • Infarto;
  • Difficoltà respiratorie;
  • Dolore al torace;
  • Cefalea;
  • Ictus celebrali;
  • Nausea, dolori addominali.

Alcol
I sintomi di una intossicazione moderata da alcol sono:

  • Incoordinazione;
  • Riflessi rallentati;
  • Disinibizione ma anche comportamento aggressivo.

Nei casi gravi si ha ipotermia, ipoglicemia da alterata gluconeogenesi, che nei bambini più piccoli (al di sotto dei 5 anni) può essere responsabile di convulsioni, bradicardia, ipotensione, miosi, depressione respiratoria e possibile aspirazione di materiale gastrico nei polmoni.

L'abuso di alcolici è associato a disturbi gastrointestinali (esofagite, gastrite, epatite, pancreatite, iperplasie/tumori), problemi ematologici (anemia), cardiovascolari (ipertensione, cardiomiopatia) e ictus.

Nuove sostanze psicoattive
I cannabinoidi sintetici hanno effetti simili a quelli provocati dal consumo di cannabis (agiscono sul recettore CB1). La loro assunzione, infatti, provoca, dopo soli dieci minuti:

  • Congiuntivite;
  • Tachicardia;
  • Secchezza del cavo orale;
  • Alterazione della percezione e dell'umore.

Questi effetti perdurano per circa sei ore. Sono stati segnalati casi di danno miocardico (danni al muscolo cardiaco), convulsioni e fenomeni psichiatrici come psicosi.
I catinoni sintetici hanno un effetto simile alle anfetamine. Come effetti collaterali possono essere responsabili di sintomi quali:

  • Ansia;
  • Ridotta capacità di concentrazione e della memoria a breve termine;
  • Irritazione della mucosa nasale;
  • Cefalea;
  • Tachicardia e ipertensione;
  • Eccessiva sudorazione (iperidrosi);
  • Dilatazione della pupilla (midriasi);
  • Allucinazioni;
  • Grave agitazione psicomotoria e aggressività;
  • Convulsioni.

La diagnosi di esposizione a queste sostanze si basa sul sospetto clinico e sulla conferma di laboratorio. Bisogna precisare che gli esami di individuazione delle sostanze di abuso, attualmente disponibili nella grande maggioranza dei laboratori, si basa sull'identificazione di sostanze di vecchia generazione (sebbene ancora diffuse), ma non identifica le nuove sostanze, che stanno prendendo sempre più piede tra i ragazzi.

Per identificare queste droghe vengono eseguiti esami cosiddetti di secondo livello, in laboratori di tossicologia clinica o tossicologia forense, che utilizzano strumenti sofisticati di identificazione. Questi spesso collaborano con i Centri Antiveleni del territorio Nazionale.

La cura dei pazienti esposti a sostanze di abuso deve intervenire sui sintomi acuti, e nella maggioranza dei casi la terapia è sintomatica. Nei casi di overdose da oppiacei ci si può avvalere di un antidoto, il naloxone (Narcan®).

In questi pazienti e specialmente negli utilizzatori abituali, si rende necessaria una terapia di sostegno psicologico e della famiglia in quanto queste sostanze inducono una dipendenza oltre che fisica anche psichica.

La prevenzione è un altro aspetto molto importante, che deve essere attuato non solo in ambito familiare, ma anche in ambito sociale e culturale, attraverso interventi mirati da parte delle Istituzioni.

 

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  • A cura di: Giorgio Zampini, Marco Marano
    Unità Operativa Area Rossa
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 02  Dicembre 2022 


 
 

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