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Dengue

Malattia infettiva virale trasmessa dalla zanzara ‘tigre', la stessa che trasmettono lo Zika virus e la Chikungunya. Il suo primo sintomo è la febbre. In persone sane non dà complicazioni e solo in rari casi provoca una malattia emorragica pericolosa 

La febbre Dengue è una malattia virale causata da 4 virus simili tra di loro (Den-1, Den-2, Den-3, Den-4).

I virus sono trasmessi all'uomo da due specie diverse di zanzare: l'Aedes aegypti e l'Aedes albopictus (anche conosciuta come zanzara tigre), le stesse zanzare che trasmettono lo Zika virus e il virus della Chikungunya.

L'uomo è il serbatoio principale del virus e la malattia è molto diffusa nei Paesi tropicali e sub-tropicali, si stimano ogni anno 50-100 milioni di casi tra Asia sudorientale, Australia e America del sud.

Responsabili della trasmissione del virus all'uomo sono le zanzare che si sono infettate pungendo un soggetto infetto da virus Dengue.

Le zanzare sono molto attive nelle prime ore del mattino e al tramonto, quando è più importante coprirsi e utilizzare repellenti specifici.

Il virus non si trasmette da persona a persona ma solo attraverso la puntura della zanzara.

Ci devono essere delle persone infette nell’area perché ci sia la possibilità che le zanzare si infettino e trasmettano il virus: per questo la malattia è rara in Europa ed è prevalentemente di importazione dopo viaggi all’estero.

Si può trasmettere anche dalla mamma infetta al feto durante la gravidanza.

Il primo sintomo della malattia è la febbre, che compare dopo circa 6 giorni dalla puntura della zanzara infetta e che può essere anche molto elevata (superiore ai 38.5°C).

Altri sintomi, che compaiono dopo 3-4 giorni dall'inizio della febbre sono:

  • Mal di testa molto forte;
  • Dolore attorno e dietro gli occhi;
  • Dolori ai muscoli e alle articolazioni;
  • Irritazioni della pelle.

Di solito questi sintomi durano tra i 2 e i 7 giorni e la maggior parte dei pazienti guarisce nel giro di una settimana.

In alcuni casi – all'incirca in un malato su 20 – dopo un breve periodo in cui la febbre pare attenuarsi, si ha un peggioramento con la comparsa di nausea, vomito, diarrea ed emorragie (febbre emorragica Dengue), come sanguinamento dal naso (epistassi), dalle gengive o emorragie gastrointestinali.

In rari casi la malattia se non curata può essere mortale, specie nell’infanzia.

La Dengue va sospettata nelle persone che sono di ritorno da aree in cui i virus Dengue sono particolarmente diffusi e che sviluppano febbre alta improvvisa, mal di testa, dolore nella zona intorno e dietro agli occhi e forti dolori muscolari.

La diagnosi viene confermata in laboratorio grazie a:

  • Ricerca di anticorpi diretti contro il virus;
  • Ricerca di particolari antigeni del virus;
  • Specifiche indagini molecolari (PCR).

Sempre più spesso vengono riportati casi europei detti autoctoni, cioè in persone che non hanno fatto viaggi all’estero: nell’agosto 2023 sono stati segnalati 4 casi in Italia, tutti in soggetti adulti.

Non esiste ad oggi un trattamento specifico per la Dengue.

La cura per questa malattia è di supporto e consiste nel tenere il malato a riposo somministrando liquidi per evitare la disidratazione e farmaci per abbassare la febbre come il paracetamolo.

È bene invece evitare gli antinfiammatori non steroidei, inclusa l'aspirina, poiché aumentano il rischio di sanguinamento.

La prima misura preventiva nelle zone in cui i virus Dengue sono particolarmente diffusi consiste nell'evitare il contatto con la zanzara che trasmette i virus, applicando zanzariere alle porte, alle finestre e sopra i letti e cospargerle di insetticida.

È anche molto importante eliminare i ristagni d'acqua in prossimità delle aree abitate ed effettuare disinfestazioni per ridurre al minimo il numero di zanzare. Un abbigliamento adatto è di fondamentale importanza per la protezione dalle zanzare.

Vanno sempre utilizzare camice a maniche lunghe e pantaloni lunghi.

Trattare con permetrina, un insetticida repellente:

  • Tutti gli abiti come calzature, pantaloni, calzini;
  • Le tende e l'equipaggiamento;
  • Le zanzariere alle porte, alle finestre e sopra i letti;
  • Il vestiario trattato con permetrina mantiene il proprio effetto repellente anche dopo molti lavaggi. Non applicare mai la permetrina direttamente sulla pelle.

Altrettanto importante è l'applicazione di repellenti per le zanzare come:

  • DEET o Dietiltoluamide (il più efficace);
  • Icaridina, AMP o IR3535, Paramatandiolo (PMD).

Oltre a seguire sempre con scrupolo le istruzioni per l'uso che accompagnano il repellente, è importante: 

  • Non usare prodotti a base di Paramatandiolo (PMD) nei bambini che hanno meno di 3 anni;
  • Non applicare mai il repellente alle mani, agli occhi, alla bocca, a zone di pelle irritate o con abrasioni;
  • Non cospargere mai spray di repellenti direttamente sul volto del bambino. Cospargere lo spray sulle mani dell'adulto e applicarlo quindi al volto del bambino;
  • Non applicare il repellente alle zone di pelle coperte dai vestiti;
  • Se è necessario, applicare per prima la crema solare e poi il repellente.

Recentemente l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha approvato l'uso di un vaccino ma solo per chi vive in aree endemiche, in Italia il vaccino non è disponibile, anche se recentemente è stato approvato in Europa.

A differenza del precedente vaccino approvato in Unione Europea, Qdenga può essere somministrato per prevenire la malattia anche alle persone che non hanno mai contratto l’infezione, è utilizzabile nei bambini a partire dai 4 anni sono sufficienti un numero inferiore di dosi (2) per ottenere l’immunizzazione completa.

La febbre Dengue ha un tasso di mortalità molto basso (l'1% dei casi), che però sale al 40% se la malattia si complica nella forma emorragica, che è caratteristica solo di una seconda infezione da Dengue.

Persone affette da malattie croniche come diabete, problemi cardiaci o asma sono maggiormente a rischio.

Quando la malattia si presenta nella forma lieve in persone con un sistema immunitario sano, di solito evolve in modo benigno e non causa complicanze.

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  • A cura di: Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 05  Settembre 2023 


 
 

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