Il cortisolo è un ormone secreto dalle ghiandole surrenali. La sua produzione è regolata dall'ipotalamo e dall'ipofisi: quando la concentrazione di cortisolo diminuisce, l'ipotalamo rilascia un ormone, il Corticotropin-Releasing Hormone (CRH), che stimola l'ipofisi a produrre ACTH (ormone adrenocorticotropo) il quale a sua volta stimola il surrene a produrre e rilasciare cortisolo.

Affinché sia prodotta una normale quantità di cortisolo, l'ipotalamo, l'ipofisi e le ghiandole surrenali devono funzionare adeguatamente. L'azione principale del cortisolo consiste nell'indurre un aumento della glicemia nel sangue.
Il cortisolo controlla anche il metabolismo delle proteine, dei lipidi e dei carboidrati e ha una funzione regolatoria su:

• Sistema endocrino;
• Sistema cardiovascolare;
• Coagulazione del sangue;
• Sistema nervoso centrale;
• Sistema immunitario.

La determinazione quantitativa del cortisolo può venir effettuata su un:

• Prelievo di sangue periferico;
• Campione delle urine raccolte nelle 24 ore;
• Campione di saliva.

Di norma la concentrazione di cortisolo aumenta e diminuisce nel corso della giornata seguendo un ritmo circadiano con un picco massimo intorno alle primissime ore del mattino (4-6) e un picco minimo che coincide con le prime ore di riposo notturno (22-24). Questo ritmo può subire variazioni se si lavora a orari irregolari (turni di notte) e si dorme in momenti diversi della giornata, ma può venir perturbato anche da malattie che riducono o stimolano la produzione di cortisolo. È importante pertanto che il prelievo di sangue venoso per la determinazione del cortisolo avvenga entro le ore 8 del mattino.

La maggior parte del cortisolo nel sangue è legato ad alcune proteine (transcortina o CBG e albumina). Solo una piccola percentuale di cortisolo è libera nel sangue ed è proprio il cortisolo libero a svolgere tutte le attività di questo ormone come la regolazione del metabolismo e la regolazione del sistema immunitario. Il cortisolo libero viene secreto nelle urine ed è presente nella saliva che può venir raccolta utilizzando dei piccoli tamponi posizionati in bocca che si imbevono di saliva.

Al Bambino Gesù, l’esame si esegue presso i Centri Prelievi di San Paolo, Palidoro e Santa Marinella.

Nell'applicazione clinica la determinazione della concentrazione di cortisolo nel sangue, nelle urine o nella saliva costituisce un dato di laboratorio valido, utile nello studio della funzione del cosiddetto asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), l'insieme degli ormoni che collegano l'ipotalamo con l'ipofisi e l'ipofisi con il surrene.
È essenziale per la valutazione degli stati di aumentata (ipersurrenalismo e morbo di Cushing) o ridotta (insufficienza surrenalica e morbo di Addison) attività del surrene. In particolare le variazioni delle concentrazioni di cortisolo e del suo metabolita inattivo, il cortisone, presenti nei vari fluidi corporei dipendono sia da stimoli normali sia da alterazioni determinate da svariate malattie.

Un aumento delle concentrazioni di cortisolo si osserva infatti:

• Per l'esercizio fisico, in relazione alla sua durata, alla tipologia e intensità;
• Per digiuno prolungato;
• Per stress da freddo;
• Febbre;
• Trauma;
• Bassa pressione arteriosa (ipotensione);
• Sindrome di Cushing;
• Ipoglicemia grave;
• Stati infiammatori;
• Anoressia nervosa;
• Obesità.

Una diminuzione delle concentrazioni di cortisolo si osserva:

• Nell'insufficienza renale cronica;
• Nell'alcoolismo;
• Nello stress con sviluppo di disordini psichiatrici.

Per la determinazione quantitativa del cortisolo nel sangue e nelle urine non è necessario il digiuno; alcuni preparati a base di ormoni e alcuni medicinali anti-infiammatori (che contengono cortisolo o cortisone), possono influire sul risultato.
Per il cortisolo salivare si consiglia di rispettare delle indicazioni ben precise quali:

• Non assumere cibo e non fumare nelle 2 ore precedenti la raccolta del campione;
• Lavare il cavo orale con un bicchiere d'acqua almeno 5-10 minuti prima della raccolta;
• Non effettuare la raccolta in presenza di sanguinamenti della bocca.

I valori di riferimento dipendono dal metodo analitico utilizzato dal laboratorio. Di seguito sono riportati quelli in uso presso il nostro Ospedale:

L'aumentata produzione di cortisolo avviene a seguito di un'eccessiva somministrazione di farmaci glucocorticosteroidi per il trattamento di diverse malattie autoimmuni o di alcuni tumori (tumori dell'ipofisi secernenti ACTH o CRH, tumori surrenalici).
Una riduzione della produzione di cortisolo avviene a seguito di una diminuita attività dell'ipofisi, nel caso di tumori dell'ipofisi che impediscono la produzione di ACTH (insufficienza surrenalica secondaria), a seguito del malfunzionamento delle ghiandole surrenali (insufficienza surrenalica primaria) e per l'interruzione del trattamento con glucocorticosteroidi, soprattutto se brusca e dopo un lungo periodo di cura.