Con il termine Babywearing, letteralmente indossare il bambino, si fa riferimento alla pratica di portare i bambini avvolgendoli al proprio corpo, pelle contro pelle, con idonei supporti (fasce, marsupi, etc.).
L'esperienza di portare il proprio bambino con una fascia porta-bebé non è una tendenza lanciata da fashion blogger. È una pratica antichissima impiegata in tutto il mondo. Fin dal lontano passato, infatti, le donne in Africa, Asia, India e America hanno indossato il proprio bebè per necessità, dovendolo accudire mentre svolgevano attività necessarie alla sopravvivenza.
Il Babywearing ricrea per il neonato un ambiente simile a quello del grembo materno. Abbracciato alla mamma ritrova il suo habitat naturale, percependone il calore, l'odore e i rumori a lui familiari (respiro, battito cardiaco…) e sperimentando così contenimento, protezione e sicurezza. L'esigenza del contatto è un bisogno istintivo e ancestrale, la cui soddisfazione è estremamente importante per il neonato.
Una fascia porta-bebé racchiude molteplici benefici sia per il bambino sia per la madre.
Benefici psicologici:
- Permette alla mamma di assecondare nel migliore dei modi il fondamentale bisogno di contatto e vicinanza con il bambino;
- Permette alla madre di sviluppare empatia nei confronti del bambino;
- Favorisce una riduzione del pianto del bambino;
- Aiuta a prevenire la depressione post partum: la vicinanza con il bambino stimola la produzione di ormoni anti-depressivi (ossitocina) che favoriscono l'allattamento;
- Consente alla madre di abbracciare il proprio bambino costantemente, trasmettendogli quel calore e quell'amore insostituibili che costituiscono il fondamentale nutrimento emotivo del neonato;
- Fortifica il legame tra madre e figlio.
Benefici fisici e pratici del babywearing:
- Permette di distribuire meglio il peso, in modo da affaticare di meno la schiena, le spalle e gli arti superiori e inferiori (in particolare le ginocchia);
- Permette di utilizzare le mani liberamente senza essere totalmente vincolate al bambino come quando lo si porta in braccio;
- Permette alla mamma di uscire di casa da sola senza dover ricorrere all'utilizzo del passeggino o della carrozzina;
- Permette alla mamma di fare attività fisica;
- Migliora lo sviluppo neuro-motorio del bambino;
- Sviluppa nel bambino il senso dell'equilibrio, necessario per mantenere la posizione aderente al corpo materno;
- Favorisce il corretto sviluppo delle anche;
- Migliora i fastidi dovuto al reflusso gastroesofageo e alle coliche;
- Permette al bimbo di non repirare i gas di scarico provenienti dalle auto in quanto posto in posizione più alta;
- Migliora il sonno;
- Favorisce l'alimentazione del neonato e l'attaccamento al seno;
- Riduce l'appiattimento del capo (plagiocefalia) causato dall'appoggio prolungato del piccolo durante il sonno e i riposini;
- Permette al bambino di mantenere una temperatura corporea adeguata;
- Favorisce l'interazione del bambino con l'ambiente circostante e il suo successivo sviluppo;
- Migliora l'efficacia terapeutica in bambini prematuri o con disabilità.
La pratica del babywearing è sana dal punto di vista psico-fisico per la coppia mamma-bambino, ma di fatto può essere praticata anche dal papà con effetti benefici per il legame con il bebé.
I bambini si possono portare nella fascia fin dalla nascita. Non esiste una data tassativa per abbandonare il babywearing. È bene comunque tener conto che il bambino dovrebbe cominciare al più presto a camminare sulle proprie gambe. A tre anni dovrebbe abbandonare del tutto anche il passeggino.
È essenziale scegliere un supporto ergonomico, ovvero che rispetti la delicata fisiologia del neonato e del bambino ma anche la fisiologia di chi lo porta, rendendo così l'esperienza del Babywearing confortevole e sicura per entrambi.
A seconda dell'età e dello sviluppo motorio del bambino, esistono diversi tipi di fasce porta-bebé da poter utilizzare:
- Fascia elastica: è la prima che si consiglia, regge fino a circa 6-8 kg del neonato, e permette di portare il bambino pancia-a-pancia (l'unica consigliata nelle primissime settimane di vita);
- Fascia rigida: quando il bimbo regge relativamente bene la testolina generalmente intorno ai 3-4mesi) si può passare ad una fascia rigida, con la quale si realizzano diversi tipi di legature; inizialmente il bimbo può essere portato solo davanti (pancia a pancia, o meglio: cuore a cuore), poi ci si sposta di lato e infine sulla schiena;
- Ring: si tratta di fasce con anello di rapidissima legatura, adatte a spostamenti molto brevi;
- Mei tai : è sostanzialmente un "ibrido" tra una fascia e un marsupio più strutturato; permette un contatto molto intimo tra neonato e portatore, esattamente come con la fascia, con il vantaggio di essere pronto all'uso;
- Marsupi: possono essere di diversi tipi in base al peso e all'età del bambino; composti da una sacca in tessuto provvista di cinghie da agganciare alla vita e sulla schiena.
Le fasce porta-bebé sono uno strumento meraviglioso ma vanno usate con buon senso.
- Mai utilizzare le fasce nella posizione culla;
- Mai utilizzare le fasce nella posizione fronte mondo;
- Mai utilizzare le fasce durante lo svolgimento di attività potenzialmente pericolose (come cucinare);
- Mai utilizzare le fasce in macchina o con qualsiasi altro mezzo di trasporto (bicicletta, moto, cavallo, eccezion fatta per aereo, treno, autobus);
- Mai immergersi in acqua con il bambino fasciato da un supporto;
- Controllate sempre l'integrità del prodotto, se qualche parte dovesse essere scucita/danneggiata non usatelo;
- Finché non avrete acquisito la sicurezza necessaria, provate le legature vicino ad un letto, ad un divano o facendovi aiutare dal papà; la soluzione migliore sarebbe farvi guidare da una consulente;
- Assicuratevi sempre che le vie respiratorie (naso e bocca) del neonato siano libere e non compresse contro il vostro corpo o coperte dal tessuto.
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