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Camminare a piedi scalzi

Camminare a piedi scalzi, per i bambini, è molto importante per entrare in contatto con l'ambiente che li circonda e per il corretto sviluppo dei piedi 

Per imparare a fare il suo mestiere, ovvero sorreggerci, il piede deve interagire con l'ambiente attraverso l'esperienza e gli stimoli che riceve. Camminare a piedi scalzi, per i bambini, è molto importante per entrare in contatto con l’ambiente che li circonda.

La prima parte del corpo con cui i bambini appena nati provano a esplorare il mondo, sono proprio i piedi. Amano indirizzarli verso la mamma e il papà, per farseli toccare e per vivere le loro prime esperienze di contatto.

Quando sono un po' più grandi si tolgono le scarpe perché camminare a piedi scalzi risulta per loro più naturale. Il piede nudo, da una parte, regala ai bambini un senso di libertà dalla costrizione di una calzatura – pantofola o scarpa – mentre dall'altra garantisce quel contatto con l'ambiente che li circonda che ne facilita l'esplorazione e la conoscenza. 

Camminare a piedi scalzi su terreni irregolari, cedevoli, e che mettono in difficoltà il piede (come l'erba, la terra e la sabbia), è utile per il corretto sviluppo del piede, poiché aiuta a potenziare i muscoli della gamba, abitualmente il bambino nella prima infanzia presenta una lassità legamentosa associata ad una ipotonia muscolare, camminare scalzo su terreni dissestati oppure alternando la camminata sulle punte e sui talloni aiuta a rinforzare la muscolatura plantare e di conseguenza la formazione della volta plantare.

In questi terreni, così come in casa, il consiglio è di lasciare, quando possibile, il bambino con i piedi scalzi, sempre pensando che la calzatura è una forzatura e non è sempre indispensabile costringere i bambini a indossarla.

Le scarpe dei bambini devono rispondere a tre caratteristiche: devono essere comode, leggere e flessibili. Nella scelta delle scarpe dei piccoli, bisogna seguire gli stessi principi che valgono per l'adulto.

Il piede del bambino deve essere libero di deformare la scarpa con la sua impronta. Una calzatura rigida limita i movimenti e riduce la possibilità per il piede di percepire l'ambiente esterno.

Per questo è preferibile una calzatura che contenga bene il piede ma contestualmente ne permetta il movimento.

La scelta della scarpa giusta è fondamentale per far camminare bene il bambino, una scarpa troppo pesante può comportare impaccio motorio mentre una scarpa troppo leggera può non sostenere in maniera adeguata un piede che appoggia troppo sul bordo interno.

Nella valutazione del bambino è necessario tener presente che il piede nei primi anni di vita è fisiologicamente piatto ed inizia a sviluppare l’arco plantare intorno ai quattro anni di età.

 


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  • A cura di: Pier Francesco Costici

    Unità Operativa di Ortopedia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 15  Maggio 2023 


 
 

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