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Alimentazione in età prescolare

È importante che il bambino segua una dieta variata e bilanciata che garantisca ogni giorno le giuste quantità di tutti i principi nutritivi 

I principali cambiamenti nell'alimentazione, dopo il primo anno di età, riguardano soprattutto:

  • La progressiva inclusione di tutti gli alimenti nella dieta;
  • La somministrazione degli alimenti in forma solida;
  • L'adattamento alla frequenza dei pasti dell'adulto;
  • L'acquisizione, da parte del bambino, di una maggior capacità di autoregolazione tra il grado di fame e il senso di sazietà.

I comportamenti alimentari di questa età si caratterizzano per la conflittualità che può insorgere nella relazione madre-bambino e per la progressiva attitudine del bimbo a sviluppare autonomia, indipendenza e auto-controllo. 

Alcuni atteggiamenti di durata variabile come il rifiuto di un alimento prima gradito, il desiderio di avere sempre gli stessi cibi o il disinteresse nei confronti dei pasti possono creare nei genitori grande ansia e preoccupazione riguardo l'adeguatezza della dieta, oppure una condizione di frustrazione per il comportamento alimentare imprevedibile del figlio.

Questi comportamenti sono tuttavia manifestazioni normali dello sviluppo e generalmente il bambino supera brillantemente queste problematiche e solo in casi particolari può andare incontro a difficoltà di accrescimento.

I bambini vanno alimentati seguendo gli stimoli che vengono dal proprio organismo e non devono essere indotti a finire il piatto quando si dimostrano sazi: va rispettato il senso di autoregolazione del piccolo che è una caratteristica già presente nei primi anni di vita.

Molti bambini riescono infatti a gestire e a regolare istintivamente le assunzioni alimentari, evitando così l'iperalimentazione ma anche la ipo-alimentazione.

Bisogna fare attenzione all'appetito del proprio bambino, imparando a dare risposte differenti alle diverse esigenze ed evitando di sovra-alimentarlo o sotto-alimentarlo.

I genitori devono riuscire a far seguire alcune regole ai loro figli (la distribuzione dei pasti, il comportamento durante i pasti) ma serenamente e liberamente, offrendo una varietà di cibi nutrienti e salutari ma lasciando il bambino libero di scegliere senza ansie né costrizioni.

È necessario rispettare l'orario dei pasti, far stare i bambini seduti a tavola, bisogna evitare di far mangiare i bambini davanti alla TV o durante il gioco.

Deve inoltre essere limitata l'assunzione di zucchero per evitare il rischio delle carie dentali e un eccesso di calorie totali.
Bisogna evitare gli alimenti ad alta densità calorica, specie fuori pasto, e l'uso improprio del cibo come premio e/o consolazione.

È necessario incoraggiare i bambini ad assaggiare i cibi non graditi, presentandoli in maniera gradevole alla vista, e abituare il bambino a masticare, riducendo gradualmente la presenza dei cibi semi-solidi nella dieta.

Per permettere la rapida crescita dei primi anni di vita l'apporto proteico deve coprire il 15% degli apporti calorici complessivi (il 15% delle calorie totali necessarie) e deve essere garantito attraverso l'utilizzo di alimenti che contengono in misura ben equilibrata tutti gli aminoacidi essenziali.  

Dall'apporto lipidico del 50% delle Calorie totali del primo anno di vita, si deve scendere gradualmente al 30% e ci si deve assicurare che vi sia un adeguato apporto di acidi grassi essenziali (AGE), fondamentali perché l'organismo non è in grado di produrli autonomamente.

Gli acidi grassi essenziali sono importanti nello sviluppo del sistema nervoso, dell'apparato visivo e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari dell'adulto e sono essenzialmente due: l'acido linoleico o omega 6 e l'acido alfa-linoleico o omega 3.

Una restrizione lipidica non è consigliabile nei primi tre anni di vita in quanto i grassi sono necessari per la rapida crescita e per lo sviluppo di molti organi. 

Relativamente all'apporto di carboidrati (40% nel primo anno) in questo periodo è pari al 55% delle kcal totali: dovrebbero essere rappresentati principalmente da carboidrati complessi (amido), mentre la quota di energia giornaliera derivante dagli zuccheri semplici (saccarosio, fruttosio, lattosio) non dovrebbe superare il 15%.

È importante, inoltre, assicurare il fabbisogno di vitamine e sali minerali attraverso la somministrazione di frutta e verdura.

Si consiglia lettura di sezione dedicata.

Adottare un'alimentazione variata e bilanciata che alterni quotidianamente tutti i principi nutritivi in quantità adeguate.
Questo servirà ad evitare le carenze.
Il cibo può essere distribuito in cinque momenti della giornata, con alimenti di stagione il più possibile freschi (più salutari perché privi di conservanti e additivi), modalità di cottura semplici (che non esigano troppi grassi) e soltanto acqua per dissetare.

Queste le indicazioni di valori intermedi di fabbisogno energetico per bambini, nei due sessi, per classe di età (L.A.R.N.). 

ETÀ (anni)

MASCHI (Kcal/giorno)

FEMMINE (Kcal/giorno)

1

870

790

1,5

870-1130

790-1050

2

1130

1050

2,5

1130-1390

1050-1280

3

1390

1280

3,5

1390-1470

1280-1350

4

1470

1350

4,5

1470-1550

1350-1430

5

1550

1430

5,5

1550-1640

1430-1520

I valori sono puramente indicativi, bisogna tenere conto del peso reale o desiderabile e del profilo di attività del bambino.

La prima colazione deve coprire il 15-20% dell'apporto calorico giornaliero.
Dopo l'anno di vita i bambini possono assumere il latte vaccino accompagnato da qualche biscotto "linea bambini" (biscotti secchi o fette biscottate).

Lo spuntino di metà mattina copre circa il 5-10% dell'apporto calorico giornaliero.
È il momento migliore per i più piccoli per consumare frutta fresca o omogeneizzata.
Per la merenda del pomeriggio è indicata ancora la somministrazione di:

  • Latte;
  • Frullati di frutta con latte;
  • Yogurt.

Costituiscono il 40-30% di apporto calorico giornaliero.   
Il primo piatto sarà previsto tutti i giorni a pranzo e a cena alternando piatti asciutti con piatti in brodo o con passato di verdura.
La pastina, via via di formato sempre più simile a quello dell'adulto, sostituirà gradualmente creme e semolini.
Si comincerà a separare il primo piatto dal secondo con l'assunzione dei diversi alimenti proteici, inizialmente omogeneizzati o tritati e poi a pezzetti, nel seguente modo:

  • Carne (4 volte);
  • Legumi (2 volte);
  • Prosciutto crudo o cotto senza grasso (1 volta);
  • Pesce (2 volte);
  • Formaggio (3 volte);
  • Uovo (2 volte).  

Le verdure vanno proposte sia a pranzo che a cena, inizialmente passate od omogeneizzate, e gradualmente inserite nella dieta cotte o crude (in forma solida).
La frutta è necessaria tutti i giorni dopo i pasti o negli spuntini solo inizialmente omogeneizzata o sotto forma di succhi e nettari (senza zuccheri aggiunti), poi preferibilmente fresca e a pezzi.

È molto importante dare la giusta quantità di alimenti che contengano minerali importanti per la crescita: il ferro, lo zinco e il calcio. 
La migliore fonte di ferro si trova nella carne. Seguono il latte formulato arricchito di ferro e i cereali arricchiti di ferro.

Per quanto riguarda lo zinco, le quantità maggiori si trovano nella carne, nell'avena, nella farina di grano, nel tuorlo d'uovo e nei formaggi stagionati.
Il calcio è abbondante nel latte e nei latticini.

Ai fini di un intervento preventivo dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari (ipertensione, obesità, ipercolesterolemia, diabete etc.) è essenziale già dai primi anni di vita evitare:

  • Cibi troppo salati;
  • Alimenti ad alta densità calorica;
  • Eccessi di proteine;
  • Eccessi di grassi di origine animale.

È importante, infine, incoraggiare l'uso di frutta, verdura e legumi.

 

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  • A cura di: Antonella Diamanti
    Unità Operativa di Nutrizione Artificiale
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 18  Gennaio 2022 


 
 

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