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Calcoli alla colecisti

Colpiscono soprattutto gli adulti e soltanto in rari casi i bambini. Il sintomo principale della calcolosi è il dolore al fianco destro 

Si tratta della presenza di concrezioni (aggregamento di sostanze) nella colecisti (cistifellea) e/o nelle vie biliari. In età pediatrica, la calcolosi della colecisti è più rara rispetto all'età adulta, talvolta complica il decorso di altre malattie.

Le concrezioni possono essere di bilirubina, colesterolo, calcio e matrice inorganica, che si organizzano creando appunto dei calcoli di dimensioni e numero variabili. Nei bambini, nella maggior parte dei casi i calcoli sono di bilirubina, meno spesso di colesterolo.

Vi sono malattie che predispongono allo sviluppo dei calcoli alla colecisti, che vanno ricercate. Tuttavia, in molti casi non è possibile identificare alcun evento predisponente, forme idiopatiche, familiari.
Le condizioni cliniche più spesso associate a calcolosi biliare sono, in ordine di frequenza:

La malattia può essere asintomatica (non dà sintomi) e la diagnosi è casuale, può avvenire nel corso di un’ecografia addominale condotta per altri motivi o può manifestarsi con:

  • Dolore addominale (colica);
  • Ittero se le vie biliari sono ostruite dai calcoli;
  • Pancreatite, se si crea ostruzione anche del dotto di Wirsung, canale centrale del pancreas da cui fuoriescono i succhi o liquidi per la digestione. 

Il dolore tipico è al fianco destro, eventualmente raggiunge la spalla, è di tipo trafittivo molto intenso della durata di diverse ore.

La diagnosi si basa sulla raccolta della storia dei sintomi e sulla visita.
Le metodiche che possono essere utilizzate per confermare la diagnosi sono:

  • Ecografia addominale è l’esame principale in quanto non invasivo e facilmente eseguibile a qualunque età. Tale metodica permette inoltre di indagare la presenza di eventuali complicanze, come l'ostruzione o la colecistite. 
  • Colangio-RMN: indagine radiologica di II° livello che non comporta irradiazione, fattore rilevante per i bambini. È utile per studiare in maniera dettagliata le vie biliari intra ed extraepatiche e valutare anche il pancreas; richiede la collaborazione del paziente per cui per bambini piccoli è importante che l'indicazione a fare l’esame sia data dal medico specialista in questo settore in quanto è necessario procedere a una breve sedazione;
  • ERCP (colangiografia retrograda endoscopica): tecnica di endoscopia che permette lo studio con mezzo di contrasto della via biliare e pancreatica. Il mezzo di contrasto è iniettato attraverso la papilla di Oddi, lo sbocco in duodeno dei succhi pancreatici e della bile. In questo modo è possibile valutare se i dotti biliari sono o meno aperti; consente inoltre, quando necessario, di liberare la via biliare da eventuali calcoli (sfinterotomia); occorre il ricovero in quanto viene eseguita in sala operatoria in anestesia. Tale esame è spesso richiesto prima di procedere all'eventuale intervento chirurgico di asportazione della colecisti (colecistectomia) oppure avviene nello stesso momento della colecistectomia. 

Vanno diagnosticate eventuali malattie predisponenti come per esempio per le anemie emolitiche.  Se presenti vanno affrontate e curate. 
L'impiego dell'acido ursodesossicolico (UDCA alla dose di 10-20 mg/kg/die in 2 o 3 somministrazioni) può servire per tentare la riduzione di volume/numero dei calcoli non calcificati, ed è risultato utile nel controllo dei sintomi.

Un tentativo di qualche mese è sempre utile e la sua efficacia va verificata a distanza con una ecografia. Se non ci sono risultati non serve proseguire per molto tempo, quando non siano presenti fattori di rischio. Il mantenimento di un corretto stato di idratazione, apporto di liquidi adeguato, è sempre consigliato.

I cosiddetti “eventi acuti” si verificano quando compare dolore normalmente non presente, a insorgenza brusca e che prende il nome e le caratteristiche di una colica. Per questi episodi è sempre necessaria una visita medica che stabilisca le cure necessarie.

Le terapie comprendono farmaci antidolorifici e farmaci spasmolitici, la terapia antibiotica per via endovena se vi è il sospetto di complicanza infettiva (colecistite) o una terapia più complessa se è presente pancreatite, che rappresenta la complicanza più pericolosa.

Per tutti i casi con sintomi è indicata una valutazione del chirurgo epatobiliare pediatra. Nel bambino l’intervento chirurgico è meno frequente che nell'adulto e un atteggiamento conservativo è consigliato, tuttavia in anche in età pediatrica la terapia definitiva, superata la fase acuta, rimane la colecistectomia (asportazione della colecisti). La colecistectomia per via laparoscopica è attualmente efficace e sicura.

Vanno prevenute le cause favorenti la formazione di dei calcoli alla colecisti, soprattutto l'obesità attraverso il controllo del peso e le crisi emolitiche nei pazienti predisposti se possibile.

Vanno evitati prolungati digiuni e disidratazione nei pazienti che, per esempio, per prematurità o altre condizioni come la fibrosi cistica, hanno una predisposizione allo sviluppo di calcoli. Per altre condizioni non è indicata alcuna misura preventiva.

La prognosi della litiasi biliare nel bambino è buona, anche se alcuni studi hanno mostrato casi di ricomparsa dei sintomi dopo l’intervento chirurgico di colecistectomia.

Nelle forme favorite da cause predisponenti, la prognosi dipende dall’andamento della malattia che ha favorito la comparsa dei calcoli.

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  • A cura di: Donatella Comparcola, Antonio Ponticelli
    Unità Operativa di Epato-Gastroenterologia e Nutrizione
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 11  Febbraio 2022 


 
 

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