
Il nome "Coronavirus" deriva dal latino e si riferisce all'aspetto caratteristico delle particelle virali (virioni) che, al microscopio elettronico, si presentano con una frangia che ricorda una corona reale. Isolati per la prima volta negli anni '60, i Coronavirus sono una grande famiglia di virus comuni sia nell'uomo che in molte specie animali, tra cui cammelli, bovini, gatti e pipistrelli, nella maggior parte dei quali causano sintomi gastrointestinali.
Esistono 7 specie di Coronavirus in grado di infettare l'uomo: HCoV-229E, HCoV-OC43, SARS-CoV, HCoV-NL63, HCoV-HKU1, MERS-CoV, Nuovo Coronavirus del 2019 denominato SARS-CoV-2. I Coronavirus HCoV-229E, HCoV-NL63, HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 si trovano ovunque e negli adulti e nei bambini causano malattie respiratorie come il comune raffreddore.
Raramente, i Coronavirus animali possono infettare le persone e poi diffondersi nell'uomo come è accaduto per la Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS-CoV) nel 2003 in Cina, per la Sindrome Respiratoria Mediorientale (MERS-CoV) nel 2012 in Giordania e Medio Oriente e per il nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) nel 2019, sempre in Cina.
L’ipotesi al momento più accreditata dalla letteratura scientifica internazionale è che questo nuovo virus era probabilmente presente in una specie animale (ancora non identificata) e da qui è passato all'uomo ed ha acquisito la capacità di trasmettersi da persona a persona.
Nel corso dei mesi dal dicembre 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute hanno monitorizzato strettamente l’andamento della pandemia in relazione alla circolazione delle diverse varianti di SARS CoV-2 che si sono succedute diventando predominanti, frutto di diverse mutazioni nel codice genetico del virus o della combinazione del materiale genetico di più varianti a creare delle chimere.
E’ così che da marzo 2020 a maggio 2023, quando l’OMS ha dichiarato la fine dell’emergenza pandemica, il virus si è modificato nel tentativo di eludere il nostro sistema immunitario e resistere ai farmaci che avevamo a disposizione, generando le varianti alfa, beta, gamma e delta. Da quest’ultima sono poi derivate Omicron e le sue varianti più note, BA.1, BA.4, BA.5, Centaurus, Gryphon, Kraken, Arturo, Eris, Pirola
Attualmente in Italia la diffusione dell’infezione è stabile aggirandosi intorno a 1 caso su 100.000 abitanti e rimanendo da oltre un anno sotto la soglia epidemica (R0 0,76-0,90). Il contenimento è stato determinato da vari fattori tra cui il più importante è stata la vaccinazione di massa, procedura che continua a essere raccomandata soprattutto per i soggetti fragili e gli anziani.
Sfoglia online lo speciale di 'A scuola di salute' dedicato al Nuovo Coronavirus:
Sfoglia online il Percorso di Cura e Salute sul nuovo Coronavirus:
ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.
Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.